Una precisazione doverosa è ricordare che le indicazioni
di servizio per l'istradamento e la consegna in senso lato della
corrispondenza (in sostanza le cose da fare) dovevano essere applicate
sul fronte dell'oggetto postale dal lato indirizzo. Queste potevano
essere applicate o dai mittenti o dall'ufficio postale.
Perciò ad esclusione delle indicazioni apposte dal mittente
(sempre sul recto) per qualificare gli oggetti che non richiedevano
la consegna all'ufficio postale (espresso, stampe, manoscritti, fattura
commerciale aperta, fermo posta ecc.),
i bolli accessori e le indicazioni di servizio manoscritte
e le etichette di segnalazione sono sempre state applicate
sulla corrispondenza dal personale postale dell'ufficio di partenza
o di arrivo per "partecipare" al personale "posto
a valle" del flusso postale o al destinatario la qualifica postale
dell'oggetto ed il conseguente trattamento che doveva subire o che
aveva subìto.
Al retro viceversa doveva essere descritto, "in linguaggio
postale", tutto il trattamento che la corrispondenza aveva passato
e di cui restava traccia nei bolli o scritti applicati; per esempio:
il bollo (timbro) di smistamento o consegna dell'ufficio postale destinatario
(le cartoline postali o illustrate lo dovevano riportarlo "dal
lato indirizzo"), e per le corrispondenze con servizi accessori
(espresso, raccomandate, assicurate) anche i bolli di ogni smistamento
passato nel trasporto, sia in uffici postali fissi sia in uffici ambulanti
ferroviari o natanti che fossero.
I segni sono i più vari; sul fronte si ponevano
(oltre l'affrancatura) le etichette o i bolli di qualificazione del
servizio, il peso delle assicurate, il numero di registrazione, i
bolli di controllo o di segnalazione ecc., e naturalmente i bolli
annullatori a data dei francobolli con il luogo di partenza sempre
presenti.
A volte sulle corrispondenze dei primi tempi del servizio 1863 - 1880
(?) si possono rilevare anche le indicazioni di provenienza dalle
colletterie (manoscritte o con timbro lineare).
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Rassegna di vari bolli usati
dalle Poste, il T di tassata. A.R. di avviso di
ricevimento , il VERIFICATO dei controlli e l'ANNULLATO
da applicare alle tassazioni e alle affrancature non colpite
da bollo.
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Etichette di segnalazione
per il servizio ESPRESSO l'azzurra è del 1902,
la rossa del 1932 era specifica per l'estero.
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Dalla parte indirizzo si dovevano applicare (sia a
timbro che manoscritte) l'eventuale importo della tassazione da applicare
a destino, la rispedizione ad un nuovo indirizzo o al mittente usando
l'inchiostro rosso, secondo norme U.P.U. ma non sempre seguite (e
segnalandone obbligatoriamente il motivo al retro); sempre al fronte
si segnalava il rifiuto dell'oggetto da parte del destinatario, ed
a volte, come risultato di un controllo di servizio, una possibile
correzione dell'affrancatura con integrazione della cifra mancante,
effettuata con francobolli applicati dai verificatori postali .
L'integrazione era applicabile solo alle raccomandate o alle assicurate
perchè l'affrancatura effettuata, oppure controllata, da un
addetto postale cadeva sotto la sua responsabilità, a lui sarebbe
stato poi elevato verbale con addebito della differenza applicata
e della sanzione comminata dal verificatore.
Altri scritti erano applicati per segnalare una anomalia del servizio
o per una necessità legata alla corrispondenza, come il mancato
annullo dei francobolli, (dovevano essere annullati a matita o con
bolli a data o con lineare "ANNULLATO") . La segnalazione
poteva anche essere per la cancellazione di una tassazione non dovuta;
per gli espressi ad esempio se il servizio era già stato
effettuato, il francobollo espresso si doveva sfregiare con
una croce tracciata con matita colorata.
Lo studio delle impronte e dei segni delle corrispondenze del nostro
periodo, a volte, ci permettono di integrare le notizie per una esatta
definizione dell'oggetto postale e spesso di scoprire oltre alla provenienza
anche i tempi di consegna e di seguirne il percorso postale e gli
smistamenti subìti nei vari passaggi durante il trasporto.
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Posta ordinaria in
rispedizione perchè rifiutata dal destinatario, i segni
rispettivamente significano: il cerchio "rispedire",
il tratto trasversale "vedi retro" dove sono riportati
i motivi del rinvio.
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Raccomandata con innumerevoli
bolli di servizio "SCONOSCIUTO AI PORTALETTERE
", "VIA CHE NON ESISTE A TORINO", "AL MITTENTE
PER COMPIUTA GIACENZA" , "SCARICATO DA MILANO RACCOMANDATE
CENTRO"
e la nuova località in rosso col numero dell'agenzia
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Il tratto trasversale vuol dire
"vedi retro" dove si trovano i francobolli (modo di
affrancare tollerato fino agli anni "30)
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Secondo la normativa
U.P.U. il "reindirizzo" delle lettere doveva essere
stilato in inchiostro rosso
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1954 - Secondo
la normativa U.P.U. i francobolli fuori corso dovevano essere
segnalati contornandoli di segno rosso ma non essere annullati
e la tassazione relativa (in segnatasse) applicata al retro. Non
sempre la normativa era esattamente applicata.
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1913 - Secondo
la normativa la consegna espresso poteva essere resa solo dopo
aver pagato il servizio; perciò per la mancata consegna
e invio a nuova destinazione il postalettere ha cassato il francobollo
espresso.
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