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Sintesi sull'organizzazione della posta militare nel primo mese di guerra (Giugno 1940) |
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di Giuseppe MARCHESE (Nuovo Corriere Filatelico 38/1980) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
All'inizio delle ostilità l'esercito italiano era costituito da 4 gruppi di armate: Ovest, Est, Sud, Nord; e 3 Comandi sup. FF.AA.: Egeo, Africa Settentrionale, Africa Orientale. In totale 7 Armate, 24 Corpi di Armata, 75 Divisioni, 3 raggruppamenti Alpini e un raggruppamento celere, oltre a varie unità indivisionate sparse nello scacchiere allora in nostro possesso e cioè: Italia, Albania, Isole Italiane dell'Egeo, Libia, oltre le due divisioni di nazionali e alle altre forze presenti in A.O.I. che fanno storia a sé. L'organizzazione della posta militare era concepita come appresso, sulla base di una lunga esperienza che fa capo addirittura alla struttura della posta militare risorgimentale. L'esercito si avvale di uffici postali di due tipi: a) uffici postali territoriali, stabili, in sedi prefissate e che mostrano la località in chiaro (successivamente con un numero in codice che ne stabilisce la località); b) uffici postali con il nome in codice (il codice è espresso in un numero progressivo che va da 1 a 1000) assegnati a reparti mobili che lo acquisiscono nel loro organico e, quindi, di questo organismo segue la destinazione, salvo mutamenti di unità stabiliti dalla struttura centrale della Posta Militare che è la Direzione Superiore della Posta Militare. L'Organismo preso a base è la Divisione, la prima e la più importante unità autonoma o Grande Unità (G.U.). Vengono inoltre dotate di uffici postali tutte le altre G.U. quali i Corpi d'Armata (C.A.), le Armate, e i Gruppi di Armata, fino a giungere allo Stato Maggiore e al Comando Supremo. Un discorso a parte merita l'Intendenza, organismo che durante la guerra opera a livello di Corpo d'Armata e di Armata, fino a raggiungere la consistenza di 10-15.000 uomini e decine di uffici di P.M. in alcuni casi. Nel periodo in esame l'Intendenza è ancora in embrione, esistente solo a livello di Armata e non in tutti i casi, qualche volta non dotata ancora di uffici postali propri ma di una sezione staccata dell'Ufficio in dotazione al Comando di Armata, dal quale anch'essa dipendeva. L'Ufficio postale di una divisione in tempi normali, e senza azioni di guerra in corso, dislocata su un fronte continentale, era situato nel luogo di destinazione del Comando dell'Unità, dipendeva dal Capo di Stato Maggiore ed aveva incorporato un nucleo carabinieri che si occupava della censura. L'Ufficio Postale doveva prendersi cura della raccolta e della timbratura, nonché dello smistamento di tutta la corrispondenza e dei vari servizi inerenti la posta (vaglia, pacchi, telegrammi, ecc.) per tutti gli elementi dipendenti dalla Divisione che variavano da un minimo di 6.000 a un massimo di 15.000 uomini. È da tenere presente però che tutti gli uomini avevano una attività postale notevolmente superiore al normale, per motivi facilmente intuibili; quindi questi uomini si comportavano ed avevano le esigenze che potevano paragonarsi agli abitanti di una città media di 150200.000 abitanti. Si trattava quindi di manipolare in arrivo e in partenza qualcosa come migliaia di pezzi al giorno. È evidente quindi che un tale ufficio postale aveva bisogno di centinaia di elementi e di diverse «sezioni», munite di apposito timbro, che ne aumentassero la potenzialità. Le diversità tra le «sezioni» sono minime e sono riscontrabili nelle piccole differenze come tra «N.» e «N.ro», era fascista nella data, ora di prelievo incorporata, differenze nella dicitura «Posta Militare», etc. Roberto Colla che si occupa a fondo da vari anni della distinzione dei diversi «guller» in dotazione alle G.U. è riuscito ad individuare, pur nelle loro minime differenze, vari tipi in uso nella medesima unità, che variano da 1 a un massimo di 7. È prevedibile che questa interessante branca della Posta Militare abbia un ulteriore sviluppo con il proseguimento delle ricerche. Dopo questi cenni sommari sull'organizzazione degli uffici di P.M. passo ad elencare gli uffici aperti nel giugno 1940. Circa le date di apertura considero la data del 10.6.40 come quella di inizio del servizio quando l'ufficio era già funzionante, mentre per gli uffici aperti nel mese di giugno si indica la data di effettivo inizio del Servizio.
STRUTTURA DELLA DIVISIONE ED ELEMENTI DISTINTIVI TRA I TIPI DIVERSI: DIVISIONI DI FANTERIA: formate, salvo eccezioni, da due reggimenti di fanteria e uno di artiglieria. Si potevano avere vari tipi di divisioni di f. come: a) da montagna: con il regg. di artiglieria someggiato o carrellato; b) tipo « A.S. »: che si intende tipo «Africa Settentrionale» (Sabratha, Sirte, etc.) con piccole variazioni nella composizione delle compagnie; c) di occupazione: senza il reggimento di artiglieria. DIVISIONI ALPINE: avevano numerose salmerie e l'artiglieria someggiata. DIVISIONI CELERI: composte da cavalleria, bersaglieri ciclisti, artiglieria a cavallo e a traino meccanico, carri veloci. DIVISIONI AUTOTRASPORTABILI: salmerie di combattimento e servizi motorizzati; non disponevano di mezzi di trasporto in proprio. DIVISIONI MOTORIZZATE: composte da fanteria, bersaglieri e artiglieria a traino meccanico. Disponevano degli automezzi necessari per il trasporto. DIVISIONI CORAZZATE: comprendevano reparti di bersaglieri autocarrati, unità carriste e artiglieria a traino meccanico. DIVISIONI CAMICIE NERE: composte da due legioni di fanteria e un regg. di artiglieria inquadrati e diretti da ufficiali dell'esercito. Oltre alle divisioni vennero considerate di pari rango, e comandati da un generale di divisione, dei raggruppamenti che ebbero vita brevissima. Durante la 2^ G.M. se ne ebbero di tre tipi (solo i primi due tipi erano presenti al giugno '40). RAGGRUPPAMENTO ALPINO composto da 3 o 4 battaglioni di alpini, 1 gruppo di artiglieria alpina. RAGGRUPPAMENTO CELERE forze equivalenti a una divisione. RAGGRUPPAMENTO LIBICO «Maletti» prende il nome dal generale di divisione che lo comanda. Composta da 7 battaglioni, in 2 gruppi, e 2 gruppi artiglieria.
ELENCO DEGLI UFFICI POSTALI MILITARI TERRITORIALI ESISTENTI NEL GIUGNO 1940
UFFICI DI P.M. APERTI NEL GIUGNO 1940, LORO ASSEGNAZIONE E DISLOCAZIONE
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