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di bollo in bollo |
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Ambulanti e Messaggeri | ||||||||||||||
Ambulante. Ufficio postale mobile, sistemato su treno, su piroscafo (natante) o su autoveicolo (autoambulante). I più antichi sono quelli ferroviari, sistemati su speciali carrozze la cui attrezzatura consente di bollare, controllare e smistare durante il viaggio la posta prelevata alle varie fermate o dalle cassette postali poste all’esterno del vagone. Il primo ambulante fu impiegato in Gran Bretagna nel 1837 sulla linea Liverpool-Birmingham, mentre il primo italiano entrò in funzione il 1º giugno 1855 sulla linea Torino-Genova. Poiché i bolli di questi uffici erano alquanto generici, figurando solo il nome o gli estremi della linea, nell’800 fu prevista da parte degli ambulanti l’apposizione su ogni corrispondenza di un secondo bollo, lineare, indicante la stazione in cui era stata prelevata (bolli che qualcuno ha erroneamente definito di collettoria); questo avvenne abbastanza regolarmente fino all’introduzione dei bolli numerali, quando gli addetti cominciarono a ritenere eccessiva l’apposizione di 3 bolli per ogni lettera. Per ciascuna linea era previsto un annullo per l’andata e uno per il ritorno; quando sulla stessa linea agivano più ambulanti, erano distinti da un proprio numero, mentre una lettera indicava i vari turni o i diversi impiegati. Dall’introduzione dei messaggeri* i bolli degli ambulanti recano sempre l’indicazione AMB. o NAT. Gli ambulanti erano anche provvisti di francobolli e potevano registrare le raccomandate loro consegnate o trovate in buca, utilizzando però solo numeri di registrazione pari. Ebbero un numero distintivo dal 1890. Esattamente un secolo dopo divennero solo un ricordo. gli articoli pubblicati
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