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STORIA POSTALE - FRANCOBOLLI APPOSTI DAL MITTENTE

"Francobolli applicati od apposti dal mittente"

 

Fin dall'inizio del nuovo corso postale del Maggio 1861 fu stabilito che le affrancature delle raccomandate e delle assicurate (per questioni di sigillatura, perchè in quel periodo anche le raccomandate andavano sigillate) dovevano essere fatte esclusivamente dagli "ufiziali di posta" che le accettavano allo sportello (e ne erano responsabili). La norma decadde, o fu lasciata cadere, dopo che per le raccomandate non fu obbligatoria la sigillatura.

La normativa era integrata da una direttiva che prescriveva agli addetti postali "l'obbligo di applicarne il minor numero possibile per rappresentare la tassa dovuta".
Da queste premesse si comprende la dicitura che alcune volte compare (esclusivamente prima della seconda guerra mondiale) su lettere portate agli sportelli per l'accettazione ed affrancate in tariffa con molti valori postali, oppure sovraffrancati con tariffe insolite (come hanno sempre fatto i filatelisti); in sostanza l'impiegato postale si sottraeva alle responsabilità, qualora il verificatore avesse avuto da ridire sull'affrancatura della raccomandata o dell'assicurata.

Altri agenti (forse non conoscevano la norma) accettavano l'affrancatura senza preoccuparsi della disposizione che era riportata puntigliosamente ancora dal regolamento postale del 1936.

Sempre sull'applicazione dei francobolli si possono ricordare le norme emanate dalle Regie Poste per la corrispondenza indirizzata all'estero durante la seconda guerra mondiale. Miravano ad evitare eventuali scritte sotto i francobolli o sotto le targhette di servizio che segnalavano la raccomandata, la posta aerea e l'espresso .

Dopo il 30 Marzo 1942, per essere inoltrata, la corrispondenza doveva essere presentata in ufficio postale sigillata, ma non affrancata; il mittente contro documenti rilasciava nome e indirizzo e gli estremi del documento da cui erano tratti, erano trascritti sulla corrispondenza dal funzionario postale che era anche il garante dell'operazione, applicava personalmente i francobolli e le targhette di via aerea ed espresso (per evitare scritte sotto di essi!), e apponeva la firma e il bollo postale personale a data.

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Francobolli applicati dal mittente fronte e retro
Esempio di frase che l'agente postale ha fatto vergare dal mittente, per cercare di scagionarsi dalle responsabilità. Il mittente ha evidentemente avuto la preoccupazione di sigillare la busta.
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Francobolli applicati dal mittente 1938
Altro esempio , la busta ha la particolarità inconsueta di riportare tre valori diversi della serie "imperiale" con l'effige del Re; in linguaggio filatelico "Tre Re".
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Raccomandata affrancatura multipla
Evidentemente non tutti gli addetti avevano la stessa preoccupazione, questa Raccomandata è affrancata addirittura con nove francobolli e non riporta nessuna indicazione .