Anche se i princìpi di umanità
ed aiuto ai sofferenti erano presenti negli ordini religiosi nei secoli
passati, come frutto delle comunità organizzate in corpi volti
a prestare aiuto ai singoli bisognosi, solamente a metà Ottocento
col risveglio delle coscienze si ebbero moti di pietà organizzata
che si facevano carico di atti di solidarietà nei confronti
dei nemici feriti in battaglia. Cominciò allora a prendere
piede il principio che il combattente ferito è neutrale.
Furono le atrocità della battaglia di Solferino legata
alle vicende della seconda guerra d'indipendenza italiana (una delle
battaglie pił sanguinose che l'Europa abbia mai visto) che risvegliarono
nello svizzero Henry Dunant (presente in zona per affari) la
scintilla che farà nascere la Croce Rossa Internazionale.
Dunant rimase sconvolto dalle atrocità della guerra e visto
che i vincitori non prestavano cure mediche ai nemici feriti e li
abbandonavano a loro stessi; Dunant si improvvisò infermiere,
radunò uomini e donne dei paesi vicini e organizzò sui
campi di battaglia le prime cure e la raccolta dei feriti. In tale
occasione maturò in lui la consapevolezza che sarebbe occorso
un corpo di infermieri volontari neutrali preparati per questo compito
umanitario.
Tornato in Patria propagandò le sue idee; ottenne appoggi da
tutto il mondo dopo che le vicende da lui vissute vennero divulgate
con un suo libro "Souvenir de Solferino".
Con altri che condividevano il suo pensiero decise di creare una Societą
di soccorso volontario in ogni Stato, con il compito di organizzare
ed addestrare squadre per l'assistenza dei feriti in guerra.
Propose che i feriti ed il personale sanitario venissero
ritenuti neutrali dalle parti belligeranti e fossero protetti
da un segno distintivo comune.
Come distintivo venne scelta la "croce rossa in campo bianco"
in onore della Svizzera che aveva accettato di sostenerlo e la cui
bandiera confederale è inversa, "croce bianca in campo
rosso".
E' stata la Croce Rossa Internazionale che nel frattempo aveva consolidato
la sua presenza in tutti i paesi a spingere gli Stati a firmare delle
convenzioni, impegnandoli a curare amici e nemici senza alcuna distinzione,
a rispettare l'essere umano, a vietare trattamenti disumani o degradanti,
ed a vietare la tortura, le esecuzioni sommarie, il saccheggio, gli
atti di violenza e la distruzione indiscriminata dei beni privati.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ottenne
inoltre che i suoi delegati fossero autorizzati
a visitare i campi di prigionieri di guerra, ed a intrattenersi con
gli internati senza testimoni.
Il primo comitato della Croce Rossa Italiana si costituì
a Milano il 15 Giugno 1864, due mesi prima della firma di adesione
dell'Italia alla Prima Convenzione di Ginevra; da allora la
Croce Rossa Italiana ha sempre operato sia in campo civile, intervenendo
nei disastri e nelle calamità naturali che hanno travagliato
il Paese, ed in campo militare nei conflitti che hanno coinvolto l'Italia.
Prima e Seconda Guerra Mondiale
La presenza della Croce Rossa nella prima e nella
seconda guerra mondiale è stata massiccia e ha lasciato tracce
in molte corrispondenze dei combattenti e dei prigionieri internati
ed ha ben codificato ciò che si poteva e non si poteva fare.
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1917 - Francobollo
pro Croce Rossa con sovrapprezzo. Cent. 15+5; la tariffa
venne aumentata per sopperire alle spese straodinarie della
guerra dal 1° Gennaio 1916. Dopo qualche mese dalla
sovrastampa fu emesso anche un valore da Cent. 20 di colore
arancio.
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Croce Rossa
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per invio pacchi,vaglia e telegrammi ai prigionieri
Vedi Prigionieri
di guerra e internati