PERFIN

INNOCENTE MANGILI E S.A.I.M.A.:
Marche fiscali perforate
I 18 - S1 - S2 - S135 - S136 - S137

di Gianluigi RONCETTI

A scopo cautelativo, per evitare o limitare furti o usi non autorizzati di valori aziendali, molte ditte ricorrevano alla perforazione delle scorte di marche fiscali, utilizzando spesso gli stessi perforatori impiegati per i francobolli, ma anche apparecchi destinati esclusivamente alla perforazione di marche fiscali.

Sebbene la nostra attenzione sia rivolta essenzialmente allo studio dei francobolli perforati, ormai universalmente definiti “perfin”, e quindi all’uso postale delle cartevalori perforate, ci è parso utile allargare anche ai fiscali perforati la nostra attenzione per varie ragioni, e principalmente perché possono rivelarsi utili in certi casi per attribuire una sicura “paternità”, a sigle di ignoti utilizzatori osservate su francobolli staccati.

Infatti, se la sigla di ditta ignota risulta identica a quella presente su marche fiscali applicate a fatture e simili, trattandosi di documenti per loro natura intestati, si può assegnare con sicurezza al perfin il nome dell’utilizzatore.

Presso la sede di Milano, la Innocente Mangili, poi SAIMA, ha fatto largo uso di marche da bollo perforate (sigle I 18 e S 2), e così pure la filiale di Firenze, che a quanto pare perforava le marche da bollo ma non i francobolli. Di Firenze sono state individuate ben quattro sigle S tra loro differenti (S1 - S135 - S136 - S137).

Anche la filiale di Genova della Innocente Mangili ha usato marche perforate (sigle I 20 e I 35), mentre la filiale della SAIMA di Prato, ha impiegato marche perforate con la stessa sigla S1 con la quale perforava anche i francobolli.

Nelle pagine che seguono mostriamo alcuni esempi, in prevalenza fatture, della sede SAIMA di Milano e della filiale di Firenze, che riteniamo sufficienti a dare un’idea dell’uso abbastanza frequente nell’ambito dell’azienda di cui si tratta, di marche perforate su documenti fiscali.

I 18