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AGGIORNAMENTI DEL LOMBARDO-VENETO:
LEGNANELLO
FRA STORIA E FILATELIA

di Raffaele Baroffio

Legnanello evoca nei collezionisti un annullo che in epoca filatelica è estramamente raro , tanto da essere classificato R3. Il grande Enzo Diena, in un certificato di una lettera con tale annullo, su un francobollo di 15 centesimi della prima emissione del Lombardo-Veneto, scriveva: ”… mi sono note solo altre tre impronte su lettera”. I quattro lettori di questo articolo ricordano, forse, che Legnanello è, semplicemente un quartiere o, meglio, una delle otto contrade di Legnano, dove ogni anno, in occasione del 29 maggio, con una sfilata storica e un palio, si ricorda la battaglia che vide i Comuni della Lega Lombarda sconfiggere Federico I , detto il Barbarossa(1176).
La storia postale di Legnano inizia in realtà nel XVIII° secolo nella sua frazione di Legnanello. Prendendo a prestito un’espressione , cara alla medicina di questi anni, volendo ricostruire la storia postale legnanese, mi riferisco a “una prefilatelia basata sulle evidenze”. Per completezza ricordiamo che ancora nell’ultima edizione degli “Annullamenti” del Sassone, si parla un timbro prefilatelico di LEGNANO, a cui viene anche attribuita la valutazione di 4, ovvero di apparente facile reperibilità. Anche il Vollmeier nel suo classico testo, cita il Banci che ritiene che Legnano fosse dotato di bollo in era prefilatelica, dal 1847 al 1850: giustamente afferma di non averne mai visti, ma l’esperto ticinese è impreciso quando sostiene che “ l’ufficio era probabilmente fino a maggio 1850 a Legnanello.” Infatti poche righe prima, parlando dell’annullo prefilatelico di Legnanello ne limita la durata fino al marzo 1850. In realtà l’annullo di Legnanello risulta comparso(come afferma lo studioso luganese) nel novembre 1840 e utilizzato fino alla fine di maggio del 1850 (continuando poi per altri sei mesi, in era filatelica, dopo l’introduzione in Lombardia del primo francobollo della penisola).
La privilegiata posizione di Legnanello lungo il corso del Sempione favorì l’insediamento di una posta di cavalli, come si può evincere dal bando indetto il 18 marzo 1789 : veniva soppressa la fermata della Cassina Buon Gesù(quella tra Busto Arsizio e Legnano) e spostata a “Legnarello” (versione dialettale ancor oggi diffusa).
Veniva indetta un’asta pubblica per la “condotta delle poste dei cavalli”, con lo scopo di agevolare i percorsi tra Milano e Como (soppressione della stazione di posta “alle Piode”, trasferita a Barlassina) e fra Milano, Varese e Sesto Calende (oltre a quella di “Legnarello” veniva istituita quella di Gallarate.
L’esatta collocazione non è nota con certezza ma, verosimilmente, non era distante da quel che resta del palazzo Corio, nei pressi dell’Istituto delle Canossiane. La strada era allora “denominata per Sesto Calende” ed era designata col numero 9. Solo con l’avvento di Napoleone, che riorganizzò le comunicazioni stradali e postali fra Milano e Parigi, con l’attraversamento del passo del Sempione, assunse la denominazione attuale. Ma con un avviso dell’Imperial Regia Direzione delle Poste di Lombardia del 1830 , in cui compare la corretta dizione di Legnanello, veniva attivata, col primo marzo, la stazione di “posta cavalli”, con la definizione delle distanze postali da Milano a Sesto Calende. Quindi la data d’inizio dell’attività postale a Legnanello potrebbe essere anticipata, anche se non risultano, allo stato attuale, rinvenimenti di lettere prefilateliche antecedenti il 1840. Nella mia collezione la più “antica” è del 19 dicembre 1843.
Sul “recto” di un’altra prefilatelica in partenza da Legnanello è riportato un timbro tondo (Amm. E Direz. Elemos. del L. P. di S Erasmo ed uniti in Legnano. Dist. XV) (Fig. 1). Si tratta di una lettera indirizzata alla Segreteria della Mensa Arcivescovile (parzialmente cancellato) con cui viene richiesta una copia autenticata, in carta semplice, di fede di battesimo di Gaspare Lampugnani di Cesare, già monsignore in Duomo nel 1819.
Non abbiamo mai osservato prima d’ora questo timbro tondo riferito a S. Erasmo che, se non attribuisce valore aggiuntivo alla prefilatelica, rappresenta invece un interessante dato storico.
