MEMORIE
di Antonio Rufini

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori
Memorie di un anziano collezionista di storia postale (LXXXIX parte):
BUSTE CON AFFRANCATURE OCCASIONALI, CASUALI, INUSUALI O ECCEZIONALI: DOCUMENTI POSTALI DA NON CESTINARE, DA NON DISPREZZARE, DA NON SCOLLARE, DA CONSERVARE E COLLEZIONARE
Antonio Rufini

§ 3) - In questo terzo paragrafo continuo a mostrare oggetti circolati che ho messo in album per le varie affrancature ad essi incollate e per altre particolari casistiche.
Mi ripeto: in periodi di continui aumenti tariffarti delle Poste (anni ’80) fu spesso frequente l’uso di affrancare con molti valori, sia da parte dei mittenti che degli impiegati delle Poste addetti agli sportelli aperti al pubblico, in specie quelli per l’accettazione di spedizioni “a firma” e con l’intento di disfarsi di vecchi piccoli valori; contribuì anche il “sentore”, per U.P. ed utenti, della quasi certa “messa fuori corso” dei francobolli della Serie Ordinaria “Siracusana” (a causa delle frequenti frodi, cioè –falsi- che venivano scoperti continuamente), fatto che ebbe a determinare l’uso e l’abuso di affrancature multiple.
Come premesso nel precedente paragrafo ho conservato gli oggetti pluriaffrancati solo se il numero dei francobolli incollati fosse minimo di 6 o 7 (su buste da 9 x 14 cm. e fino al formato “americano” <quello contenente un foglio A/4 piegato in 3>) e, per le buste di maggior formato (dimensione), da 8 valori in poi; alcuni oggetti li ho conservati per i colori esposti o per altre piccole o grandi particolarità.
La mia idea fu che per tutti coloro ai quali sia stato possibile di mettere le mani su archivi vari (come è capitato a me per motivi professionali e per decenni) sia stato anche possibile collezionare ottime cose senza spendere un soldo, ma impiegandoci un po’ di buona volontà e tempo; si tratta naturalmente di mia convinzione personale.
Non annoio oltre e mostro cos’ho; sono tutti oggetti che rappresentano “corrispondenza contemporanea” (ma qualcosa ha quasi mezzo secolo) che ho deciso di conservare e non cedere o regalare (e, per carità, non scollare):





















Ho concentrato in questa puntata quasi tutti i “gemelli” con francobolli da £. 300 della Serie Ordinaria “Castelli d’Italia”; a mio giudizio ce ne sono in circolazione molti d più di quanti si pensi, tenendo presente il fatto che io ne ho reperiti molti; li considero comunque “invii pregiati”.

Per molti dei valori della Serie “Castelli” incollati sulle buste da lettera sopra mostrate avrei dovuto fare anche riferimento alle varietà di colori e classificarli consultando lo splendido STUDIO su tutta la serie redatto dalla Signora Ketty Borgogno “CASTELLI D’ITALIA - I COLORI NATURALI DELLA SERIE”, un’opera fondamentale, vorrei azzardare “divina” per tutti coloro che si occupino di codesti “valori ordinari”, manuale che non so proprio quanti anni l’autrice possa aver impiegato per realizzarlo; il nostro direttore Monticini ha mostrato l’opera in estratto di cotanta autrice (Varietà occasionali dei Castelli) in otto puntate da IL FOGLIO (date di uscita su IL POSTALISTA: 18/3, 25/3, 1/4, 4/7, 3/10 dell’anno 2016 e 25/1, 14/3, 9/5 dell’anno 2017); ma a me è stato “girato” il manuale completo in pdf da un mio amico ottimo e preparato filatelista che abita dalle parti di Capo Miseno e questo manuale “completo” consulto. I lettori interessati alla Serie “Castelli d’Italia” entrino negli scritti della Signora Borgogno dall’indice per autori de IL POSTALISTA e leggano, meditino, riflettano pure e si facciano delle idee chiare sui colori dei “Castelli” che hanno in mano, un vero “mare magnum” nel quale si rischia di affogare; ma così realizzeranno che c’è sempre da imparare da chi “sa”, anche da un filatelista donna!

Antonio Rufini
23-10-2024

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori