Il 3 Gennaio 1925 fu deliberato di "...fare
attuare il servizio o funzionamento delle cassette d'impostazione,
testè collocate ai lati del paese, deliberando fin d'ora,
in massima, il compenso per il postino incaricato". Tale
compenso fu fissato in £ 150 annue, elevate nel 1930
a £ 200 e questa spesa fu confermata con delibera del
26 Giugno 1930.
Il 26 Gennaio 1931 il Podestà avv. Pasquale Barone "...conferma
per ogni effetto la spesa di £ 720 annue da corrispondere
al titolare dell'U.P. di S.Gimignano" per la distribuzione
straordinaria delle ore 22. Tale conferma si rifa alle delibere
consiliari del 21 Ottobre e 5 Novembre 1921, in cui era stato stabilito
"...di corrispondere al sig. Razzi Giovanni, titolare dell'Ufficio
Postale, un compenso di £ 60 mensili a far tempo dal 1°
gennaio 1921 per il servizio straordinario della distribuzione della
corrispondenza che giunge a S.Gimignano alle ore 22. Considerato
che dopo la morte del detto titolare, avvenuta il 30 Gennaio 1924,
detto compenso fu continuato tanto al Gerente dell'Ufficio Postale,
quanto dopo al nuovo Titolare che subentrò nel Maggio 1927".
Nella ricordata delibera del 21 Ottobre 21 si era motivato che "...questo
servizio straordinario, extra-statale, che consente ai cittadini
di S.Gimignano di poter ritirare le loro corrispondenze dopo l'arrivo
dell'automobile delle ore 22 ed avere così tempo di sbrigare
le loro corrispondenze per la partenza dell'altra automobile che
avviene alle ore 5 del giorno successivo [...] chiedono
che tale servizio straordinario venga effettuato anche nei giorni
festivi, indipendentemente dalla vacanza che l'ufficio postale effettua
nel suo servizio ordinario dipendente dalla Direzione delle Poste."
Orario dell'autolinea SITA dal 3 Febbraio 1925 |
5 Febbraio 1931 il Podestà delibera di "...richiedere
all'Amministrazione Postale di collocare in località Libbiano
una piastra d'impostazione, assumendo a carico del bilancio comunale
le lievi spese di collocamento e manutenzione."1
Il ricevitore Tommaso Marchiani, nominato, come abbiamo visto nella
precedente puntata, nel 1928, risulta
"Sospeso dal servizio per ragioni politiche il 17. 7. 44.",
vittima evidentemente della famigerata "epurazione" del
dopo-guerra, ma fu reintegrato al suo posto nel Settembre 1948;
durante la sua assenza l'ufficio fu affidato successivamente a Angelo
Politi, a Clotilde Rossi e a Milena Marchiani, rispettivamente moglie
e figlia dell'epurato.
Abbiamo già parlato del servizio dei portalettere rurali
e abbiamo visto chi furono i primi incaricati. Ai primi del novecento
il territorio comunale era stato diviso in cinque zone.
La zona I comprendeva il paese, Monte Oliveto, Santa Lucia, Monti,
Molino di Foci, Pietrafitta, Cortennano e Costarella, affidata al
già ricordato Cesare Becchi, con un compenso iniziale di
£ 380 annue, portate a £ 650 nel 1911. Il
Becchi morì nel 1918, gli succedette prima Alessandro Logi,
poi l'invalido di guerra Angelo Marzuoli.
Della zona II facevano parte Strada, Cappuccini, Paterno, Cotone,
Pretesero, S.Quirico, Pancole, Santopietro, Piazzetta, Villa del
Monte, Canonica, Badia, San Benedetto, Sant'Andrea, Casale e vi
fu addetto dal 1900 al 1933 Sante Frosali, cui succedette il figlio
Luigi.
Nella zona III, Racciano, Pescille, S.Donato, Ranza, Cinciano, Decimo,
Castelsangimignano, Serraglio, Picchena, Poggio al Polero, Piano,
Chiusi, Montauto, Poggio al Colle, Casa alla vecchia, Campo agli
uccellini: portalettere Serni Giuseppe, assunto il 6 Aprile 1900
con £ 380 annue.
Nella zona IV, Casale, Ulignano, Santa Maria, Mulino di S.Galgano,
Cusona, Canaglia, Fulignano, Remignoli, Poggioalloro, il portalettere
fu Raffaello Rosticci dal 1901 al 1923, anno in cui questa zona
venne soppressa.
Nella zona V, Noce, Strada, S.Biagio, Ripa, Cellori, Buonriposo,
Lagnano, Caggio, Villa, Ghinzano, Casanuova, Citerna, Libbiano,
Piandisale, Casette, Poggiattendi, Fugnano, Collemuccioli, Querceadeo:
portalettere Cesare Pasqualetti dal 1903, poi sua figlia Costanza.
L'ufficio postale era una ricevitoria Postelegrafica di 1a
classe, dal 1952 Ufficio locale P.T. gruppo D, grado IX° C.2
Nella III puntata abbiamo mostrato
i bolli Guller usati dall'ufficio postale. In questa cartolina illustrata
i francobolli hanno l'annullo Guller semplice del 20.3.19 e l'annullo
Guller frazionario del 21.3.19, crediamo per giustificare il fatto
di esere stata inoltrata, chissa perché, il giorno successivo;
questo conferma che in uno stesso ufficio si usavano contemporaneamente
e indifferentemente più bolli.
Con una digressione dall'argomento specifico di questa rubrica,
segnaliamo che nella cartolina, spedita da una persona dell'albergo
a un cliente, si dice fra l'altro che "l'animale bianco
che protegge il nostro hotel è propriamente il leone".
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Per l'appunto abbiamo rintracciato una "réclame"3
centenaria: un cartoncino stampato su due lati, datato 29 Mai
1904, probabilmente conservata da un cliente francese dell'epoca
e giunto fino a noi per i canali del collezionismo; lo vogliamo
mostrare ai nostri lettori per la sua qualità grafica. |
L'hotel Leon Bianco è tutt'oggi in esercizio, sempre nella
stessa sede.
1) A.S.S. - Prefettura
aff. gen. anno 1931 - serie I cat.8
2) A.P.S. - Registri del personale
3) Il termine "réclame" è un francesismo in
uso all'epoca per indicare genericamente la "pubblicità".
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