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AGGIONAMENTO DEL: 17-05-2024
In viola: nuova u.d. . Segnalazione di D. Focosi.
MARCOFILIA
Rintracciato nella collezione De Marchi di Milano (vedasi Il Monitore della Toscana n.38) il timbro corsivo del servizio rurale, attuato nel terzo trimestre del 1874.
L'attrattiva turistica del paese di Pinocchio ha determinato probabilmente un buon flusso di corrispondenze, ciò usurando i timbri a disposizione velocemente e determinandone quindi l’utilizzo di varie tipologie, talvolta anche in coabitazione con periodi che si vanno a sovrapporre almeno parzialmente. Dopo l’introduzione del C.A.P. il timbro normalizzato con lettera A sembra essere stato sostituito da un altro ove la provincia PT tra parentesi è stata mal rimpiazzata dalla sigla P.T. senza parentesi, il fornitore forse sbagliando la sigla provinciale col committente Poste e Telegrafi.
I timbri lineari di dotazione si sono differenziati per minime varietà nei caratteri e nell’altezza dei medesimi; se ne sono pertanto riportati solo quelli con qualche evidente differenza.
Vi sono stati utilizzi sporadici di inchiostro blu e rosso per le timbrature.
Un solo tipo di affrancatura meccanica rossa con macchina Hasler, negli anni novanta.
Come si evince dal raffronto degli annulli speciali, l’adozione del CAP attuale 51012 è posteriore al 2003, utilizzando in precedenza il 51014, che invece ancora compare nel timbro Poste Italiane, alfabetico A, attualmente utilizzato allo sportello.
Si suppone che vi fosse una continuità alfabetica A-D anche nei timbri “Poste Italiane”.
Vista la varietà estesa di tipologie di timbri utilizzati, si invitano collezionisti e lettori a segnalare nuove date e difformità tipologiche.
SEGNI UTILIZZATI NELLE DIDASCALIE
Ω immagine del corno postale * asterisco * stella
periodo di utilizzo (tra parentesi), ove possibile prima e ultima data conosciuta reperita
Si ringrazia Alcide Sortino, attuale presidente ANCAI, per la tabella con le note storico postali, la consulenza e la documentazione fornitaci.
Si ringraziano: ASPOT (Ass.per lo studio della Storia Postale Toscana) ed in particolare D. Focosi e S. Giovacchini; A.N.C.A.I. (Ass. Naz. Collezionisti Annullamenti Italiani) e in particolare A. Sortino e C. Grossheim; Filatelia e Francobolli Forum, in particolare R. Bodo; in generale i soci del CFNP, per le immagini fornite.
Si ringrazia il personale di Poste Italiane Spa per il supporto fornito.
Alcune delle immagini sono state rintracciate in siti ed aste online (Ebay, DelCampe).
In generale per la tipologia e il periodo di uso dei timbri si rimanda ai fondamentali scritti di M. Pozzati apparsi su L’Annullo (nn. 153-156) e ora ne Il Postalista al link: https://www.ilpostalista.it/marcofilia/marcofilia_a01.htm
IN VERDE LE VARIAZIONI
Enrico Bettazzi
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