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STORIA
POSTALE - C.R.I. CIRCOLARI PACCHI e CORRISPONDENZA
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SECONDA
GUERRA MONDIALE, CIRCOLARI di ISTRUZIONE
per:
Qui di lato sono riprodotte due circolari emanate allo scoppio del secondo conflitto mondiale. La prima circolare composta di una sola pagina è la normativa da seguire per corrispondere con i prigionieri e gli internati di guerra sia con quelli di cui si conosce la località di prigionia, sia di quelli di cui non si conosce la località; infatti alla Croce Rossa Internazionale (a cui bisognava indirizzare la posta da inoltrare) aveva anche reparti specializzati per la ricerca dei combattenti prigionieri; si deve ricordare che per la convenzione di Ginevra "la potenza detentrice dei prigionieri" era obbligata a notificare alla C.R.Internazionale la cattura dei combattenti, specificando lo stato di salute, la località di internamento, e naturalmente "nome cognome e numero di matricola" del prigioniero. La seconda circolare di tre pagine è relativa alla
spedizione dei pacchi postali, dei vaglia e dei telegrammi
(questi ultimi a pagamento). Per l' invio del danaro a mezzo vaglia, il solo limite era la non accettazione dei vaglia telegrafici e il divieto di aggiungere frasi di corrispondenza sul "polizzino" allegato; erano quindi accettati i vaglia internazionali normali (sempre in esenzione di tassa). Il danaro si poteva inviare in alcuni paesi anche a mezzo dell'ufficio prigionieri della Croce Rossa Internazionale, rivolgendosi agli uffici postali e con dei limiti di cifra accreditarli alla C.R.I. con la frase "per il prigioniero o l'internato" seguito dal nome, grado militare, numero del prigioniero e del campo e comprendendo tutte le indicazioni per identificarlo. Era possibile indirizzare i telegrammi in alcuni paesi, altri erano esclusi. Il pagamento era molto spesso effettuato in franchi oro e non era ammesso il servizio telegrafico con risposta pagata.
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Vedi Breve storia della Croce Rossa |