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La spedizione dei Mille e la Marina - I | |||||||||||||||||||||||||||||||
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di Giuseppe Marchese | |||||||||||||||||||||||||||||||
Il primo ad avere il proprio nome su una nave fu Giuseppe Garibaldi. La nave era una fregata della marina napoletana, ex Borbone, fu completata il 10.7.1860; passò il 7 settembre stesso anno sotto bandiera italiana, incorporata nell’armata meridionale, col nome di Giuseppe Garibaldi, e il 17 marzo 1861 entrò a far parte ufficialmente della marina italiana. In seguito classificata Corvetta e poi nave ospedale. La seconda nave, con lo stesso nome, fu un incrociatore corazzato che stette in servizio dal 1899 al 1915. Segue poi un incrociatore leggero, in armamento dal 1936 al 1954. Una ulteriore nave, classificata Incrociatore lanciamissili, entrò in servizio nel 1957 e radiato nel 1971. Infine nel 1981 venne messa in linea la portaerei leggera Giuseppe Garibaldi che ancora opera. In povere parole la Marina Italiana, dal 1860 ad oggi, ha avuto, quasi ininterrottamente, una nave col nome “Garibaldi”. E’ scusate se è poco, caso unico nella storia della Marina Militare. Inoltre col nome Garibaldi, nel 1906, la Società Transatlantica Italiana di Genova vara un Piroscafo da trasporto.
GIUSEPPE GARIBALDI Nato a Nizza Marittima il 4 Luglio 1807 morto a Caprera il 2 Giugno 1882. Le stupefacenti tappe dell’impresa della Spedizione “dei Mille” si riassumono: la notte dal 5 al 6 maggio 1860 partì da Quarto imbarcata sui piroscafi “Lombardo e Piemonte”; sbarco a Marsala l’11 maggio; battaglia di Calatafimi il 15 maggio; presa di Palermo 27 maggio; battaglia di Milazzo 20 luglio; passaggio dello stretto di Messina 19 agosto. E’ considerata la più grande ed eroica impresa che Garibaldi compì.
"GIUSEPPE GARIBALDI" - Incrociatore di 7350 tonnellate In servizio dal 1901, dislocamento a pieno carico 8.100 tonn. apparato motore a carbone, velocità 19,7 nodi, autonomia 9.300 miglia a 10 nodi, equipaggio 555 uomini. Cessa l’attività il 18 luglio 1915 per affondamento.
"GARIBALDI" - Piroscafo di 3.109 tonnellate Costruito nel 1906, apparteneva alla Società Transatlantica Italiana di Genova. Nel 1915 adibito al trasporto misto passeggeri e merci, nonché postale, di lunga navigazione. Requisito in varie riprese nel corso della prima guerra, dal 12 al 15 agosto 1916 trasporta alcune unità del Corpo di Spedizione in Macedonia.
Per le altre navi con nominativi riferite ai nostri personaggi, si prosegue in ordine alfabetico.
ABBA GIUSEPPE CESARE - scrittore e patriota Nato a Cairo Montenotte nel 1838, morto a Brescia nel 1910 Partecipo all’impresa dei mille combattendo a Calatafimi e Palermo e, in seguito nel napoletano. In seguito professore e preside a Faenza e a Brescia. Pubblicò un volume dal titolo definitivo (1891): A suo nome entrò in servizio un Cacciatorpediniere, classe Pilo, in servizio dal 1915 al 1958.
ACERBI GIOVANNI nato a Castel Goffredo il14 novembre 1825, morto a Firenze,il 4 settembre 1869. Nipote dell'esploratore Giuseppe Acerbi, svolse fin dalla giovinezza una intensa attività cospirativa. Nel 1860 fu uno dei Mille, e diresse con Ippolito Nievo i servizi di intendenza della spedizione garibaldina. A suo nome venne nominato un cacciatorpediniere classe Sirtori, rimasto in attività dal 1917 al 1946. Varato nel 1917, entrò in servizio il 23 novembre 1917. Durante la Grande Guerra operò in Adriatico.
BASSINI ANGELO Nato a Pavia nel 1815 e morto ivi nel 1889. Partecipò alla spedizione dei mille comandando l’8 compagnia. A suo nome venne iscritto un Cacciatorpediniere, classe La Masa, in servizio dal 1918 al 1946.
BERTANI AGOSTINO Nato a Milano nel 1812, morto a Roma nel 1886; si laureò in medicina e chirurgia all’Università di Pavia. Tra gli organizzatori della spedizione dei mille, si oppose all’annessione delle Due Sicilie prima della liberazione di Roma. Fu segretario generale a Napoli, sotto Garibaldi, e poi deputato. A Bertani venne titolato un Cacciatorpediniere classe La Masa, in servizio dal 1919 al 1921. Nella notte dell’8 dicembre 1919 i legionari fiumani si impadronirono dell’unità che il giorno stesso si trasferì da Trieste a Fiume. A metà gennaio 1921 il Bertani rientrò a Pola e cambiò il nome in Enrico Cosenz. Non sono noti i bolli postali adoperati dalla nave.
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