Dopo aver letto l'articolo di Aniello Veneri sul cavallino per pacchi filigrana ruota da £ 1000, ho pensato di aggiungere alcune note a completamento dell'uso dei francobolli per pacchi a sezioni unite che potrebbero non essere conosciuti da tutti.
Intanto non sarei così drastico nel negare l'esistenza del cavallino per pacchi di alto valore usato con le due sezioni unite: con la posta non si sa mai! Ho in collezione moduli postali usati dopo oltre quarant'anni dall'emissione! Fra l'altro ho anche alcuni valori interi del famoso cavallino su documento postale, anche se di data posteriore all'uscita della versione con tappeto di stelle. Ho tentato più volte di capire se si tratta del tipo ruota oppure stelle: luce radente, goccia di benzina, microscopio, niente da fare! come faccio a distinguerli se non staccandoli dal supporto? Ho deciso di soprassedere, chissà mai che uno di questi valori sia stato a dormire per alcuni anni in un cassetto e poi utilizzato per la gioia di chi lo troverà (non faccio collezione di francobolli ma di documenti postali, perciò me li tengo così, forse illudendomi che almeno uno di questi sia quello buono).

1977 - Cavallino su pacco estero, tassazione con sezioni unite
1964 - Tassa a carico con destinatario sconosciuto, reso al mittente che ha pagato la tassa.

Ritornando all'uso dei valori pacchi usati interi dal servizio postale, comincerei ricordando che è durante la R.S.I. che per emergenza, causa la mancanza di francobolli ordinari, si concesse l'utilizzo di valori di ogni specie compreso i pacchi postali a sezioni unite (solitamente di basso valore), pratica che continuò anche dopo la guerra. Anche nel regno del Sud, (in misura minore e mai autorizzata) si usarono i valori pacchi soprattutto per le tassazioni. Successivamente l'uso regolare del valore completo si ebbe dal 1945 con il "servizio pacchi dono" C.A.R.E. provenienti dagli U.S.A.; per questo servizio, sia la cartolina di avviso al destinatario, sia quella per la consegna a domicilio, richiedevano come da normativa l'affrancatura con "pacchi postali a sezioni unite".
Altra occasione per l'uso dei valori pacchi a sezioni unite si ebbe per alcune operazioni del servizio regolate da precise norme e perciò legittime: aggiornamento costo bollettino di spedizione (da attaccare al pacco), tassa di rispedizione pacchi non andata a buon fine (a volte gli addetti sbrigativamente applicavano il francobollo completo sul bollettino originale al ritorno del pacco o sul duplicato invece di dividerlo ed applicare la seconda parte sul bollettino di ritorno compilato dalle poste). Anche la tassazione ritiro pacchi provenienti dall'estero si doveva affrancare con i valori completi per pacchi ed infine, dopo l'introduzione dei modelli cartacei copiativi come documenti di spedizione per l'interno, i valori pacchi a sezioni riunite furono usati ad esaurimento in abbinamento ai francobolli ordinari per completare l'affrancatura, (oltre al caso di tassazione per non esatta o mancata affrancatura sulla bolletta di trasporto pacchi effettuata dal corriere privato, già menzionata da Aniello Veneri nel suo articolo).

1946 - Fronte e retro di consegna pacco-dono C.A.R.E.
1981 - Integrazione costo bollettino pacco ordinario, affrancatura al retro a sezioni divise
1976 - Tassazione per rispedizione pacco ordinario con valore, affrancatura al retro a sezioni divise
1980 - Duplicato pacco ordinario reso al mittente utilizzando un modulo valore con tassa di rispedizione
1986 - Completamento affrancatura con pacchi interi