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Dardano Fenulli: dall’Etiopia alle Fosse Ardeatine |
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Enrico Bettazzi | ||||||||||||||
Due cartoline in franchigia spedite al Senatore Principe Ugo Moncada ci rendono memoria di un ufficiale che ha partecipato con valore ai conflitti bellici del Novecento. Partecipò alla guerra italo-turca, ove il padre, anch’egli ufficiale, cadde in combattimento ed ebbe una medaglia al valore alla memoria. In colonia conobbe Ugo Moncada di Paternò e per questo gli invierà venti anni dopo i suoi saluti. Fenulli, partecipando con valore alla Prima Guerra mondiale nelle fila della Cavalleria, fece meritevolmente tutta la carriera militare. Quando scoppiò il conflitto etiopico, era già tenente colonnello presso il Comando Superiore dell’Africa Orientale; vi si trattenne per effettuare operazioni di polizia coloniale, per le quali fu decorato con una medaglia d’argento al valor militare. Per il contegno avuto durante tutta la permanenza in Etiopia fu promosso al grado di Colonnello.
Cartolina in franchigia postalizzata tramite Posta Militare 125 E in data 11/5/1936, spedita al Principe Ugo Moncada di Paternò a Palermo e da lì reindirizzata a Sabratha Vulpia, ove il nobil homo siciliano aveva interessi economici (Note). Fenulli scrive il 10/5 da Enda Jesus: “..Qui, in queste nuove terre, si risvegliano gli antichi ricordi africani che venti anni or sono ci legarono fraternamente.”. Cartolina in franchigia postalizzata tramite il Concentramento di Posta Militare di Asmara il 12/12/1936. Nel 1941 Fenulli fu mandato in Jugoslavia, al comando del reggimento “Lancieri di Montebello”; nominato nel 1943 Generale di Brigata , divenne vice comandante della rinata Divisione corazzata “Ariete” (Ariete 2), dopo che la prima era stata distrutta in Africa Settentrionale. A Roma nel periodo post armistiziale, combattè i Tedeschi nelle eroiche giornate della difesa della capitale. Una lapide lo ricorda a Reggio Emilia, sua città natia. Enrico Bettazzi
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA M. AVAGLIANO – M. PALMIERI, Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine. Le storie delle 335 vittime dell’eccidio simbolo della resistenza, Torino, 2024 https://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Moncada_di_Patern%C3%B2 https://www.anpi.it/biografia/dardano-fenulli https://it.wikipedia.org/wiki/Dardano_Fenulli https://www.movm.it/decorato/fenulli-dardano/ (Note) Ugo Moncada di Paternò Nacque a Palermo il 13 gennaio 1890 da Pietro, XII principe di Paternò e dalla nobildonna Caterina Valguarnera Favara dei principi di Niscemi, di cui era figlio secondogenito. Fu XIII principe di Paternò, VIII duca di San Giovanni, XXV conte di Caltanissetta, poiché il fratello maggiore, Corrado nato nel 1888, morì infante. Suo nonno paterno fu Corrado Moncada Bajada, XI principe di Paternò, mentre suo nonno materno fu Corrado Valguarnera Tomasi, VIII principe di Niscemi, entrambi senatori del Regno d'Italia. Dardano Fenulli Figlio di Saverio e Rosa Ferrari, s'arruolò come volontario nel 1906 nel Reggimento "Lancieri di Milano", successivamente studiò all'Accademia militare di Modena dalla quale ne uscì nel 1912 con il grado di sottotenente di cavalleria. Nello stesso anno il padre trovò la morte a Derna nel corso della guerra italo-turca e pertanto venne decorato con la medaglia d'argento al valor militare alla memoria. «Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi del risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in un’invincibile speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra disastrosa. Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.» (Dardano Fenulli, Testamento spirituale) | ||||||||||||||