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I PRECARI A QUATTRO ZAMPE |
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di Gianni V. Settimo | |||||||||||||||
Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio del 1871 durante l’assedio, da parte dei Prussiani, dalla Gare du Nord della capitale francese, alle ore 3.30 fu lanciata una mongolfiera denominata Général Faidherbe. Il “Ballon monté” (nome dato a quegli insoliti mezzi di trasporto aereo) pilotato dall’aeronauta Van Seymortier, aveva il compito di portare in volo fuori della città, oltre a diversi dispacci (sessanta chilogrammi), cinque passeggeri, due piccioni viaggiatori e monsieur Hurel “proprietario” di cinque robusti chien de troupeaux: tre si chiamavano: Marechal, uno Nicolas e l’altro (il più giovane) Petit-clair. Questi animali erano cani particolari, detti anche “bovari”, selezionati ed addestrati da diverso tempo dai commercianti di bestiame ad accompagnare in Parigi, dalle cascine esistenti fuori porta, le mandrie bovine destinate al locale macello. Il volo terminò lo stesso giorno alle ore 14 nei pressi di Saint-Avit-de-Soulège, nella Gironde, percorrendo senza incidenti 577 chilometri. I cinque veramente insoliti portalettere furono rifocillati e poi, forniti di speciali zaini porta-messaggi, accompagnati vicino alle linee degli assedianti. Nessuno di loro, si dice, riuscì a forzare il blocco teutonico e furono, dal popolino, dichiarati “héroïques-facteurs”. Mi sorge un dubbio: era risaputo da tutti che nella Parigi affamata erano stati mangiati non solo i cani e i gatti ma persino i topi e gli animali dello zoo, giraffe comprese. L'esperienza non è stata ripetuta poiché, poco tempo dopo, fortunatamente, avvenne l'armistizio.
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