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CÀSSALA 1900
Enrico Bettazzi

La città di Càssala (Kàssala o Kasala) in Sudan, fu fondata dagli Egiziani nel 1834, con funzioni di piazzaforte difensiva contro le incursioni abissine; era una piccola stazione fluviale, con alle spalle il fiume Gasc e davanti una distesa piatta; tra due montagne passava la strada che la collegava ad Agordat. Durante la insurrezione mahdista fu assediata dai Dervisci, già dal novembre 1883; dopo un assedio durato ben 18 mesi la guarnigione egiziana si arrese, il 30 luglio 1885. In accordo con la convenzione anglo-italiana del 1891, un corpo italiano di circa 2500 uomini agli ordini del gen. O. Barattieri attaccò Cassala il 17 luglio 1894. I Dervisci furono sconfitti e la città fu annessa al territorio eritreo. II successore del mahdi Abd Allah, a fine marzo 1896, assediò di nuovo Càssala; il generale A. Balsissera inviò un corpo di soccorso che riusci a sconfiggere gli assedianti (31 marzo -1 ° aprile).

La situazione nel 1896. Cartina tratta a G. Notari, op. cit. in bibliografia.


Nel tempo in cui la località fu italiana (17/7/1894-25/12/1897, poi lo ritornò per qualche mese durante il secondo conflitto mondiale), fu attivo un ufficio postale dotato di proprio timbro. L’u.p., aperto il 16/3/1895 come collettoria di prima classe aggregata a Cheren, restò aperto fino alla riconsegna al governo anglo-egiziano. Nel volume dell’AICPM scritto da Macrelli e Crevato Selvaggi, si dà conoscenza di tre timbri utilizzati (un guller doppio cerchio con datario e lunette rigate nello stile di quelli del periodo, un lineare e un lineare in cartella con data manoscritta).

Alcuni timbri adoperati da u.p. di Cassala (Cheren). Immagine tratta da Le poste militari italiane in Africa, op. cit. in bibliografia.


Al momento della riconsegna, il 25/12/1897 venne stipulata una convenzione postale addizionale tra la Gran Bretagna e l’Italia per il servizio postale fra Cassala e Cheren nella colonia eritrea, che restò in vigore fino al novembre 1901.

Naturalmente la posta di italiani presenti in quel periodo a Cassala poteva prendere anche altri percorsi; è il caso della corrispondenza da cui prende spunto questo articolo.

Si tratta di un intero sudanese (cartolina postale) che un dottore italiano scrive ad un suo collega , capitano medico all’ospedale militare di Genova. La cartolina è scritta il 14 dicembre 1900 .
Fu quello il giorno in cui, in memoria degli ufficiali italiani caduti negli scontri coi Dervisci del 1894 e del 1896, fu inaugurata a ricordo una lapide in bronzo. La lapide, in lingua latina, rievocava appunto i gloriosi caduti delle due giornate con i nomi scolpiti nel granito sottostante.

Cassala – 14-12-1900

Caro e gentile Capitano
Dal Sudan nel giorno della solenne
inaugurazione della lapide agli ufficiali
italiani caduti nei fatti d’armi di Cassala
mando a lei i miei più affettuosi
saluti e auguri per le prossime feste
Mi creda con affetto
Dott Annarotone

Carlo Annaratone, nato a Torre Berretti in provincia di Pavia nel 1865, medico in Abissinia per molti anni, fu testimone delle nefaste vicende coloniali e rimase in Africa anche durante il governatorato eritreo di Ferdinando Martini, che curò la prefazione alla sua opera riassuntiva delle conoscenze del Corno d’Africa: il volume “In Abissinia”.

Tra i caduti nello scontro del 1894 ci preme ricordare il capitano di cavalleria Francesco Carchidio, già medaglia d’argento al valor militare durante precedenti scontri con bande dervisce ad Agordat e decorato alla memoria con la medaglia d’oro al v.m.; caricò il nemico con altri tre ufficiali ed il suo squadrone di ascari a cavallo (60 cavalieri), fu circondato dai madhisti e dopo strenua lotta (gli furono inflitte 12 ferite) cadde nello scontro con altri 18 ascari.

L’Illustrazione italiana del 2 settembre 1894. La morte del capitano Carchidio.

Cartolina postale delle poste egiziane da tre millesimi sovrastampata Soudan, spedita da Cassala, iterata attraverso l’entroterra settentrionale a Wadi Halfa. La città moderna fu fondata nel XIX secolo, ed è nota soprattutto per essere stata il quartier generale (tra il 1895 e il 1898) del Regno Unito durante la guerra contro il ribelle sudanese Muhammad Ahmad, che si era proclamato Mahdi.
Da lì con l’ambulante Beni Souef fino al Cairo. Segno di tassazione evidentemente per la tariffa estera a Genova.

Si ringrazia AICPM per aver permesso la riproduzione dei timbri di Cassala.

Enrico Bettazzi
23/06/2022

 

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

http://www.historiafaentina.it/Storia%20Attuale/carchidio_eroe_di_cassala.html

G. NOTARI, Cassala 1896. Una vittoria coloniale dimenticata, in “Storia Militare”, n.178 (luglio 2008), pp.19 e sgg.

P. BIANCHI- L. BUZZETTI. La campagna contro i Dervisci, in AA.VV., Le poste militari in Africa, a cura AICPM, Milano, 1978, p. 29.

B. CREVATO-SELVAGGI – P. MACRELLI, L’Italia in Africa Orientale. Storia, posta, filatelia, a cura AICPM, Rimini, 2014, pp.22 e 155.