Pacchi postali: tariffe, classificazione e modulistica |
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Utilizzo dei servizi comuni | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alessio Giorgetti | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando si parla del servizio pacchi, bisogna innanzitutto ricordare che tutti i pacchi viaggiavano come oggetti raccomandati con tanto di richiesta della firma del destinatario (o di un suo delegato), utilizzo dell’avviso di giacenza etc.. Dunque, oltre al rimborso delle spese di spedizione, era anche prevista una indennità in caso di “perdita, manomissione o avaria” del pacco. L’indennità prevista è cambiata nel corso degli anni, dal 1965 in avanti era pari a dieci volte la tassa di spedizione del pacco ordinario, oltre al rimborso di tutte le tasse di spedizione pagate. Al momento della spedizione, potevano essere richiesti servizi aggiuntivi (assegno, assicurazione) e modalità di trasporto avanzate (urgente, espresso, via aerea). Infine, è importante sottolineare che le tariffe potevano variare (oltre che in funzione del peso) anche in base alle dimensioni del pacco (voluminoso/ingombrante) e all’eventuale fragilità del suo contenuto (fragile). Pacchi ordinari (60%), con assegno (25%), valore con assegno (15%) Fin dall’emissione dei bollettini a targhetta nel 1957 sono esistiti essenzialmente tre tipi di bollettini distinti (stampati in colori diversi) rispettivamente utilizzati per i pacchi ordinari, con assegno e valore con assegno. Le tre tipologie sono state ampiamente utilizzate, sulla base del materiale che ho visionato ne ho azzardato una stima di distribuzione nelle seguenti percentuali: pacco ordinario 60%, pacco con assegno 25%, pacco valore con assegno 15%. Per quanto riguarda i pacchi ordinari (senza servizi aggiuntivi) la tariffa era determinata unicamente dal peso del pacco secondo un sistema a scaglioni che è cambiato spesso passando da periodi con 20 diversi scaglioni (prima del Marzo 1975) a periodi con soli 5 scaglioni (da Luglio 1995 a Maggio 1997). Il peso massimo è sempre stato 20 kg fatta eccezione per l’ultimo periodo tariffario (da Maggio 1997 a Giugno 2000) in cui erano ammessi pacchi fino a 30 kg. Pacchi molto pesanti sono meno comuni.
Per usufruire del servizio di contrassegno era prevista una speciale tariffa che veniva pagata tramite affrancatura dal mittente al momento della spedizione. Questa tariffa è stata indipendente dal metodo di rimborso dell’assegno (versamento con vaglia o c/c) fino al Novembre 1986, successivamente il versamento tramite c/c ha previsto una tariffa significativamente più alta.
I pacchi valore (che potevano usufruire anche del servizio di assegno) fornivano al mittente la possibilità di specificare un valore che avrebbe costituito la massima indennità prevista in caso di “perdita, manomissione, o avaria” del pacco. A partire dal Giugno 1984 a fianco dell’assicurazione ordinaria è stata introdotta l’assicurazione convenzionale, che forniva copertura fino al valore di L. 50.000 ad un prezzo conveniente. Il servizio di assicurazione convenzionale fu ampiamente utilizzato. Personalmente nutro qualche dubbio sull’utilità effettiva del servizio di assicurazione convenzionale; infatti, qualora il costo di spedizione fosse superiore a L. 5.000 l’indennità comunque dovuta per lo smarrimento di un pacco ordinario (in quanto oggetto raccomandato) era superiore a quella garantita dall’assicurazione convenzionale e quindi la cifra pagata per l’assicurazione era inutile.
L’assicurazione ordinaria d’altro canto prevedeva di poter specificare il valore del pacco fino ad un limite massimo (ad esempio negli anni ’90 il limite massimo di valore era di due milioni di lire). A seconda del periodo tariffario, il valore dichiarato incideva in modi leggermente diversi sul calcolo della tariffa dovuta per il servizio di assicurazione.
Urgente (20%) Il servizio urgente (limitato a pacchi di peso inferiore a 5 kg) fu molto utilizzato. Esso prevedeva, oltre al recapito espresso, anche un trasporto veloce. Pacchi urgenti infatti potevano usare anche i mezzi di trasporto dedicati alla corrispondenza. La tariffa era alta, oltre al pagamento del recapito espresso era previsto il raddoppio di quanto dovuto per la spedizione del corrispondente pacco ordinario. Non c’era la consegna garantita in un certo numero di giorni ma il servizio era molto efficiente. A seguire un esempio di pacco urgente da Milano a Cogne (Aosta) consegnato in un giorno (pacchi ordinari sulla stessa tratta impiegavano almeno tre giorni).
http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?francobollo=UrgenteEtichetta
Espresso (5%) Il servizio espresso (limitato a pacchi di peso inferiore a 10 kg) prevedeva soltanto il recapito velocizzato una volta che il pacco era giunto nell’ufficio postale del destinatario. La tariffa era abbastanza salata e nel tempo andò crescendo rispetto al primo scaglione di peso. Il servizio non fu molto usato.
Furono utilizzate etichette di diverse tipologie, quella rossa mostrata in figura è ampiamente la più comune. A questo link potrete vedere le etichette che ho rinvenuto: http://portalepacchi.it/cgi-bin/selectDB.cgi?francobollo=EspressoEtichetta
Anche la Via Area fu un servizio poco utilizzato nel trasporto dei pacchi per l’interno. Il servizio prevedeva automaticamente anche il recapito espresso qualora il pacco rispettasse i relativi limiti di peso. A seconda del periodo furono ammessi anche pacchi voluminosi e ingombranti. La tariffa prevedeva la tassa dovuta per il recapito espresso (per pacchi fino a 10 kg) e una tassa calcolata in base al peso del pacco secondo uno schema a porti di peso di 500 grammi.
Ingombrante (5%) e Voluminoso (0,5%) La classificazione delle dimensioni dei pacchi è stata organizzata su tre livelli (normale, voluminoso e ingombrante) fino al Marzo 1975, dopodiché tutti i pacchi che eccedevano le dimensioni massime del pacco normale furono classificati come ingombranti. In particolare, era previsto un limite per la dimensione massima del pacco pari a 1 metro per i pacchi normali, 1.25 metri per i pacchi voluminosi e 1.5 metri per i pacchi ingombranti. Era inoltre previsto un limite per la somma della lunghezza e del “giro massimo misurato in un senso che non sia quello della lunghezza”. Pacchi voluminosi sono poco comuni e prevedevano una maggiorazione della tariffa del 50%. Pacchi ingombranti sono abbastanza comuni e prevedevano il raddoppio della tariffa base. Per i pacchi ingombranti veniva normalmente usata una apposita etichetta Mod. 300 A, che ho rinvenuto in due diverse edizioni. Non ho invece rinvenuto una targhetta analoga per i pacchi voluminosi che riportano usualmente un timbro o una nota a penna.
Fragile (2%) Pacchi contenenti oggetti particolarmente delicati dovevano essere indicati con l’apposita etichetta Fragile Mod. 298 (ne ho rinvenute di due diverse tipologie). Fino a Giugno 1984 i pacchi Fragili erano assimilati a pacchi ingombranti (dunque un pacco ingombrante e fragile avrebbe pagato un'unica sovrattassa). Invece, da Giugno 1984 in avanti la sovrattassa fragile era distinta da quella ingombrante. Tuttavia, non ho rinvenuto alcun pacco ingombrante e fragile antecedente a Giugno 1984.
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