in corsivo le domande di Francesco Luraschi, in stampatello le risposte di Alberto Del Bianco:
Vorrei avere qualche informazione su questa lettera spedita da Milano il 3/12/1851 ed affrancata con un c.15 annullato con bollo C4 ad ore (6-7 P). Chiedo: che tratta copriva l'affrancatura pagata dal mittente e che percorso ha seguito la lettera? Forse via Parma?
LA LETTERA E' STATA INOLTRATA SUL PERCORSO MILANO-BOLOGNA-FIRENZE
Stessa domanda per la tassazione cassata e "riformata"sul frontespizio a carico del destinatario, espressa in crazie immagino.
L'AFFRANCATURA E' INSUFFICIENTE IN QUANTO DAL 1 APRILE 1851 ERA ENTRATA IN VIGORE LA CONVENZIONE ITALO-AUSTRIACA CHE PER LE DISTANZE SUPERIORI AI 150 KM PREVEDEVANO L'AFFRANCATURA DI 45 CENTESIMI. LA STESSA E' STATA TASSATA PER 6 CRAZIE OSSIA 4 CRAZIE PER I 30 CENTESIMI MANCANTI E 2 CRAZIE DI SOVRATTASSA IN QUANTO INSUFFICIENTEMENTE AFFRANCATA.
La lettera venne quindi spedita in porto mediato, nonostante in quel periodo fosse gia' possibile il porto a destino come mi sembra di capire dalla scan che allego tratta dal cat.Sassone.
NON ERA POSSIBILE COME DETTO SOPRA L'AFFRANCATURA FINO AL CONFINE.
Analizzando quest'ultima lettera mi sorge un'altra domanda: il giorno di emissione dei francobolli toscani (1/4/1851)esisteva gia'la possibilita'di spedire PD verso il L.V. dato che la lettera non venne tassata in arrivo. (il bollo C rosso sul frontespizio e'dei casellisti).
FINO DALL'EPOCA PREFILATELICA ERA POSSIBILE SPEDIRE LETTERE CON AFFRANCATURA FINO A DESTINO IN QUANTO ESISTEVA CONVENZIONE
E'possibile avere qualche maggiore informazione riguardo la convenzione tra Toscana e L.V.?
(QUESTA DOMANDA IMPLICA UN ARTICOLO COMPLETO)