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Pane al pane, vino al vino,
falso al falso

di Lorenzo Oliveri

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PANE AL PANE, VINO AL VINO, FALSO AL FALSO
Cominciamo a fare un po' di pulizia
di LORENZO OLIVERI

IL PRIMO FRANCOBOLLO DEL REGNO D'ITALIA:
IL 50 GRANA DELLE PROVINCE NAPOLETANE
(13^ puntata)

Se consideriamo l'inizio del Regno d'Italia partendo dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 1861 della legge 4671 con la quale Vittorio Emanuele II veniva proclamato Re d'Italia, il primo francobollo apparso nel nuovo Regno è il valore complementare da 50 grana della serie speciale per le Province Napoletane, emesso il 17 marzo, ma entrato in uso proprio quel lunedì mattina.

Si trattava di un francobollo di valore nominale molto elevato, equivalente a oltre 2 lire italiane (nelle Province Napoletane non era stata ancora introdotta la Lira, ma si erano preparati francobolli simili a quelli in corso nel resto del Regno, però con la vecchia moneta borbonica). Dato l'alto valore nominale, tale francobollo ebbe un utilizzo molto limitato, cosicché vi furono parecchie rimanenze (e gli esemplari nuovi sono facilmente reperibili), mentre esso è raro allo stato di usato e, se conservato su lettera intera, costituisce un vero gioiello filatelico di prima grandezza.



varietà di colore

Data la cospicua presenza sul mercato di esemplari nuovi, i falsari non ne realizzarono copie, ma si dedicarono a porre falsi annulli su francobolli originali per tentare di aumentarne considerevolmente il valore.

Eccezionale blocco di otto esemplari annullati, citato (come difettoso) da Piero Damilano
nella sua opera "I francobolli di Francesco Matraire"

I francobolli di seguito illustrati sono stati tutti sistematicamente segnalati come falsi a EBay, ma risultano regolarmente venduti, nonostante in alcuni casi i timbri siano quantomeno improbabili, da quello in caratteri greci a quello di Spezia (Liguria) o al Bedonia (Parma), con datario che precede di tre giorni la data di emissione, a quello di Nocera Umbra, addirittura del 1881...

Teniamo inoltre presente che tutte le lettere conosciute (tranne una partita da Matera) recano il bollo dell'ufficio postale di Napoli.






Note di mercato

La maggior parte dei pezzi illustrati venne aggiudicata a cifre comprese tra i 60 e i 150 euro, facendo credere agli acquirenti di aver fatto davvero un ottimo affare, considerato che, a catalogo, il francobollo usato ha una valutazione attorno ai 20.000 euro. Il frammento col bollo "annullato in corsivo" applicato in diagonale raggiunse i 220 euro, nulla se si considera che tale tipologia di timbro sarebbe "inedita", non rientrando fra le 37 individuate a suo tempo da Emilio Diena.... Il francobollo con l'annullo di Bedonia, con data antecedente a quella di emissione, venne aggiudicato a 250 euro. Però il vero "affare della vita" pensò probabilmente di averlo fatto l'acquirente della busta col 50 grana isolato (quotata attorno ai 400/500.000 euro), che riuscì a farla propria a soli 99,99 euro, in data 10 gennaio 2022. E poiché tale busta non mi risulta più posta in vendita, penso se la sia tenuta ben stretta...

Infine...

se qualcuno "si dispera" per aver perso l'occasione di acquistare il "Bedonia", su eBay gli viene offerta, anche se più cara, una seconda opportunità. Eccola:

Lorenzo Oliveri
26-01-2025