Non sono un cultore della R.S.I e delle affrancature tardive e d'emergenza, ma curo comunque i pezzi che mi ritrovo in collezione con la stessa attenzione degli altri: perizie e corretta catalogazione.
Ho due pezzi di cui trasmetto le relative foto per le quali ho difficoltà ad attribuire una valutazione d'inventario (non di cessione), considerato che i cataloghi non mi sono d'aiuto. Vorrei pertanto sapere se il Vostro Franco Moscadelli può aiutarmi con qualche indicazione valutativa più concreta.
Questi pezzi concernono due buste:
1 - una splendida lettera per stato di conservazione della busta e della quartina di francobolli ( già certificata da B.Oliva e M.Raybaudi ) viaggiata nel periodo della R.S.I e in territorio R.S.I affrancata d'emergenza per 1 lira da una quartina di segnatasse sovrastampa "fascetto" ( catalogo Sassone n. 63 ) spedita da Pozzolo Formigaro a Novi Ligure con bollo d'arrivo al verso del 15/10/1944 ( i cataloghi consultati non sono d'aiuto per la vatutazione della quartina );

2 - una bellissima raccomandata A.R. giudiziaria del 12/12/1944 spedita da Roma in perfetta tariffa di lire 5,70 con la seguente affrancatura mista tardiva e d'emergenza ( fimata M.Raybaudi e certificata G.Carraro ) costituita da: quartina da lire 1,25 sovr. P.M. + uso tardivo c. 20 imperiale e c.50 em. luogotenenziale ( Cat.Sassone n.6 P.M. e 247 e 517 ). Il tutto con la particolarità dell'annullo di "ROMA 3 PALAZZO DI GIUSTIZIA".

Grato per l'aiuto.
Giovanni Pernarella

Franco Moscadelli Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa www.francomoscadelli.it

Ho visto i due documenti postali che ha allegato alla mail con la precisa descrizione che non sto a ripetere e concordo con le certificazioni già eseguite. Il problema di una “congrua” valutazione è difficile stabilirla poiché le lettere in questione non sono rarissime, l’annullo centrale e la quartina non sono molto importanti e questi francobolli si trovano usati sino al 1945 e talvolta oltre. I valori da 25 centesimi usati come affrancatura ordinaria in emergenza, naturalmente valgono di più che usati come segnatasse. Come quelli di posta militare, che furono distribuiti in Italia nel 1944 per un uso filatelico “normale”, anziché per solo gli uffici di Posta Militare all’estero.

Una valutazione giusta e “da amatore” si avrebbe mettendo in asta i pezzi per vedere a quanto verrebbero ceduti. La prima busta secondo me potrebbe arrivare anche a qualche centinaia di euro, la ricevuta invece a qualche decina di euro oltre alla valutazione dell’annullo “Palazzo di giustizia-Roma” che non so quantificare.

Un caro saluto, Franco Moscadelli