Legnanello evoca nei collezionisti un annullo che in
epoca filatelica è estramamente raro , tanto da essere classificato R3. Il
grande Enzo Diena, in un certificato di una lettera con tale annullo, su
un francobollo di 15 centesimi della prima emissione del Lombardo-Veneto,
scriveva: ”… mi sono note solo altre tre impronte su lettera”. I quattro
lettori di questo articolo ricordano, forse, che Legnanello è,
semplicemente un quartiere o, meglio, una delle otto contrade di Legnano,
dove ogni anno, in occasione del 29 maggio, con una sfilata storica e un
palio, si ricorda la battaglia che vide i Comuni della Lega Lombarda
sconfiggere Federico I , detto il Barbarossa(1176).
La storia postale di Legnano inizia in realtà nel XVIII° secolo nella sua
frazione di Legnanello. Prendendo a prestito un’espressione , cara alla
medicina di questi anni, volendo ricostruire la storia postale legnanese,
mi riferisco a “una prefilatelia basata sulle evidenze”. Per completezza
ricordiamo che ancora nell’ultima edizione degli “Annullamenti” del
Sassone, si parla un timbro prefilatelico di LEGNANO, a cui viene anche
attribuita la valutazione di 4, ovvero di apparente facile reperibilità.
Anche il Vollmeier nel suo classico testo, cita il Banci che ritiene che
Legnano fosse dotato di bollo in era prefilatelica, dal 1847 al 1850:
giustamente afferma di non averne mai visti, ma l’esperto ticinese è
impreciso quando sostiene che “ l’ufficio era probabilmente fino a maggio
1850 a Legnanello.” Infatti poche righe prima, parlando dell’annullo
prefilatelico di Legnanello ne limita la durata fino al marzo 1850. In
realtà l’annullo di Legnanello risulta comparso(come afferma lo studioso
luganese) nel novembre 1840 e utilizzato fino alla fine di maggio del 1850
(continuando poi per altri sei mesi, in era filatelica, dopo
l’introduzione in Lombardia del primo francobollo della penisola).
La privilegiata posizione di Legnanello lungo il corso del Sempione favorì
l’insediamento di una posta di cavalli, come si può evincere dal bando
indetto il 18 marzo 1789 : veniva soppressa la fermata della Cassina Buon
Gesù(quella tra Busto Arsizio e Legnano) e spostata a “Legnarello”
(versione dialettale ancor oggi diffusa).
Veniva indetta un’asta pubblica per la “condotta delle poste dei cavalli”,
con lo scopo di agevolare i percorsi tra Milano e Como (soppressione della
stazione di posta “alle Piode”, trasferita a Barlassina) e fra Milano,
Varese e Sesto Calende (oltre a quella di “Legnarello” veniva istituita
quella di Gallarate.
L’esatta collocazione non è nota con certezza ma, verosimilmente, non era
distante da quel che resta del palazzo Corio, nei pressi dell’Istituto
delle Canossiane. La strada era allora “denominata per Sesto Calende” ed
era designata col numero 9. Solo con l’avvento di Napoleone, che
riorganizzò le comunicazioni stradali e postali fra Milano e Parigi, con
l’attraversamento del passo del Sempione, assunse la denominazione
attuale. Ma con un avviso dell’Imperial Regia Direzione delle Poste di
Lombardia del 1830 , in cui compare la corretta dizione di Legnanello,
veniva attivata, col primo marzo, la stazione di “posta cavalli”, con la
definizione delle distanze postali da Milano a Sesto Calende. Quindi la
data d’inizio dell’attività postale a Legnanello potrebbe essere
anticipata, anche se non risultano, allo stato attuale, rinvenimenti di
lettere prefilateliche antecedenti il 1840. Nella mia collezione la più
“antica” è del 19 dicembre 1843.
Sul “recto” di un’altra prefilatelica in partenza da Legnanello è
riportato un timbro tondo (Amm. E Direz. Elemos. del L. P. di S Erasmo ed
uniti in Legnano. Dist. XV) (Fig. 1). Si tratta di una lettera indirizzata
alla Segreteria della Mensa Arcivescovile (parzialmente cancellato) con
cui viene richiesta una copia autenticata, in carta semplice, di fede di
battesimo di Gaspare Lampugnani di Cesare, già monsignore in Duomo nel
1819.
Non abbiamo mai osservato prima d’ora questo timbro tondo riferito a S.
Erasmo che, se non attribuisce valore aggiuntivo alla prefilatelica,
rappresenta invece un interessante dato storico.
Quello di S.Erasmo fu probabilmente il primo nucleo dell’ospedale, inteso
in senso etimologico.