Quello di S.Erasmo fu probabilmente il primo nucleo dell’ospedale, inteso in senso etimologico.
Nel ‘200, Bonvesin della Riva, grammatico e terziario degli Umiliati, pare abbia ampliato una struttura preesistente, che dava “ospitalità“ ai viandanti diretti a nord o, più frequentemente, verso Roma. Qualcuno lo vuole inserito anche nella via francigena. Col tempo cominciarono ad essere ricoverati anche ammalati, nutriti, rifocillati e curati coi pochi mezzi allora disponibili.
L’assistenza era affidata a frati e laici e i mezzi di sostentamento (oltre che dalle “elemosine”) provenivano dalle ampie tenute che circondavano il primitivo ospizio. Erano coltivati i cereali e la vite, proprio sui colli vicini: forse è nato allora il “vino dei colli di S. Erasmo”.
Nell’archivio parrocchiale della basilica di S.Magno a Legnano(ancora nel sette/ottocento), non è difficile imbattersi, nel registro dei battesimi, in cognomi come “ Dell’ospite”. Si tratta di una contrazione del termine “Dell’ospitale”, che si riferisce ai neonati (figli illegittimi o che non potevano essere allevati per povertà) abbandonati all’Ospedale S.Caterina alla ruota in Milano. Anche a Legnano, all’ospizio di S.Erasmo era collocata “una ruota”, che serviva a questo scopo. Talora i neonati, se non venivano adottati, erano spesso trasferiti a Milano. Proprio all’Ospedale di S.Caterina è indirizzata un’interessante lettera, in cui si comunica il decesso di un “esposto” adottato da una coppia di Legnano (FIG. 2). E’ una conferma dell’origine del cognome Esposito, diffuso soprattutto nel meridione . E’ stata spedita dalla Parrocchia di S. Magno il 21 luglio 1850 quando, da quasi due mesi, il Lombardo-Veneto (primo in Italia) si era dotato di francobolli, ma la lettera non è affrancata. La scritta a penna “Strettamente d’ufficio” e il timbro “Parrocchia di Legnano S. Magno” ci permettono di capire che la corrispondenza con tale provenienza usufruiva della franchigia e quindi era esente da affrancatura. Le lettere con il timbro Legnanello, nel periodo che va dal 1 giugno al dicembre 1850, rappresentano il massimo della rarità (oltre il valore estremo di 13) e sono classificate “R3” (in una graduazione di rarità da R1 a R3 ).
Come ricordato precedentemente, Diena parla di altre quattro impronte su lettera . Per quanto mi risulta, esisterebbero solo altri tre frammenti con tale rarissimo annullo. Facendo le dovute proporzioni, se 7 lettere e frammenti che annullano la prima emissione del Lombardo-Veneto sono quotate nel grado di rarità al massimo livello (R3), l’analogo annullo prefilatelico sulle lettere in possesso dell’autore o transitate sul mercato(negli ultimi vent’anni) meriterebbe una valutazione più alta del grado “6” attribuita dal Vollmeier nel suo libro(edito oltretutto nel 1979).Tale punteggio è attribuito alle lettere in partenza, mentre quelle in arrivo hanno addirittura una classificazione di 2 punti. Nella mia collezione le lettere in partenza e arrivo si equivalgono; poche sono quelle in epoca filatelica.
La posta di Legnanello e con essa il primo timbro della citta’ del Carroccio, cessava la sua validita’ nel dicembre 1850/gennaio 1851, secondo qualche autore, per scarso flusso postale. Veniva aperta, in altra sede, la definitiva posta di Legnano che utilizzava un timbro in stampatello diritto, in sostituzione dell’elegante corsivo di Legnanello. Il timbro cosiddetto prefilatelico, citato dal Banci, forse potrebbe essere un franchigia del primo periodo di attività del nuovo ufficio postale: è solo un’ipotesi personale che attende conferma. Quel timbro riportato dal Vollmeier nel suo trattato è molto simile( anche se con caratteri più sottili) a quello utilizzato per Legnano nella prima fase filatelica.


Gradirei se coloro che sono in possesso di una lettera con l’annullo di Legnanello (periodo prefilatelico o filatelico), inviassero una scansione (con l’indicazione dell’anno relativo) in quanto sarebbe interessante costituire un “ database” di questa rara impronta.

Raffaele Baroffio


 

 

 
FIG. 1- Lettera da Legnanello a Milano (29 marzo 1850) con timbro di S. Erasmo


 



FIG.2 -Lettera da Legnanello alla Dir. di S.Caterina alla Ruota (21 luglio 1850).

 

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