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Corrispondenza "bruciatasi" in Libia nel '42

Samuel Rimoldi

Quando la posta giungeva a destinazione danneggiata a causa di eventi, dipendenti o meno dall’Amministrazione Postale, su di essa veniva apposto un timbro o applicata una etichetta che ne spiegava il motivo.

Durante i periodi bellici, alle “normali” cause di danneggiamento quali incidenti dei mezzi di trasporto o sinistri in fase di lavorazione negli uffici postali, si aggiungono quelle dipendenti da eventi bellici, quali bombardamenti, affondamento di navi o abbattimenti aerei.

Questa cartolina in franchigia è stata inoltrata dalla Posta Militare 56 il 23.3.42, assegnata alla Divisione Trieste, all’epoca impiegata in Libia e dislocata nella zona limitrofa al Villaggio Giovanni Berta.

Sono evidenti i segni del fuoco che l’hanno danneggiata: l’Amministrazione Postale ha provveduto ad applicare un’etichetta per giustificare la ragione del danneggiamento e, nello specifico: “Corrispondenza bruciatasi a causa d’incidente”.

Molto probabilmente si tratta di un incidente, dipendente o meno da causa bellica, occorso in colonia al veicolo che trasportava la missiva, anche se non vi sono prove per dimostrarlo.

In questi casi di danneggiamento la normativa prevedeva che la corrispondenza recuperata fosse comunque inoltrata al destinatario, chiusa all’interno di una busta di servizio ed accompagnata da una nota giustificante il disservizio, anche se questa pratica non era sempre attuata dai dipendenti postali che, il più delle volte, si limitavano all’applicazione di timbri od etichette.

Samuel Rimoldi
03-10-2019