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Quando l’ occupazione francese dei territori toscani si manifestò pienamente con l’istituzione dei Dipartimenti, anche l’organizzazione postale si adeguò alle forme organizzative, sempre molto rigide, dell’impero napoleonico.
La lettera, che di seguito trascrivo totalmente, ne è prova evidente.
E’ inoltre un’eccezionale documento di Storia Postale
“Servizio Postale Pontedera 28 Novembre 1811
Il Direttore della Posta di Pontedera
Al Sig. Flori Maire della città di Pescia
Mio Signore
Provato dai Suoi caratteri, e sentita la causa per cui si è mosso a farmi tal grazia, nel momento mi accingo a scrivere al sig. Nieri, distributore a Pescia per rimproverarle la sua maniera verso di Lei e per rammentare che non convien mai cozzare con l’autorità costituita, ma che bisogna con questa andare sempre d’accordo, usando rispetto e sommissione, primo perchè conviene in tutta le circostanze, secondo quando uno dipende.
Ardisco rispettosamente pregarla di condonare a questo soggetto la sua passata mancanza, lusingandomi che sarà più rispettoso per l’avvenire per non impegnarmi a rendere conto di ciò al Sig. Direttore Generale Lauzar del quale non sarà nella mia facoltà fare alcuna innovazione.
Lei e i Suoi hanno tutto il diritto di domandare schiarimento sopra la franchigia delle lettere e gli impiegati in questa Azienda si devono fare un dovere di darne tutti i ricavati schiarimenti, ed il Sig. Nieri ha mancato certamente quando ha negato di farlo.
E siccome esso non ha ancora supplito a questo suo dovere, permetta che lo faccia io, facendole noto, che sopra l’indirizzo di qualunque lettera può essere con il carattere scrittovi sopra = FRANCA = , ma questa non gode nessuna franchigia se non viene marcata con il nome del Burò (sic) di dove parte, per esempio, come appresso = P113P
PONTEDERA
I due P.P. che racchiudono il numero del Dipartimento sono quelli che indicano la franchigia.
Conosco troppo giusti i suoi reclami, imploro nuovamente per chi ha mancato, che continuando dietro nuovi suoi cenni, non mancherò di rendere conto all’Amministrazione Generale.
Mi auguro l’onore di potermi impiegare nel servirLa, no tanto per quello che riguarda il mio impiego, quanto per tutt’altro che Lei possa occorrere.
Accetti Sig. Maire i rispettosi sentimenti della mia stima, e servitù.
Il Direttore
Magray
N.B. Fino al 1811 la posta di Pescia fece riferimento a quella di Pontedera.
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