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LA BRIGATA EBRAICA | ||||||||||||||
Enrico Bettazzi | ||||||||||||||
All’inizio della seconda guerra mondiale la comunità ebraica internazionale chiese al Governo britannico la possibilità di avere proprie unità combattenti; per opportunità politica, visto che il Regno Unito amministrava i territori palestinesi, furono composte 15 compagnie di difesa territoriale, che andarono a confluire nel Reggimento palestinese, unità mista anglo-araba-ebrea. Nell'agosto 1942 il Palestine Regiment fu formato, ancora una volta sulla base del reclutamento misto e visto l’andamento della guerra favorevole all’ Asse in Africa Settentrionale fu spedito in quell’area. Solo verso la fine del 1944 gli Ebrei riuscirono ad avere una loro propria unità combattente inquadrata nell’esercito britannico.
Dopo un primo addestramento in Egitto, la Brigata fu inviata in Italia; sbarcata a Taranto il 31 ottobre del ‘44, fu inquadrata nel X Corpo dell'VIII Armata Britannica, nel settore adriatico. Entrata in linea dal 3 marzo 1945 vicino ad Alfonsine di Ravenna, il 3 aprile 1945 a Brisighella le fu consegnata la bandiera azzurro-bianco-azzurro con la stella di David al centro. La Brigata combatté con le proprie insegne a fianco di unità italiane e polacche. Prese parte ai combattimenti di Alfonsine (19 e 20 marzo 1945), poi venne trasferita più a sud di fronte a Cuffiano (sulle prime pendici dell'Appennino). Il 27 marzo combatté al fianco del Gruppo di Combattimento Friuli. Il 9 e 10 aprile 1945 partecipò alla “battaglia dei tre fiumi”. Il 2 maggio 1945 la brigata venne spostata al confine con l'Austria, a Tarvisio, dove fornì interpreti per i campi di sterminio oltre confine, poi ridislocata in Olanda e Belgio dove terminò la sua operatività bellica e venne smobilitata nel luglio 1946. Nel corso del ciclo operativo in Italia tra il 3 marzo e il 25 aprile 1945 la Brigata Ebraica ebbe 30 morti e 70 feriti. I suoi caduti sono tumulati al cimitero di Piangipane (frazione di Ravenna). La storia postale di questa unità segue la regolamentazione della posta militare britannica di quel periodo; a differenza di altre nazioni cobelligeranti e inquadrate nell‘esercito britannico, quali India, Sud Africa, Polonia, Nuova Zelanda, non ebbe un proprio ufficio postale militare (d’altronde non vi era ancora una nazione da rappresentare). Alla Brigata Ebraica fu assegnato l’ufficio postale da campo 726 (field post office FPO 726); occasionalmente si riscontrano anche utilizzi sporadici di altri uffici quali il FPO 663 e FPO 797.
SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA E. BETTAZZI, Posta da campo britannica in Italia nella Seconda Guerra Mondiale, in “ Posta militare e storia postale”, n.118 (gennaio 2011), pp.57-64. Enrico Bettazzi
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