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oltre l'Atlantico sulle ali della libertà

di Costantino Gironi (A.I.D.A.)

Ho letto con molta attenzione l’articolo riportante il titolo di cui sopra (NDR OLTRE L’ATLANTICO SULLE ALI DELLA LIBERTA di Giulio Cesare Battisti  (31/08/2009), e a beneficio dei lettori, vorrei fare alcune precisazioni ed un po’ di chiarezza, affinché l’informazione giunga corretta.

I primi documenti certi aeropostali del dopoguerra (seconda guerra mondiale) sono costituiti da un piccolo dispaccio di buste e cartoline volate da Stoccolma a Roma il 21 ottobre 1945. L’anno seguente, 1946, è la T.W.A. ad inaugurare i servizi aeropostali transoceanici del dopoguerra: il 31 marzo 1946 un Costellation Lockheed 049 quadrimotore, vola per la prima volta sulla linea Washington-New York-Parigi-Roma.

Il Bollettino n° 6 del 21 febbraio 1946, pubblicato a cura del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, dal titolo “Servizio postale aereo con i Paesi extra europei”, annunciava che a partire dal 1° marzo 1946 sarebbero ammesse alla spedizione per via aerea le lettere e le cartoline, ordinarie e raccomandate a destinazione di Paesi extraeuropei specificatamente indicati, il cui elenco era accompagnato dal rispettivo percorso e dalla sopratassa aerea per ogni singolo paese di destinazione. Non abbiamo però notizie certe dell’attivazione di tale servizio aereo.

Per cui anche se vi sono buste con dicitura “Posta Aerea” ed affrancate con la sopratassa aerea, non siamo assolutamente in grado di stabilire se queste siano state effettivamente trasportate per via aerea, come la busta spedita l’11 marzo 1946, destinata a New York.

Le due buste esibite nel citato articolo, una per l’Argentina, spedita il 25 marzo 1946, con dicitura “Per via Aerea” ed affrancata anche con la sopratassa aerea, non porta nessun bollo di arrivo al verso; l’altra spedita il 26 marzo 1946, con destinazione Cile pure affrancata con la sopratassa aerea, porta al verso un annullo di arrivo in data 15 aprile 1946, (20 giorni l’intervallo di tempo fra la data di spedizione e di arrivo) questo fa presupporre che abbia fatto il tragitto via mare, come rilevabile anche dal documento seguente.

Possiamo quindi dire che le sopra menzionate buste erano state predisposte per l’inoltro via aerea, così come il bollettino n° 6 del 21 febbraio 1946 prevedeva, ma fin tanto che non troveremo traccia dell’attivazione di tale servizio permane un grosso dubbio.

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