Ho voluto iniziare con l’immagine di una busta dell’epoca in cui erano riposte alcune cartoline riguardanti le celebrazioni che cento anni fa furono fatte con la traslazione della salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria a Roma, fino a quel momento il Vittoriano, dedicato al “padre della Patria” Vittorio Emanuele II.
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Cartolina illustrata da Bonetti del Monumento a Vittorio Emanuele a Roma con il cartiglio superiore alla illustrazione IGNOTO MILITI MCMXV-MCMVIII. |
Con le celebrazioni in atto riguardanti quel momento, si può considerare concluso il “lungo centenario” della Grande Guerra: l’emozione di quell’episodio rimase ben fermo nella nazione, sostenuto da una propaganda attiva dei governi nazionali, testimoniata non solo fisicamente dalla partecipazione popolare all’epoca del passaggio del treno del Milite Ignoto, ma anche da una persistente produzione di cartoline commemorative, costantemente utilizzate anche in periodi successivi, come vedremo nella sequenza che propongo.
Se adesso l’episodio è stato traslato sul piccolo schermo nazionale nel film documentario “La scelta di Maria” andato in onda sulla Rai in questi giorni, all’epoca vi fu una fioritura di cartoline, più o meno ufficiali a sostegno della iniziativa, che videro l’intervento di giornalisti, fotografi ed artisti.
La prima ufficiale cartolina fu edita dal Comitato Esecutivo per le onoranze al soldato ignoto e posta in vendita al prezzo di una lira a beneficio degli orfani di guerra. Si trattava di una cartolina doppia, di cui una parte, quella illustrata, sarebbe rimasta in mano all’acquirente , mentre quella riportante la riproduzione della lapide del sacello, godendo di franchigia postale, poteva essere impostata apponendo la propria firma a tergo e magari accompagnata da un breve pensiero. Le cartoline venivano recapitate al Comitato esecutivo che ne avrebbe curato la conservazione.
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La cartolina doppia, una volta divisa, prevedeva la franchigia postale valida per il Regno e le Colonie; se indirizzata all’estero andava regolarmente affrancata. |
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All’epoca un filmato ufficiale dell’Istituto Luce portò a giro per l’Italia tutti i momenti dell’avvenimento, dalla scelta ad Aquileia alla tumulazione nell’Altare della Patria, col trasporto tramite il treno celebrativo attraverso le stazioni ferroviarie di tante città italiane fino al corteo funebre a Roma: le cartoline ne sono tanti fotogrammi , ritagliati nei momenti salienti e con gli attori principali della manifestazione, che volutamente sono non i Reali o i governanti di solito riproposti nelle cartoline celebrative, bensì proprio il soldato ignoto nella sua immaginaria sagoma e nella sua bara semplice di fante, gli eroi suoi commilitoni e le madri dei caduti.
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Cartoline illustrate del milite ignoto: a sx. quella illustrata da Gino Castellucci, a dx. da Argo. Le differenze stilistiche sono evidenti, più vicina all’immaginario popolare la prima col fante eretto su un campo di battaglia avvolto e reso sconosciuto dal tricolore; più celebrativa la seconda col soldato a volto scoperto che si erge dalla tomba e viene incoronato col lauro dalla vittoria alata e la cui uniforme richiama l’eroismo degli arditi più che di un semplice fante. E infatti al retro della seconda troviamo “la grande preghiera “ di Gabriele D’Annunzio. |
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Cartolina raffigurante la semplice bara del soldato ignoto, scelta tra le undici bare uguali; al retro didascalia manoscritta :”Il sarcofago del Milite Ignoto è guarnito col bronzo dei cannoni tolti al nemico e poggia su 12 bombe Sipe”. Anche per la medaglia coniata per la campagna di guerra e data a tutti i partecipanti alla guerra, si ricorda l’utilizzo del bronzo dei cannoni avversari, tant’è che è comunemente rammentata come coniata nel bronzo nemico.
La cartolina è stata abbellita con una affrancatura del 3° anniversario della Vittoria (emissione del 1 novembre 1921) ed annullata nel giorno della celebrazione a Roma. |
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Cartolina con fotoscultura tipica di Domenico Mastroianni, all’epoca uno dei principali artisti impegnati nella illustrazione di avvenimenti. La cartolina era edita a cura del Comitato Nazionale di protezione per i tubercolotici. E’ stata spedita nel 1922. |
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Cartolina spedita da Roma il 7 Novembre 1921, raffigurante il vagone del treno che trasportava la bara del Milite Ignoto. |
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Foto formato cartolina che immortala gli “eroi” che accompagnarono l’umile soldato ignoto; sono evidenti sui loro petti le molte decorazioni al valore. |
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Cartolina fotografica raffigurante le madri dei caduti a Roma per la traslazione della salma il 4/11/21. Cartolina viaggiata nel dicembre dello stesso anno da Dalmine a Cremona. |
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Foto formato cartolina della cerimonia a Roma , istantanea Porry Pastorel del Giornale d’Italia. |
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Foto formato cartolina del momento della chiusura del sepolcro, con Gabriele D’Annunzio di spalle che si attarda di fronte alla bara e sulla sinistra Vittorio Emanuele III che saluta militarmente. |
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Foto formato cartolina degli anni trenta , col Gruppo Sportivo Officine Meccaniche di Milano, in pellegrinaggio all’Altare della Patria. |
Una onda lunga di identificazione nazionale arrivata sino a noi…
© Le immagini (foto e cartoline) provengono dalla collezione dell’autore.
Enrico Bettazzi
4/11/2021 |