La cedola di commissione libraria era un cartoncino formato cartolina
con formulario prestampato, inviata dagli editori ai loro clienti acquisiti
o potenziali per facilitare l'ordinazione delle pubblicazioni. A volte
era la seconda parte di una cartolina di stampe editoriali con allegata
risposta, qualche volta era già affrancata, ma spesso veniva
inviata senza affrancatura facendo pagare l'affrancatura al richiedente.
In altri casi la cedola di risposta, per favorire gli ordinativi, era
a carico del destinatario (utilizzando il servizio pagamento con conto
di credito speciale).
Tale voce tariffaria ha avuto inizialmente la tariffa stampe, per passare
poi dal 1° Marzo 1919 ad una tariffa ridotta specifica, con l'intento
dichiarato di favorire la diffusione della cultura (rientravano nella
categoria anche gli spartiti musicali stampati).
Per godere della tariffa ridotta era indispensabile che l'invio riportasse
dal lato indirizzo in caratteri vistosi la scritta "Cedola di Commissione
Libraria" e l'indirizzo dell'editore, senza aggiunte scritte di
altra natura oltre all'argomento vendita; infatti, al retro, era concesso
manoscrivere le condizioni di pagamento, l'indirizzo dell'ordinante
e naturalmente i titoli e il numero delle pubblicazioni. La tariffa
era valida anche per l'estero
Dall' 8 Settembre 1949 venne creata anche una tariffa speciale ulteriormente
ridotta per giornali politici, in vigore fino al 30 Novembre 1955.
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1947 - Retro di cedola di commissione libraria
(il fronte è a lato) che mostra un testo prestampato completato
a mano. |
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1916 - Fronte di cedola di
commissione libraria per ordini di spartiti musicali .
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1943 - Fronte di
cedola di commissione libraria con al retro testo prestampato in
quattro lingue.
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1947 - Fronte e retro
(a lato) di cedola di commissione libraria che mostra un testo prestampato
completato a mano.
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