Il Maresciallo Capo Zilli Vladimiro è un militare di carriera, classe 1903, addetto al Comando della Divisione Pasubio, la quale è formata con il 79° e l'80° Reggimento di Fanteria e l'8° Reggimento Artiglieria. La Divisione, all'inizio del conflitto, è dislocata nella zona di Verona, per essere poi impiegata nell'occupazione della Jugoslavia, tra l'aprile ed il maggio del 1941. Rientrata in Italia, è la prima unità italiana ad essere inviata sul fronte russo, raggiungendolo nei primi giorni di agosto del 1941.

Questa cartolina è scritta proprio in quei primi giorni di presenza in terra russa, precisamente il giorno 4 agosto dalla località di Jampol (oggi Jampil o Yampil in base alla traslitterazione) in terra ucraina non lontana dal confine rumeno: è impostata presso l'ufficio di posta militare n. 102, in quei giorni dislocato a Belzy in Romania, in quanto probabilmente l'ufficio di posta militare n. 83, dipendente dalla Divisione Pasubio, non aveva possibilità di raggiungere tutte le sue truppe in movimento.

La Pasubio partecipa agli scontri sul Dnjeper, alla conquista del bacino del Donez e del centro minerario di Gorlovka: nel 1942 combatte nella zona di Izium sino a raggiungere il Don dove subisce l'offensiva russa di settembre e di dicembre. Il 18 dicembre inizia il ripiegamento insieme alle divisioni Torino e Sforzesca: si formano quindi due principali blocchi di ritirata, il "blocco nord" che prosegue nella direzione Popovka-Makarov e quindi Cerkovo, e il "blocco sud", che prosegue in direzione Krassnojarovka. Si avanza facendosi strada combattendo per forzare l'accerchiamento russi: la salvezza arriverà il 17 gennaio 1943 solo per circa 2000 uomini dei circa 10000 partiti dall'Italia.

Il nostro Vladimiro scompare il giorno 12 dicembre, disperso nei primi scontri dell'offensiva russa denominata Piccolo Saturno, che porterà, come detto, allo sfondamento del fronte ed alla conseguente ritirata delle truppe italiane.

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Samuel Rimoldi
12-02-2022