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Avvenimenti in Egeo dopo l'8 settembre 1943 - parte seconda
di Giuseppe MARCHESE (ASIF 10/1978)

Di tutte le vicende cui si trovarono a far fronte i nostri soldati dopo l'8 settembre 1943 un accenno particolare meritano l'Isola di Lero e di Cefalonia. Di quest'ultima isola ne faremo cenno in un prossimo articolo, dato che l'epopea della Divisione «Acqui» merita una trattazione separata.

A Lero si ebbe una resistenza accanita delle nostre truppe ai tedeschi, resistenza che durò 68 giorni terminando del tutto il 16 novembre quando già da tempo i nostri territori occupati erano saldamente nelle mani dei tedeschi (basi di Tolone e Bordeaux, Albania, Jugoslavia, Grecia, Isole Jonie e tutte le isole dell'Egeo).

Concorsero a creare questa resistenza vari fattori, tra i quali un comando che seppe sfruttare la volontà di resistenza delle nostre truppe che anche qui non vedevano di buon occhio i loro «camerati» tedeschi, l'invio di rinforzi da parte degli inglesi che ebbero l'effetto di sollevare il morale delle nostre truppe, e, infine, l'assenza di truppe tedesche nell'isola che permise di mettere a punto le difese con una certa calma.

Comandava la piazza di Lero il Capitano di Vascello Mascherpa. A presidio dell'isola vi erano circa 8.000 uomini, di cui 6.000 della Marina, adibiti principalmente alle batterie e postazioni antinave e antiaerei.

Era presente a Lero anche un battaglione del 10° Reggimento Fanteria «Regina» e 10 aerei Cant Z 501 adibiti alla ricognizione navale che operavano in un piccolo aeroporto di terra battuta (Fig. 1).

Fig. 1 - Annulli amministrativi della Marina e dell'Aviazione usati a Lero anche come annullatori di francobolli.

 

Le forze navali presenti erano:

- 4a Squadra Cacciatorpedinieri con i Cacciatorpedinieri Crispi, Sella, Euro e Turbino;

- 5° Gruppo Sommergibili con i Sommergibili Ametista, Beilul, Onice e Sirenza (Fig. 2).

Fig. 2 - Frammento con l'ovale e lineare del R. Somm. Ametista di base a Lero.

Ma di queste navi solo il Cacciatorpediniere Euro e due sommergibili erano presenti a Lero l'8 settembre 1943.

Il Servizio Postale dell'isola, e in generale di tutte le isole dell'Egeo, lasciava alquanto a desiderare. Questa era infatti la spina nel fianco dei nostri soldati che in tutte le loro lettere dopo i convenevoli «...e così spero sentier di voi...» aprivano il fuoco delle lamentele dicendo che da mesi e mesi non ricevevano posta e giurando e spergiurando a lontane sposine e vecchi genitori che il loro affetto si estrinsecava poco poco con una lettera al giorno e se i congiunti non ricevevano posta la colpa non era certamente la loro.

Avevano ragione i nostri soldati a lamentarsi del servizio postale dell'isola che mostrava i limiti dell'organizzazione della Posta Militare che in altri luoghi e in altre circostanze aveva dimostrato di saper ben operare. A riprova di ciò è la dimostrazione che tutta la corrispondenza di Lero veniva trasportata a Rodi e da lì inoltrata nella definitiva destinazione. Tale tesi è suffragata da numerosi documenti che testimoniano come nell'arco di ben 4 anni, dal 1940 al 1943, vi siano missive partite inequivocabilmente da Lero e annullate a Rodi (Fig. 3), (Fig. 4), (Fig. 5), (Fig. 6).

Fig. 3 - Cartolina ufficiale della Marina; Lineare R. Torp. Lince da Marina Lero e guller "muto di Rodi" del 10.10.1940

Fig. 4 - Lettera affrancata c. 50 Rodi annullato con il "muto di Rodi" dell'11 luglio 1941. Al retro timbro in gomma "Comando Marina Lero".

Fig. 5 - Lettera affrancata c. 50 imperiale annullato con il timbro civile "Rodi-Egeo - 23.12.1942 - XXI". Al retro mittente appartenente al Comando Marina Lero.

Fig. 6 - Cartolina Ufficiale della marina spedita da Lero. Ovale "Regie Poste-Comando Difesa M.M." + timbro civile di transito apposto a Rodi "Posta Aerea-Rodi (Egeo)-5.6.43".

Non tutta la posta subiva, è il caso di dirlo, questa trafila. Molta posta veniva annullata con i timbri in uso nei reparti della Marina e anche con gli ovali di franchigia dell'aeroporto.

