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| I bolli dell'ufficio postale
di Siena nel periodo del Regno - 7^ parte (pag. 104) già "I bolli dell'Ufficio Postale di Siena dal 1860 ai tondo-riquadrati" |
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| Questa rassegna iniziò il 7 Giugno
2005 (Aggiornamento n° 46) sotto
il nome di "I bolli dell'Ufficio Postale di Siena dal 1860 ai
tondo-riquadrati" ed ha avuto finora sei puntate. Ora ci è
venuta voglia di andare un pochino più in là, così
abbiamo ritenuto opportuno modificare l'intestazione. Dopo i bolli tondo-riquadrati, che sono stati usati fino al 1909, anche a Siena fu adottato un bollo tondo semplice, in tutto simile al cerchio grande del periodo1878-1893, ma un poco più piccino: il diametro è di mm 25, contro i mm 27 del precedente. Ne abbiamo accennato in chiusura del quinto aggiornamento ai bolli dell'Ufficio Postale di Siena, pubblicato l'11 Agosto 2005; in questo settimo aggiornamento ai suddetti, riportiamo soltanto i tre tipi già segnalati in tale occasione e siccome furono usati per un arco di tempo che va all'incirca dal 1908 al 1917, la cosa può sembrare strana, specialmente se si pensa alle più numerose varietà del precedente tondo-riquadrato. Noi crediamo che in realtà questi bolli tondi siano stati più tanti, ma con differenze minime tra loro: non ce la siamo sentita di ricorrere a ingrandimenti e misurazioni supermillimetriche, perché riteniamo che il gioco non valga la candela, trattandosi di impronte comunissime. Ci limitiamo quindi a riprodurre questi tre tipi, cui aggiungiamo quelli del servizio vaglia e del servizio pacchi, introdotti nel 1899 (o forse poco prima), entrambi del diametro di mm 26.
Dopo vennero i Guller, ma qui si entra davvero in un settore che richiederebbe una ricerca minuziosa che, almeno per il momento, non ci sentiamo di affrontare. Come è noto, questa nuova tipologia di bolli tondi fu adottata da tutte le direzioni postali e da gran parte degli uffici dipendenti, specie quelli di nuova istituzione: non c'è dubbio che vadano considerati come il trait d'union fra i tondo riquadrati e i Guller. E' roba di un secolo fa, alcuni bolli di piccoli uffici sono praticamente introvabili, hanno quindi i requisiti, secondo noi, per far parte a tutti gli effetti della Storia Postale; speriamo che qualcuno, prima o poi, abbia la voglia (e la capacità) di farne oggetto di studio e di catalogazione. Con questo nostra ricerca ci lusinghiano di avere portato un sia pure modesto contributo ad una migliore conoscenza del servizio postale a Siena fra Ottocento e Novecento; accettiamo, anzi, auspichiamo le critiche, le segnalazioni e i suggerimenti di altri interessati a questo settore, sul quale da parte nostra continueremo a indagare.
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