Caro Moscadelli,
per la tua rubrica “Unico” ti sottopongo questa letterina spedita da Cremona il 2 giugno 1851 per Pizzighettone: il mittente sperava di poter spedire come “franca, d’ufficio” la corrispondenza al “Subeconomo” del Quarto Distretto, ma evidentemente all’ufficio postale gli hanno fatto notare che non era prevista l’esenzione della tassa postale e così la letterina venne affrancata per la prima distanza di una lettera semplice, cioè 15 centesimi.
E fin qui, mi dirai giustamente, tutto normale.
Come può essere anche normale che la tariffa sia stata assolta con l’applicazione di due francobolli, uno da 5, l’altro da 10 centesimi.
Non è neppure da sussultare nel vedere una grinza diagonale di carta sul valore da 5 centesimi; francobollo che, oltretutto, per non guastare, in trasparenza mostra un bel ricciolo di filigrana.
Sollevando leggermente e con delicatezza il francobollo, si scopre che si tratta di una stampa recto verso: una particolarità interessante, ma poi non impossibile da trovare.
Ma si scopre qualcosa di più: quella che appariva una grinza della carta in realtà era una piega a soffietto!
E cosa accadde?
Quando all’I.R. Stamperia di Vienna si decise di ristampare il foglio del 5 centesimi, il soffietto venne stirato, aperto, e così adesso da un lato mostra la stampa completa (segnata da quella che appare come una grinza) mentre al verso si evidenzia la stampa mancante laddove la carta era prima ripiegata a soffietto.
Direi un caso più “unico” che raro!
Cordialissimi saluti.
Andrea Bizio Gradenigo
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Carissimo sig. Andrea ben risentito.
Ti ringrazio per questo eccezionale invio da te illustrato diligentemente nella lettera di presentazione. Siamo d’accordo che francobolli con stampa recto/verso ne siano stati stampati molti (Lombardo Veneto migliaia di fogli, Parma, Pontificio ecc.) ma, come questo, penso sia improbabile trovarne altro simile, forse quello che era accanto? Impossibile.
Un francobollo stampato con piega di carta a soffietto chiusa, poi riaperta, stirata e successivamente ristampato. Nulla si buttava via, figuriamoci la carta filigranata! Ed uscivano queste mirabili varianti. Quante ce ne saranno ancora “nascoste” sotto i francobolli applicati sulle buste del periodo che noi filatelisti abbiamo nelle collezioni? Non tutte le varianti sono ben catalogate nei nostri mercuriali ed andrebbe fatto, ma questa è veramente più unica che rara, e merita di essere vista dai nostri numerosi ed appassionati lettori in questa rubrica dedicata proprio a questi rari ritrovamenti.
Complimenti Andrea per questo documento di storia postale, un pezzo da…museo! In foto altri tipi di stampa recto-verso che si possono trovare e … controllate bene le vostre collezioni.
11-11-2020
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