Questa prefilatelica è stata spedita da Padova per Venezia nel 1767 e riporta, oltre al timbro postale di Padova (M3), quella che penso sia la cifra del porto (5) in rosso, la cui forma assomiglia però, per forma e dimensioni, più alla S dell'Ufficio di Sanità di Venezia impressa capovolta piuttosto che ad un 5. Purtroppo manca il messaggio interno, che doveva contenere la risposta al messaggio scritto all'interno dell'involucro di lettera (come si può notare anche dalle pieghe della carta, il messaggio originario fu infatti utilizzato come involucro per la risposta), che a sua volta doveva far parte di un fitto scambio di corrispondenza di carattere commerciale tra le due città. Volevo sapere se era pratica comune quella di utilizzare il timbro di sanità a mo' di tassazione oppure se è un uso occasionale.

risponde Paolo Vollmeier

la lettera da Padova per Venezia: pesa 1 oncia, segnata in alto a sinistra.
Il porto per una lettera di un oncia da Padova per Venezia era Soldi 2, il dazio lettera per un oncia
era Soldi 3. Totale Soldi 5.
Il bollo in colore rosso sulla busta è un 5 ed è elencato nel mio catalogo sotto PADOVA T.55.2.

Il signor Alessandro parla di un bollo "S" = Sanità. Vorrei solo dire che quelle "S" che troviamo
su lettere arrivate a Venezia via mare, sono solo dei bolli di fantasia! Falsi!