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I soprastampati P.M. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
di Giuseppe MARCHESE (1943 Armistizio - 1993) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La serie di francobolli del regno soprastampati P.M. vede la luce nell'Aprile 1943 anche se il decreto ministeriale risale all'11.9.42. Non si conosce il motivo di tanto ritardo dovuto forse a questioni attinenti la fornitura agli uffici postali militari. Infatti analogo decreto pubblicato lo stesso giorno e riportato nella G.U. del 14.12.42, inerente l'emissione di una serie "propaganda di guerra", è addirittura preceduto dall'emissione avvenuta il 14 agosto del 1942. Il decreto ministeriale che ci riguarda destina l'emissione "agli uffici di Posta Militare" ed è del seguente tenore: D.M. 11.9.1942 XX Visto l'articolo 21 della Legge Postale e delle telecomunicazioni, testo unico, approdato con R.D. 27.2.1936-XIV n.645; Visto l'articolo 238 del regolamento di esecuzione dei titoli I e II della detta legge postale e delle telecomunicazioni, approvato con Regio decreto 18.4.1940, n. 689; Riconosciuto opportuno che i francobolli usati dagli uffici di Posta Militare portino una speciale soprastampa; Sentito il Consiglio di Amministrazione delle poste e dei telegrafi; Decreta: Articolo 1 E' autorizzato che i francobolli in vendita dagli uffici di Posta Militare portino la speciale soprastampa. Articolo 2 Detti francobolli sono quelli ordinari da L. 0,20, 0,25, 0,30, 0,50, 1,25, 1,75, 2, 5 l'espresso da L. 1,25 e quelli di posta aerea da L. 0,50 e 1 e portano la soprastampa 'P.M." in nero. Articolo 3 I francobolli di cui agli articoli precedenti sono validi per la francatura delle corrispondenze spedite dai militari. Hanno corso fino a sei mesi dopo la conclusione della pace e non sono ammessi al cambio. Articolo 4 Il presente decreto sarà registrato alla Corte dei Conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno. Roma, addi 11 settembre 1942 XX. Il Ministro per le Comunicazioni Host Venturi Il Ministro per le Finanze Di Revel
Questa emissione nel decreto del settembre 1942 non porta l'indicazione che dovevano essere usati fuori della madrepatria. Nei fatti venne distribuita nei territori extra metropolitani di occupazione, e cioè: Albania, Egeo, Grecia, Jugoslavia, con la esclusione della Serbia, (territorio occupato dai tedeschi) e della Slovenia (provincia italiana). Non vennero invece usati nelle zone di occupazione della Francia e nemmeno nei nostri contingenti nel territorio del terzo Reich, e nell'Est europeo. Si conoscono usi limitati e fortuiti in Germania con la Posta Militare 145 e dalla P.M.89 in Ungheria. Il volume edito dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni dal titolo "I Francobolli dello stato italiano" riporta come unica fonte legislativa il D.M. 11.9.1942 per tutta la serie di venti valori e cioè. c.5, c.10, c.15, c.20, c.25, c.30, c.50, L.1, L.1,25, L.1,75, L.2, L.5. Espresso L.1,25. Posta Aerea c.50, L.1, L.2, L.5, L.10. Aeroespresso L.2. Il catalogo enciclopedico italiano 1993/94 a pag. 194 afferma che l'emissione venne autorizzata con D.M. dell'11 settembre '42 e del 25 luglio 1943. Poiché non ho rintracciato nessun altro decreto d'epoca successiva sono dell'idea che la serie venne emessa in forza del solo decreto sopra riportato. In passato venne tentato un censimento per stabilire la prima data conosciuta su busta dei francobolli della prima serie, prima sul notiziario ASIF e poi sul bollettino dell AICPM. Ho ricevuto diverse segnalazioni da parte di collezionisti e la prima data conosciuta è del 15 aprile 1943. Fino ad ora non sono emersi altri documenti con data più precoce. D'altra parte abbiamo due fonti "attendibili" per avvicinarci alla data di effettiva emissione della prima serie: Alla prima fonte è una nota pubblicata a