Nel ‘200, Bonvesin della Riva, grammatico e terziario degli Umiliati, pare
abbia ampliato una struttura preesistente, che dava “ospitalità“ ai
viandanti diretti a nord o, più frequentemente, verso Roma. Qualcuno lo
vuole inserito anche nella via francigena. Col tempo cominciarono ad
essere ricoverati anche ammalati, nutriti, rifocillati e curati coi pochi
mezzi allora disponibili.
L’assistenza era affidata a frati e laici e i mezzi di sostentamento
(oltre che dalle “elemosine”) provenivano dalle ampie tenute che
circondavano il primitivo ospizio. Erano coltivati i cereali e la vite,
proprio sui colli vicini: forse è nato allora il “vino dei colli di S.
Erasmo”.
Nell’archivio parrocchiale della basilica di S.Magno a Legnano(ancora nel
sette/ottocento), non è difficile imbattersi, nel registro dei battesimi,
in cognomi come “ Dell’ospite”. Si tratta di una contrazione del termine
“Dell’ospitale”, che si riferisce ai neonati (figli illegittimi o che non
potevano essere allevati per povertà) abbandonati all’Ospedale S.Caterina
alla ruota in Milano. Anche a Legnano, all’ospizio di S.Erasmo era
collocata “una ruota”, che serviva a questo scopo. Talora i neonati, se
non venivano adottati, erano spesso trasferiti a Milano. Proprio
all’Ospedale di S.Caterina è indirizzata un’interessante lettera, in cui
si comunica il decesso di un “esposto” adottato da una coppia di Legnano (FIG.
2). E’ una conferma dell’origine del cognome Esposito, diffuso soprattutto
nel meridione . E’ stata spedita dalla Parrocchia di S. Magno il 21 luglio
1850 quando, da quasi due mesi, il Lombardo-Veneto (primo in Italia) si
era dotato di francobolli, ma la lettera non è affrancata. La scritta a
penna “Strettamente d’ufficio” e il timbro “Parrocchia di Legnano S.
Magno” ci permettono di capire che la corrispondenza con tale provenienza
usufruiva della franchigia e quindi era esente da affrancatura. Le lettere
con il timbro Legnanello, nel periodo che va dal 1 giugno al dicembre
1850, rappresentano il massimo della rarità (oltre il valore estremo di
13) e sono classificate “R3” (in una graduazione di rarità da R1 a R3 ).
Come ricordato precedentemente, Diena parla di altre quattro impronte su
lettera . Per quanto mi risulta, esisterebbero solo altri tre frammenti
con tale rarissimo annullo. Facendo le dovute proporzioni, se 7 lettere e
frammenti che annullano la prima emissione del Lombardo-Veneto sono
quotate nel grado di rarità al massimo livello (R3), l’analogo annullo
prefilatelico sulle lettere in possesso dell’autore o transitate sul
mercato(negli ultimi vent’anni) meriterebbe una valutazione più alta del
grado “6” attribuita dal Vollmeier nel suo libro(edito oltretutto nel
1979).Tale punteggio è attribuito alle lettere in partenza, mentre quelle
in arrivo hanno addirittura una classificazione di 2 punti. Nella mia
collezione le lettere in partenza e arrivo si equivalgono; poche sono
quelle in epoca filatelica.
La posta di Legnanello e con essa il primo timbro della citta’ del
Carroccio, cessava la sua validita’ nel dicembre 1850/gennaio 1851,
secondo qualche autore, per scarso flusso postale. Veniva aperta, in altra
sede, la definitiva posta di Legnano che utilizzava un timbro in
stampatello diritto, in sostituzione dell’elegante corsivo di Legnanello.
Il timbro cosiddetto prefilatelico, citato dal Banci, forse potrebbe
essere un franchigia del primo periodo di attività del nuovo ufficio
postale: è solo un’ipotesi personale che attende conferma. Quel timbro
riportato dal Vollmeier nel suo trattato è molto simile( anche se con
caratteri più sottili) a quello utilizzato per Legnano nella prima fase
filatelica.
Gradirei se coloro che sono in possesso di una lettera con l’annullo di
Legnanello (periodo prefilatelico o filatelico), inviassero una scansione
(con l’indicazione dell’anno relativo) in quanto sarebbe interessante
costituire un “ database” di questa rara impronta.
Raffaele Baroffio
FIG. 1- Lettera da Legnanello a Milano (29 marzo 1850) con timbro di
S. Erasmo
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FIG.2 -Lettera da
Legnanello alla Dir. di S.Caterina alla Ruota (21 luglio 1850).
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