Tariffe Insolite



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Assicurata del 1937 per lire 2.676,70 pari a circa 2.700 € odierni
di Marino BIGNAMI

Presento una busta di assicurata del 1937, non è molto elegante come oggetto, ma piuttosto insolita come tariffa, mi da la possibilità di alcune considerazioni sul servizio delle assicurate in tempi fra loro lontani ottant’anni.

Innanzitutto la cifra piuttosto rilevante per una assicurata inviata ad un privato, oltretutto emessa senza la richiesta della ricevuta di ritorno.

Il plico è assicurato per lire 2.643,70 che arrotondate alla cifra superiore dello scaglione di cento lire fanno 2.700.

All’epoca il servizio assicurazioni dei valori era così regolamentato: per le prime 200 lire la tariffa prevedeva Cent. 80; per ulteriori somme si applicavano cent. 30 ogni 100 lire quindi per le £ 2.500 rimaste, occorrevano perciò 25 porti da 100 lire (25 x 0,30 per altre 7,50 lire). Cifre molto rilevanti per l’epoca (si ricordi la canzone “se potessi avere mille lire al mese” ) e pari casualmente grosso modo alla cifra odierna espressa in Euro (calcolato sui prezzi alimentari e vestiario). Oggi per inviare una assicurata dello stesso peso (gr. 35) e di tale cifra espressa in Euro ne occorrono 19,40, con una netta semplificazione di tariffa come si vede nella tabella della Poste Italiane.

Come è noto nel 1937 il porto della lettera era cent. 50 e la raccomandazione (ovviamente chiusa) Lire 1,25 a prescindere dal peso. Sul fronte é segnato il peso gr. 33 / 35 ; il primo peso era la sigillatura effettuata dal mittente in ceralacca rossa per salvaguardarsi e la seconda in colore nero, applicata in ufficio a salvaguardia dell’Amministrazione Postale, cifra che avrebbe dovuto rimborsare in caso di perdita. Altra annotazione, in questo caso è stata applicata non una cucitura ma una regolamentare ammagliatura vale a dire legatura della busta senza la foratura per non danneggiare il contenuto; la legatura doveva essere effettuata secondo la normativa. (vedi http://www.ilpostalista.it/sommario_10.htm).

Oggi si richiede una semplice “Busta antieffrazione”.
Quindi nell’agosto del 1937 per assicurare 2.700 lire se ne spendevano 8,30; oggi per inviare la stessa cifra in Euro se ne spenderebbero circa 20; più del doppio.

L’oggetto é affrancato per lire 11,45, facciamo due conti, nel periodo le tariffe postali erano:

Porto interno Cent. 50 ogni gr. 15

Cent. 50 x 3 porti (gr. 35)
£ 1,50
Raccomandazione per l'interno
£ 1,25
Assicurazione (prime 100 lire)
£ 0,80
Assicurazione (restanti £ 2.500)
£ 7,50

Totale

£ 11,05

Sembra sovraffrancata di Cent 40 e non ho trovato sulla busta alcuna giustificazione per tale somma. Come ipotesi, ma non ho trovato riscontri, potrebbe essere stata applicata la tassa per consegna fuori cinta daziaria ma senza metterla in rilievo sulla busta: cosa possibile perché possiamo notare che l’indirizzo non riporta il nome di alcuna via ed è invece il nome di una villa, ubicata forse lungo la litoranea e quindi lontana dall’abitato di Sori.