Torna alla Posta Militare

Storie di caduti in Russia

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

OPERAZIONE “SONIA”, LA BATTAGLIA DEL SENIO

Giampaolo Arduini

Alla guerra di liberazione il gruppo militare di resistenza “Cremona” del risorto esercito italiano ebbe un importante ruolo soprattutto negli ultimi giorni di combattimento nel settentrione del Paese. In particolare, sul fiume Senio, come accaduto nell’inverno del 1944-45, quando la Campagna d’Italia degli Alleati si arrestò qui e per oltre quattro mesi.

Eserciti provenienti da vari parti del mondo, si fronteggiarono con i tedeschi prima dell’offensiva finale avvenuta tra il 9 e l’11 aprile del 1945. All’alba del 10 aprile, tra Fusignano e Alfonsine in provincia di Ravenna, dopo un intenso fuoco di artiglieria, i militanti del gruppo di combattimento “Cremona” con l’Operazione “Sonia” si prepararono ad attaccare gli argini del fiume, in corrispondenza delle strade utili a raggiungere i due centri abitati.

La mattina del 10 aprile il cielo sopra Cotignola (RA) fu invaso dal rombo lacerante di numerosi bombardieri pronti a continuare l’azione devastante dei giorni precedenti. L’attacco venne sventato però, evitando così altri morti, feriti e devastazioni, per l’intervento del parroco don Stefano e di Luigi Casadio (futuro sindaco) che si precipitarono con un lenzuolo bianco dalla riva sinistra del Senio verso l’argine opposto, invocando la fine delle ostilità, tanto da dover accompagnare poi una prima pattuglia alleata per verificare la resa dei tedeschi.

Sul fronte emiliano, del resto, il gruppo “Cremona” tallonava il nemico tedesco in ripiegamento da tempo, tanto che nei giorni successivi fu inviato in avanzamento con il compito di occupare Adria (Rovigo), di spingersi e attraversare l’Adige. Mentre Milano veniva liberata il 25 aprile del 1945, il gruppo di Combattimento “Cremona” rinfoltito di partigiani il 28 dello stesso mese, con la conquista di Cavarzere e Venezia cessava di fatto le sue attività.

Dal gennaio all’aprile del 45 in circa 4 mesi ininterrotti di lotta il “Cremona” ebbe: 178 morti (di cui 13 ufficiali); 605 feriti (di cui 29 ufficiali e 80 dispersi (di cui 2 ufficiali). Un tributo di sangue altissimo per la liberazione del nord Italia.

Interessante il ritrovamento di due buste spedite dall’artigliere Giovanni Carlini, appartenente al 7° Regimento “Cremona” 3° gruppo 6^ batteria, dalla Posta Militare N.64 non affrancate. La prima spedita il 3 marzo 1945 e la seconda l’8 aprile del '45, nell’imminenza dell’offensiva finale, entrambe dal “Fronte del Senio”, con timbri di censura militare Italiana e Alleata al retro e dirette ad una probabile familiare (madre?) di Ceccano (Frosinone).



Il caporalmaggiore dei Granatieri dell'88° Reggimento di Fanteria Giuseppe Nembrini, caduto nella battaglia del Senio.

Giampaolo Arduini
09-01-2024