pag.26 del Corriere Filatelico di Aprile-Maggio 1943. "Francobolli per la posta militare.Dalla seconda decade di aprile sono in distribuzione ad uso delle Forze Armate mobilitate, vari francobolli del Regno con soprastampa in nero 'P.M.". Finora abbiamo veduto i seguenti valori: 20, 25, 50 cent.; 1,25, 1,75, 2 e 5 lire della serie ordinaria del 1929; 50 cent. e 1 lira della serie di Posta Aerea del 1930 e l'espresso da 1,25 del 1932. Colori uguali a quelli dei rispettivi valori senza soprastampa attualmente in distribuzione; filigrana corona; dentellati 14, a pettine; gomma giallastra, di guerra. Verranno certamente emessi altri valori e allorquando la serie sarà completa l'Ufficio Filatelico del Ministero delle Comunicazioni la porrà in vendita per collezione." La seconda fonte è il Ministero delle Comunicazioni che con una circolare del 24.4.1943 comunica: "Informasi che sono in corso distribuzione a Uffici Posta Militare dislocati fuori confine, francobolli con soprastampa P.M. da valere solo per corrispondenze impostate Uffici stessi. Corrispondenze dall'Italia affrancate con detti francobolli saranno considerate non affrancate e sottoposte tassazione. Dispongasi affissione avviso Uffici Postali." (Foglio ordini n.52 del 1 Maggio 1943-XXI). La concordanza tra le due fonti citate e i documenti riscontrati fanno presumere che nel futuro potremo forse avere qualche altra correzione di data ma limitata a pochissimi giorni e sempre entro la seconda decade dell'aprile 1943. Sulla seconda emissione dei soprastampati, detta anche "emissione fantasma" per molti decenni si sono avuti dei dubbi sulla sua effettiva utilizzazione presso gli uffici di Posta Militare. Grazie a un certosino lavoro di ricerca presso i collezionisti di Posta Militare si sono individuate pochissime corrispondenze con usi dei soprastampati P.M. della seconda emissione. Fino ad oggi si conoscono: -c.15 su BF annullati dalla P.M. 155 28.8.43 da Cattaro . -c.5+c.10+c.15+altri dalla P.M.22 1.9.43 da Tirana. -c.15x2 + c.20 dalla P.M.73 23.8.43 da Spalato. -c.10 + altri su busta racc. da P.M.137 27.8.43 dal Montenegro. -c.5 + altri valori su busta filatelica da P.M.28 (7.7.43) dalla Grecia; - serie completa su foglietto filatelico da P.M.10 sez A 8.9.43 dalla Slovenia. Come si vede pochissime buste, per l'esattezza 6 di cui due filateliche testimoniano lo scarso uso di questa emissione, limitata ai bassi valori. Tuttavia l'emissione appare probabilmente a Giugno del 1943. Come unico riferimento abbiamo la segnalazione apparsa sul Corriere Filatelico del Giugno-Luglio 1943, a pag.35: "Francobolli per la Posta Militare. L'ufficio Filatelico del Ministero delle Comunicazioni ha posto in vendita per collezione 20 valori del Regno, tipi attualmente in uso, con soprastampa in nero "P.M." (Posta Militare). Nel fascicolo precedente ne avevamo descritti soltanto dieci, i primi emessi. Ecco l'elenco dei valori attualmente in distribuzione: posta ordinaria: cent.5, 10, 15, 20, 25, 30, 50, 1 lira, 1,25, 1,75, 2, 5, 10; espresso 1,25; posta aerea: c.50 e lire 1, 2, 5, 10; aeroespresso: 2 lire. La soprastampa è identica per i vari valori ed è diversamente collocata secondo il disegno dei francobolli; questi sono delle gradazioni di colore che si osservano attualmente negli esemplari in distribuzione senza soprastampe. Gomma giallastra, di guerra. Costo della serie L.44,30. I francobolli sono stati creati ad uso delle forze armate mobilitate operanti in territorio extra metropolitano; può darsi che l'emissione sia stata suggerita a causa dei mutevoli ragguagli della lira in confronto alle monete dei territori occupati". Sulla emissione nel suo complesso ecco le prime date, gli uffici di posta militare e lo scacchiere d'uso:
