IL POSTALISTA I miscellanea I glossario I introduzione I un po' di storia
STORIA
POSTALE - SERIE ORDINARIE E COMMEMORATIVI
|
Il primo francobollo con la scritta "ITALIANO" fu un valore provvisorio emesso in attesa di quelli definitivi De La Rue. I primi francobolli del Regno progettati e stampati a Londra dalla De La Rue erano nati come una serie omogenea cioè come serie "ordinaria" di cui non era sicuramente prevista una sostituzione in tempi brevi . Eppure le circostanze spinsero ad un cambio di tariffa obbligando ad effettuare anche una sovrastampa sul francobollo da 15 cent. per ottenere un valore di 20 cent.. Il risultato fu un francobollo provvisorio ordinario, da utilizzare in attesa di un nuovo valore che richiedeva molto tempo per la sua preparazione. Se ne ebbero molti per lo stesso motivo negli anni seguenti e molti altri si ebbero per vicende politico-militare nel periodo sotto osservazione. Con l'esclusione dei valori più bassi che ebbero stampate: cifre, l'aquila sabauda o gli stemmi governativi, gli altri francobolli ordinari fino alla fine della seconda guerra mondiale sono stati emessi prevalentemente con l'effigie reale; la scelta grafica era stata decisa per una questione di prestigio ed anche per dare ufficialità ai francobolli e non ultimo motivo nei primi anni del Regno, anche per diffondere capillarmente nella penisola l'immagine sovrana. I francobolli definiti di serie ordinaria (cioè senza scadenza) ebbero frequentemente caratteristiche grafiche simili all'interno della serie, spesso con la stessa immagine emessa in tagli dai colori diversi corrispondenti alle tariffe più usate. Per evitare spese di stampa inutili la normativa imponeva agli agenti postali di affrancare la corrispondenza con il minor numero di francobolli. Solitamente le illustrazioni degli ordinari rimasero immutate per lunghi periodi, furono emessi senza avere una scadenza prefissata e furono stampati in grandi quantità. In caso di cambiamenti di tariffa erano usati ad esaurimento integrando la tariffa con altri francobolli oppure erano ammessi al cambio con i valori delle nuove emissioni che erano frequentemente ottenute dallo stesso clichè su cui era stata modificata la sola cifra di valore, usando la medesima immagine reale cambiata di colore. Nei primi cinquat'anni del Regno le serie ordinarie tipo furono solamente tre, come i sovrani che si alternarono sul trono. Furono però approntati anche altri francobolli complementari sia progettati ex novo sia ottenuti sovrastampando vecchi valori non più adeguati per ottenere dei "provvisori", oppure si decretò che i vecchi francobolli (se integri) fossero ammessi al cambio con francobolli della nuova serie. Viceversa i francobolli commemorativi si sono differenziati dalle
emissioni ordinarie perchè furono stampati con illustrazioni
dedicate ad onorare o ricordare personaggi illustri oppure eventi storici.
Furono emessi preferibilmente come valori singoli per una sola tiratura
e per un tempo di validità postale definita. (solitamente un
anno) e non erano ammessi al cambio. Durante i primi cinquant'anni del
Regno non furono emessi commemorativi; la prima serie di francobolli
commemorativi vide la luce nel 1910 con sovrapprezzo a favore dei comitati
per la celebrazione del Cinquantenario della liberazione della Sicilia.
Anche negli anni 1911 - 1940 furono emesse serie commemorative con sovrapprezzo
con lo scopo di finanziare organizzazioni artistiche, benefiche o di
partito. Dopo il secondo conflitto mondiale si ebbe invece un fortissimo
incremento di emissioni di francobolli commemorativi per far cassa e
al solo scopo di accontentare e spennare i collezionisti; infatti nei
primi anni postbellici, i commemorativi furono emessi con tirature corrispondenti
alle necessità postali, poi, allo scatenarsi di un collezionismo
volto alla speculazione, le poste aumentarono a dismisura le tirature.
Le serie ordinarie italiane emesse nel nostro periodo (1861 - 1961)
sono una trentina (composte sia di pochi valori che di numerosi francobolli)
di cui tre in periodo repubblicano (Democratica, Italia al Lavoro, Siracusana).
N.B. |
|
||||||||||||||||||||||||||
|