8 marzo 2025 8 Marzo 2025 “LA FORZA DELLE DONNE” RIAFFERMA CON FORZA IL SUO IL SECONDO SESSO Buongiorno....Buona giornata La donna nelle mie collezioni filateliche Fabrizio Fabrini Dedicato a Gisèle Pelicot e a sua figlia Caroline Darian, che hanno avuto il coraggio di denunciare Le donne e l’Intelligenza Artificiale FEMMINA TI RINGRATZIO La nostra emissione 2025 è dedicata a
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Le donne e l’Intelligenza Artificiale | ||
di Sergio De Benedictis |
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Il tema "Donna e Intelligenza Artificiale" è molto articolato e coinvolge diversi aspetti: il ruolo delle donne nello sviluppo dell’IA, i bias di genere nei sistemi intelligenti, l'impatto dell’IA sul lavoro femminile e la rappresentazione delle donne nell’immaginario legato all’IA. Vediamo ciascuno di questi aspetti più nel dettaglio. 1. Il ruolo delle donne nello sviluppo dell’IA Le donne sono storicamente sottorappresentate nei settori STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), che costituiscono il cuore dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Secondo alcune ricerche, meno del 20-25% dei professionisti dell'IA sono donne. Questa disparità è dovuta a fattori culturali, stereotipi e barriere strutturali.
Nonostante la bassa presenza femminile, molte donne hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia e nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ecco alcune figure chiave: • Ada Lovelace (1815-1852) – Considerata la prima programmatrice della storia, ha teorizzato il concetto di algoritmo.
Le donne che lavorano nell'IA affrontano spesso discriminazioni, minor accesso a ruoli di leadership e pregiudizi inconsci. Alcuni dati mostrano che gli algoritmi di selezione del personale spesso penalizzano le candidate donne perché addestrati su dati storici di assunzioni prevalentemente maschili. 2. Bias di genere nell’Intelligenza Artificiale I sistemi di intelligenza artificiale non sono neutrali: riflettono i dati con cui vengono addestrati. Se questi dati contengono pregiudizi di genere, l’IA può amplificarli. Esempi di bias nell’IA • Riconoscimento facciale: Studi hanno dimostrato che i sistemi di riconoscimento facciale sono più accurati per i volti maschili e caucasici, mentre presentano errori significativi per le donne, soprattutto se di colore. • Assistenti vocali: Assistenti virtuali come Alexa, Siri e Google Assistant spesso hanno voci femminili di default e risposte programmate per essere “gentili” e “accomodanti”, rafforzando stereotipi di genere. Come combattere il bias nell’IA? • Aumentare la diversità nei team di sviluppo per ridurre i pregiudizi inconsci. 3. Impatto dell’IA sul lavoro femminile L’intelligenza artificiale sta trasformando il mercato del lavoro. Alcuni settori a forte presenza femminile sono più a rischio di automazione, mentre altri stanno creando nuove opportunità. Settori a rischio • Customer service e segreteria: L’uso di chatbot e assistenti virtuali sta riducendo la necessità di operatori umani. • Produzione e manifattura: L’automazione sta sostituendo molti lavori ripetitivi, alcuni dei quali tradizionalmente svolti da donne. Nuove opportunità per le donne • Data Science e AI Engineering: Ruoli in cui le donne possono affermarsi con le giuste competenze. Per evitare che le donne siano svantaggiate dalla rivoluzione dell’IA, è essenziale investire nella loro formazione STEM e nella riqualificazione professionale. 4. La rappresentazione femminile nell’IA L’intelligenza artificiale è spesso rappresentata con identità femminili, sia nei media che nei prodotti tecnologici. Questo solleva domande sulla percezione sociale dell’IA e sul ruolo delle donne. Perché l’IA ha spesso una voce femminile? • Studi suggeriscono che le persone trovano le voci femminili più accoglienti e rassicuranti. Esempi nella cultura popolare • Assistenti virtuali: Siri, Alexa, Cortana hanno tutte voci e nomi femminili. Questo fenomeno suggerisce che la società tende a immaginare l’IA femminile come servizievole e docile, mentre le figure maschili (come HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio) vengono spesso rappresentate come potenti e pericolose.
Come cambiare la narrazione? • Creare IA con voci e identità più neutre e variegate. Conclusioni: Un futuro più equo per l’IA e le donne L’intelligenza artificiale offre opportunità straordinarie, ma rischia anche di perpetuare disuguaglianze se non sviluppata con consapevolezza. Per garantire un’IA più inclusiva, è necessario: • Aumentare la presenza femminile nei settori STEM • Formare le donne alle competenze digitali per il futuro del lavoro • Modificare la narrazione culturale sull’IA e la femminilità Lavorare per una maggiore equità nell’IA non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di qualità e affidabilità delle tecnologie che plasmeranno il nostro futuro. Giunti alle conclusioni è però doveroso precisare come questo articolo non è da attribuire a Sergio De Benedictis ma a CHATGPT, nota applicazione di Intelligenza Artificiale e come forse anche l’immagine di questo francobollo mai emesso. Anche se poi quello che è suggerito sono concetti sicuramente intelligenti anche se artificiali. Sergio De Benedictis |