IL POSTALISTA I miscellanea I glossario I introduzione I un po' di storia
STORIA
POSTALE - U.P.U. UNIONE POSTALE UNIVERSALE
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In pieno Ottocento si verificò un notevole sviluppo dei traffici
commerciali dopo la parentesi delle guerre napoleoniche; crebbe per
questo il benessere e si ebbe un naturale intensificarsi dei contatti
epistolari e movimento di valute, con notevole scambio di corrispondenza
fra le nazioni I paesi aderenti erano stati invogliati a tale passo avendo constatato
i buoni risultati ottenuti nei paesi che avevano fatto proprio il
principio che il territorio nazionale era un territorio postale unico
a cui applicare una tariffa uniforme. L'U.P.U. fu l'organismo creato per uniformare i regolamenti, i metodi di trasporto e i moduli postali delle amministrazioni postali di tutto il mondo, comprese le tariffe postali e le unitā di peso. Dopo molti incontri e molti rimandi fu suggerito (poi successivamente divenne obbligo) il rispetto dei colori dei francobolli usati nella corrispondenza internazionale per i tre oggetti postali più frequenti: per le stampe si optò per il colore verde, per le cartoline con corrispondenza il rosso, per la lettera semplice di posta ordinaria fu scelto l'azzurro. La normativa U.P.U. prescriveva anche che i francobolli dovessero riportare l'indicazione della nazionalitā e il valore espresso in numeri arabi; le scritte dovevano essere redatte in lingue latine ufficiali approvate dall'Unione. I paesi emittenti avevano l'obbligo di mandare alla sede dell'U.P.U. a Ginevra venti pezzi per ogni singolo francobollo emesso, per far conoscere agli addetti al traffico internazionale i nuovi valori per ufficializzarli e portarli alla conoscenza di tutti i paesi aderenti.
Dal 1863 fu imposto a tutti gli aderenti l'uso obbligatorio del sistema metrico decimale o C.G.S. negli scambi postali di tutto il mondo e come lingua ufficiale fu scelto il francese. In Italia benchè il Regno di Sardegna avesse stabilito fin dal 1850 "nei vecchi territori" l'obbligatorietà del sistema metrico decimale (anche per il servizio postale), non riuscì a vincere le resistenze al cambiamento, nè prima dell'Unità nè dopo l'unificazione nel resto dell' Italia. Perciò nel 1863 erano ancora diffusamente in uso i pesi e le misure tradizionali del passato, che i piemontesi per non urtarsi con la popolazione avevano tollerato. Il Regno d'Italia con l'introduzione del servizio pacchi in ambito internazionale si dovette adeguare almeno nel settore postale.
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