Un capitolo ancora aperto è la effettiva localizzazione degli Uffici di Posta Militare nell'Egeo. A mo' di esempio si cita il caso della Posta Militare n. 62 e n. 550 sez. A scalpellata che viene localizzata da Tchilinghirian e Bernardelli nel loro «Stamps of Italy used abroad» a Lero e Creta. Ora è stato definitivamente accertato che la Posta Militare n. 62 era a Samo, poiché è stata ritrovata su documento postale dopo l'8 settembre 1943 quando Creta si era arresa ai tedeschi e Samo proseguiva assieme a Lero la resistenza nell'Egeo, mentre per la P.M. 550 sez. A (scalpellato), che ho ritrovato su molti documenti provenienti da Lero (Fig. 7), l'unica spiegazione accettabile è che venisse usato a Rodi per la corrispondenza di militari che stazionavano a Lero e forse anche a Creta.

Fig. 7 - Cartolina Ufficiale della marina. Lineare "Comando Difesa Marittima Lero" e ovale "Comando Difesa M.M." + guller "Posta Militare n. 550 12.7.42" scalpellato.

Tutte queste possibili dislocazioni di annulli di posta militare fanno pensare che la Posta Militare venisse smistata quindi a Rodi e da qui inoltrata in patria. Ciò è probabile anche considerando che Rodi era la sede del Governatorato e che i rapporti con l'Italia fossero più frequenti e costanti che non nelle altre isole.

A seguito della caduta di Rodi (11 settembre) e all'assunzione da parte del Generale Soldarelli del Comando di tutte le forze armate dell'Egeo, il Comandante Mascherpa assume di sua iniziativa il comando della zona militare e marittima dell'Egeo (Mariegeo).

Il Comandante Mascherpa è un uomo energico e combattivo. Infatti oltre all'assunzione del predetto comando egli si promuove al grado di Ammiraglio, secondo una certa prassi dei militari specialmente anglosassoni destinati all'estero, per non trovarsi di grado inferiore al Comandante inglese che era destinato nell'isola.

Le ostilità iniziano con l'arrivo a Lero di parlamentari tedeschi che tentano di persuadere il presidio di Lero ad arrendersi.

Sperano che anche Lero segua le decisioni degli altri comandi e principalmente del Comando superiore della XI Armata in Grecia.

Ma i difensori sono decisi a resistere, forti che nell'isola non vi sia un presidio tedesco e dell'assicurazione degli emissari inglesi che presto arriveranno gli aiuti.

Il 13 settembre, visti vani i loro tentativi di far arrendere la piazza, i tedeschi iniziano gli attacchi aerei. Fino al 30 ottobre è un susseguirsi di incursioni a ondate successive di 40-60 aerei che provocano ingenti distruzioni e la perdita di moltissimo naviglio compreso il Cacciatorpediniere Euro affondato il 1° ottobre (Fig. 8).

Fig. 8 - Cartolina Ufficiale della Marina con l'ovale "R.R. Poste-R C/T Euro". La nave fu affondata da aerei tedeschi a Lero l'1.10.1943.

Il 7 novembre, dopo una breve pausa nei bombardamenti, nuclei di paracadutisti vengono lanciati all'attacco dell'isola. Li contrastano le forze inglesi (1^ Brigata) che è nel frattempo giunta per coadiuvare lo sforzo degli italiani.

Malgrado gli sforzi congiunti però la notte del 15 novembre i tedeschi occupano le abitazioni di Lero e fanno prigioniero lo stesso Comandante inglese, imponendo a questi la resa immediata di tutta l'isola.

Alle ore 17,30 del 16 novembre viene sospesa ogni attività bellica. Ci si pone come obiettivo lo sgombero totale dell'isola dei militari italiani che rischiano la fucilazione in massa. Tutto il personale che si può trasportare viene avviato in Turchia dove viene internato nel campo di Teferni.

Il resto catturato dai tedeschi è avviato in Germania. Rimasero a Lero circa 200 prigionieri. Il loro campo di concentramento funzionò anche come campo di smistamento per altri prigionieri provenienti dalle altre isole. Nell'isola venne utilizzato l'annullo di Feldpost tedesco e i numeri FP 68090/68095 con lettera d'identificazione «b».

L'Ammiraglio Mascherpa per l'eroica resistenza ai tedeschi fu fucilato a Parma il 24 maggio 1944 dal Tribunale speciale fascista. In seguito ebbe conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria e la promozione per meriti di guerra.

Del periodo della lunga resistenza a Lero (8 settembre - 16 novembre 1943) si ebbe un unico dispaccio postale da Lero, per l'Italia, avvenuto il 28 settembre tramite i Servizi Postali inglesi. Tutte le corrispondenze dopo l'8 settembre si debbono intendere pertanto estremamente rare (Fig. 9).

Fig. 9 - Busta affrancata con 2 pezzi del c. 50 imperiale, annullati con il tibro "Posta Militare N.ro 62 - 2.10.1943". Si tratta di lettera di militare del 2° batt. del Rgt. fant. "Cuneo" di stanza a Lero spedita con l'unico dispaccio del 28/9 dall'isola. La data del 2.10 é la conferma che la P.M. n.ro 62 era dislocata a Samo.

 

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