Quindi secondo queste informazioni nella seconda decade di aprile apparirono i primi dieci valori e nel giugno 1943 vennero emessi gli altri dieci valori, messi in vendita anche per collezione presso l'ufficio filatelico del Ministero delle Comunicazioni. Questa emissione ha molti punti oscuri. 1- Innanzi tutto un decreto ministeriale che sancisce l'emissione per undici valori quando poi ne appaiono venti; 2- Risulta altresì strano che questa emissione veda la luce ben dopo sette mesi dalla sua promulgazione. 3- Sembra incomprensibile la dotazione di questi francobolli settorialmente, senza alcun criterio generale, in alcuni paesi balcanici. 4- Infine la evidente incongruenza tra il D.M. 11.9.42, che non accenna all'uso in territori metropolitani, e alla circolare del 24.4.43 del Ministero delle Comunicazioni che impone questa limitazione. Circa il punto 1 mi sembra un difetto di valutazione. Se gli uffici di Posta Militare dovevano adoperare solo i soprastampati P.M. è ovvio che dovevano avere a disposizione una gamma di tagli molto vicina a quella fornita con i normali francobolli. Sul punto 2 è probabile che la serie venne pensata per servire presso tutti gli uffici postali militari, ma che per un ripensamento sulla opportunità di imporre francobolli diversi la serie venne accantonata e ripresa nel 1943 con una destinazione parzialmente diversa da quella iniziale. Sulla destinazione territoriale della serie, di cui al punto 3, sia la fonte legislativa che la circolare ministeriale non pongono limiti alla distribuzione della serie. La circolare evidenzia la "distribuzione a Uffici Posta Militare dislocati fuori confine" e se ciò corrispondesse al vero non si capisce perché la serie non venne distribuita agli Uffici Postali operanti in Germania, Francia - zona armistiale e Bordeaux -, Polonia e Romania, Spagna, Ungheria. L'unica spiegazione accettabile è quella di una emissione riservata in quei paesi dove l'oscillazione della lira permetteva l'acquisto di francobolli italiani a un prezzo inferiore. Con la naturale conseguenza che tali francobolli potevano essere reintrodotti in Italia provocando una specie di contrabbando. Infine un altro punto che mi sembra fondamentale e la parziale legittimità che ha questa serie nel suo complesso. In effetti alla luce delle norme vigenti l'amministrazione postale non poteva emettere francobolli se non vi era intesa tra il Ministro delle Finanze e quello delle Comunicazioni. In pratica lo stato per emettere delle carte valori chiedeva il concerto tra Ente emittente e Ente di controllo. In questa emissione vi è una parte "legittima" e una "illegittima". Illegittima è la 2^ emissione emessa, come abbiamo detto, nel giugno 1943, ma che si conosce adoperata in rarissimi casi dagli uffici di Posta Militare dall'agosto 1943. E ciò e comprensibile se si pensa che i valori della seconda emissione. cioè i valori di posta ordinaria da c.5. c.10. c.15. L.1, L.10, quelli di posta aerea da L.2, L.5. L.10 e l'aeroespresso da L.2 sono francobolli per complemento di affrancatura, o per lettere di alto porto, o di un servizio speciale come l'aeroespresso che avevano ben poco utilizzo da parte dei fanti nel breve scorcio di tempo - in pratica solo il mese di agosto 1943 - in cui potettero essere usati. Valutazione dei soprastampati P.M.
b) scacchiere Est Europeo, Germania
I pochi uffici postali che rimasero aperti dopo l'8.9.43 nei territori extra metropolitani adoperarono qualche volta i fr.lli di dotazione. La rarità dell'uso è insita in questo caso nella rarità dell'annullo della P.M. ma è indubbio che l'uso dei soprastampati P.M. accresce il valore del documento postale che può valutarsi:
E' documentato un certo numero di lettere e cartoline affrancate con i P.M. e annullate in Italia. In genere si tratta di lettere provenienti dall'estero e impostate in Italia. Si conoscono alcuni casi di lettere spedite da militari in servizio in Italia.
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