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San Quirico d'Orcia
Integrazione della scheda di San Quirico d'Orcia - I parte (pag. 181)

Da una lettera che la Direzione Compartimentale di Firenze scrive la Prefetto di Siena il 26 Aprile 1863, sappiamo che "dal 15 Dicembre 1862 in poi il Corriere per Roma fu portato sulla via di Orvieto-Montefiascone".

I motivi di tale scelta risiedono probabilmente nel successivo sviluppo della rete ferroviaria da Firenze a Roma per la via di Orvieto, ma sta di fatto che in seguito a tale scelta fu soppresso il procacciato fra Siena e Radicofani, mettendo in crisi un servizio postale che per tutto il periodo granducale aveva garantito regolari comunicazioni fra Siena e il sud della sua provincia, oltre che di tutta la zona amiatina e gran parte della Maremma meridionale.

Rimandiamo alla prima e soprattutto alla seconda parte della scheda di aggiornamento su Radicofani per le vicende di tale questione, che per diversi anni causarono notevoli disagi alla popolazione dei comuni interessati.

S.Quirico fu più fortunata: il 14 Maggio 1865 entrò in attività il nuovo tronco ferroviario Asciano-Torrenieri e da tale data il collegamento postale del paese con Siena e Firenze fu assicurato, grazie alla istituzione di un procacciato fra Torrenieri e S.Quirico.

Continuarono però le difficoltà per le comunicazioni con Radicofani e altri centri della Val d'Orcia e della Val di Chiana, documentate da una abbondante corrispondenza fra il Comune da una parte e la Prefettura, la Camera di Commercio e l'Amministrazione postale dall'altra, nel tentativo di conciliare gli interessi dei diversi Comuni, ma senza riuscire a trovare una soluzione definitiva che accontentasse tutti.

L'11 Maggio 1875 il Ministero dei Lavori Pubblici decretò che si provvedesse "all'appalto pel 1° Luglio p.o del trasporto della corrispondenza fra S.Quirico e Radicofani" e il successivo 30 Giugno andò a buon fine l'asta bandita dalla Prefettura di Siena: "Per anni tre dal 1° Luglio 1875 a tutto Giugno 1878 il trasporto delle corrispondenze postali da S.Quirico d'Orcia a Radicofani resta definitivamente aggiudicato a Fortunato Madioni del fu Alessandro domiciliato nel Comune di Radicofani pel correspettivo annuale di £ 1.558".

La cartella d'oneri prevedeva un "Servizio giornaliero con biroccino tirato da un buon cavallo [...] Tempo di percorrenza tanto nell'andata che nel ritorno di ore 4 [...] con orario da fissarsi dall'Amministrazione e subordinato all'arrivo del Procaccia da Torrenieri." All'asta partecipò anche un certo Giovacchino Landi di S.Quirico.

In data 31 Agosto 1875 troviamo una lettera della Direzione Generale della Poste di Firenze alla Prefettura di Siena, avente per oggetto il "Servizio postale di Montepulciano"1, in cui è detto che
"Il sottoscritto non ha difficoltà di accogliere favorevolmente la domanda del Sotto-Prefetto e del Sindaco di Montepulciano formulata col foglio controdistinto e dispone perciò che l'orario delle vetture da Torrenieri a S.Quirico e Radicofani e da Montepulciano a S.Quirico siano regolate dal seguente orario a cominciare dal 10 del p.° Settembre:

Partenza da Torrenieri 7.15 antim.
Arrivo a S.Quirico 8.30 "
Partenza da S.Quirico 8.40 "
Arrivo a Radicofani 12.40 "
Partenza da Radicofani 11 antim.
Arrivo a S.Quirico 3 pom.
Partenza da S.Quirico 3.30 "
Arrivo a Torrenieri 4.45 "
=============    
Partenza da Montepulciano 6 pom.
Arrivo a S.Quirico 9.30 pom.
Partenza da S.Quirico 8.40 antim.
Arrivo a Montepulciano 12.10 pom.

Per quanto riguarda i ricevitori, abbiamo visto che nel 1863 fu nominato un certo Adeodato Bernini. Dopo di lui non siamo riuscito a rintracciare altre notizie fino al 1874, quando il 9 Ottobre l'Uffizio Provinciale di Pubblica Sicurezza di Siena, in esito a una richiesta fatta il 26 Settembre dal Prefetto per conto della Direzione Provinciale delle Poste, comunica che "Dalle assunte informazioni resulta che Marianna Petessi moglie del Commesso postale di S.Quirico d'Orcia, ha tutti i requisiti necessari per potere occupare il posto vacante di aiuto fiduciario a quell'Uffizio Postale"1.


Lettera da S.Quirico a Colle con coppia 10 cent. con annullo numerale a punti e cerchio piccolo 2 GIU. 1867.
Il ricevitore scrisse Insufficente sul bordo superiore dei francobolli e segnò la cifra 4 per 40 centesimi di tassa,
il doppio dell'affrancatura mancante. La lettera passava il peso perché conteneva un documento, come risulta dal testo.

1) ASS - Prefettura 1456, cat. 8


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