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Agosto 1917, assicurata per la Svizzera, censurata

di Marino BIGNAMI

Mostro un documento postale inconsueto, una busta utilizzata dalla censura militare per risigillare ed inviare una assicurata contenente danaro diretta in Svizzera.



Come è noto il 23 Maggio 1915, il giorno prima dell'entrata in guerra contro l'Austria-Ungheria, con Regio Decreto venne istituita la censura postale da attuarsi con opportune commissioni militari e civili su tutta la posta inviata sia dai militari che dalla popolazione civile.
Erano escluse le corrispondenze diplomatiche e quelle di servizio degli uffici statali o militari. Il sistema censorio dipendeva dal Servizio Informazioni del Comando Supremo Militare.
La censura era organizzata in posta estera, posta interna e posta militare.
Per la posta estera si organizzarono vari centri di censura localizzati in: Bologna, Genova, Milano, Campione e Ponte Chiasso. Il compito era suddiviso secondo i flussi di corrispondenza, a Milano era affidato il flusso passante da e per la Svizzera, a Genova le corrispondenze dalle Americhe , Campione e Ponte Chiasso alla corrispondenza locale.
Bologna infine (istituito già dal 23 Maggio 1915) si occupava della censure di tutti gli altri Paesi.
La posta raccomandata e quella assicurata era ispezionata da un militare alla presenza di un ufficiale postale che controllava che il contenuto fosse secondo le norme (per esempio era vietato introdurre francobolli, sia d'uso postale che filatelico, ed anche, se nella lettera erano comunicati prezzi dei manufatti, il prezzo doveva essere espresso in valuta del paese destinatario).
La busta mostrata ha viaggiato da Milano alla Svizzera in franchigia, é una busta della censura militare bollata il 30-8-17, che è stata utilizzata per contenere l’invio originale sicuramente affrancato. L’invio è stato aperto, controllato ed è stato poi richiuso ripetendo sul fronte busta le scritte di norma per le assicurate: peso, valore assicurato, provenienza, e naturalmente destinatario e indirizzo. Si nota che è stata ammagliata (infatti non si rilevano fori di cucitura) cioè legata in doppia croce e sigillata con ceralacca con l’impronta del sigillo “R.POSTE – POSTA ESTERA MILANO” con lo stemma di SAVOIA. Ci suggerisce anche che il destinatario, nato a Piedimonte d’Alife il 5-3-1894, da illustre famiglia patrizia napoletana si era probabilmente rifugiato in Svizzera per non partecipare alla guerra e la famiglia gli inviava regolarmente del denaro.
Degli strani segni a matita sul fronte fanno pensare a scritte stenografiche, qualche lettore riesce a decifrarle? Nel caso ci faccia sapere.

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