LA POSTA DEI PRIGIONIERI DI GUERRA |
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1941, una curiosa busta racconta una storia particolare | |||||
di Maria MARCHETTI | |||||
Per chi colleziona la posta dei prigionieri di guerra trovare una busta viaggiata per posta aerea con qualche francobollo è già una bella soddisfazione. Quel che manca alla posta dei prigionieri di guerra, molto interessante per destinazioni o provenienze, avviamenti, censure, date storiche, ecc., sono proprio i francobolli e quindi poter mettere in collezione qualche lettera o cartolina affrancata è sempre motivo di piacere filatelico. Se si aggiunge che la busta in questione permette di censire la presenza di italiani in un campo di internamento per il quale non era nota, la soddisfazione è doppia. Questa busta risulta spedita nel 1941 dal campo di St. James, a Port of Spain, nell'isola di Trinidad, un campo che non appare negli elenchi di quelli in cui furono internati gli italiani durante la seconda guerra mondiale, a differenza dei tedeschi nostri alleati, dei quali si conosce una certa quantità di posta spedita. A rilevare la presenza di un italiano è il cognome, Olivetti, che, senza altre informazioni a conferma, non sarebbe sufficiente a dare certezza sulla nazionalità. La conferma arriva dal sito della Fondazione Olivetti, dalla biografia di Dino Olivetti, fratello di Adriano, il fondatore dell'omonima azienda. La biografia racconta come Dino Olivetti, a capo di una fabbrica della ditta in Brasile, viaggiando per nave verso gli Stati Uniti con la moglie americana, fu intercettato dagli inglesi che lo internarono nel campo per cittadini di Paesi nemici di St. James, a Port of Spain. Rimase prigioniero per alcuni mesi, durante i quali continuò a trattare i suoi affari, come dimostra l'indirizzo del destinatario della busta presentata. Nel mese di dicembre del 1941 fu lasciato libero di raggiungere la moglie negli Stati Uniti, dove rimase fino alla fine della guerra. E' probabile che l'essere figlio di un ebreo e di una donna di fede valdese lo mettesse al riparo dal sospetto di simpatie per il fascismo. La busta che Dino Olivetti spedì a Ernest Young negli Stati Uniti non è databile nel mese, a causa della presenza di un timbro postale incompleto dal quale si deduce solo che l'anno è il 1941; è affrancata per 30 cent. per la posta aerea con due francobolli di Trinidad e Tobago e ha in evidenza il timbro ovale del campo di internamento. Il nome del campo è presente anche nell'indirizzo del mittente. E' una interessante testimonianza di come, negli anni tra il 1940 e il 1945, i cittadini italiani sparsi per il mondo, come emigranti o viaggiatori, come imprenditori o personale imbarcato sulle navi impossibilitate a rientrare nel Mediterraneo per il controllo inglese dello stretto di Gibilterra e del Canale di Suez, finirono tutti per trascorrere qualche tempo in campi di internamento, a causa del fatto che l'Italia si trovò, prima o poi, in guerra con quasi tutti i Paesi del mondo. Con grande gioia dei collezionisti di posta dei prigionieri di guerra. |