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USO .FISCALE DEI FRANCOBOLLI
C'è stato un uso postale delle marche da bollo
fiscali ed un uso fiscale dei francobolli postali; i suddetti
valori, pur facendo parte entrambi di amministrazioni governative,
erano destinati a convogliare risorse in due casse diverse:
l'una in quella del Ministero delle Finanze, l'altra nelle casse dell'Amministrazione
Postale. Il concetto era semplice ma non sempre presente a chi, in
varie epoche, ha usato in modo non appropriato i due tipi di valori.
Inoltre molto spesso l'essere entrambi piccoli, dentellati e riportanti
una cifra, deve essere stata la causa della loro confusione.
Da un punto di vista postale è facile che le corrispondenze
affrancate con marche da bollo siano state sanzionate, per ovvi motivi
di controllo e bollature subìte nel loro viaggio, anche se
molto spesso vennero tollerate (?) o semplicemente ignorate dagli
addetti. In effetti l'applicazione di marche fiscali alla corrispondenza
in sostituzione di francobolli era considerata francatura insufficiente,
cioè come se non fossero state applicate; viceversa era considerato
reato l'usare francobolli già utilizzati per corrispondere
o peggio ancora se erano applicati falsificati.
In tempi contingenti specialmente al Nord durante la R.S.I.,
spesso le marche sostituirono realmente i francobolli, ma ciò fu dovuto
all'eccezionalità del momento e all'emergenza esistente. Anche nei
primi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale, per la drammatica
carenza di valori postali, le marche da bollo fiscali sono state largamente
applicate alla corrispondenza e tollerate dall'amministrazione postale,
anche se in seguito ne fu vietato l'uso e ci furono ripetuti appelli
ai dipendenti perchè vigilassero sull'abuso.
Maggiormente difficoltoso è stato reperire documenti che
portassero applicati dei francobolli postali invece che le apposite
marche da bollo per una tassa di tipo fiscale. Quando ciò si
è verificato, è stata spesso l'ignoranza delle norme
e in più l'occasione e la facilità ad avere disponibili
dei francobolli invece che delle marche da bollo; inoltre l'uso maggiore
che ne è stato fatto riguardava l'applicazione sulle ricevute
e queste non venivano certo fatte circolare. Interessante il piccolo
bando manoscritto che si vede qui sotto, quasi sicuramente esposto
nella sede del comune, a cui per soddisfare la tassa di esposizione
è stato applicato un francobollo De La Rue emesso nei
primi anni del Regno.
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Bando comunale del 1864
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Ricevuta merce 1946
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