|
|
||||||||||||||||
I trasporti su rotaia e la posta tra il 1880 e il 1933 nella Lomellina, la parte settentrionale della provincia di Pavia | |||||||||||||||||
di Eugenio Priola | |||||||||||||||||
QUARTA PARTE 6) Un altro tragitto tramviario/ferroviario insolito lo vediamo nel documento compilato ad Ottobiano (curiosamente il mittente lo scrive “8biano”) e poi affidato al tramway Pieve del Cairo - Mortara che lo timbra in data 20 dicembre 1916, con destinazione Garlasco
La soluzione più logica era usare la linea Ottobiano Vigevano in modo tale che il documento veniva scaricato a Tromello e da lì, via treno e in 4 km, poteva raggiungere Garlasco. 7) Un documento simile che presentiamo ha anche lui un percorso insolito
8) È pure disponibile un altro documento uguale (12 maggio1925), sempre di origine comune di Pieve del Cairo e medesima destinazione, che ha subito una probabile stessa sorte con trasporto Pieve del Cairo Mortara. Questo ed il precedente documento portano ad avanzare una ipotesi per questi poco ragionevoli percorsi, che portano documenti più lontano, per poi affidarli al treno. Sembrerebbe che sì c’è qualcuno sul tramway che timbra i documenti affidati, per confermare il trasporto, ma tale agente non è obbligato a dividere per destinazione i materiali ricevuti, per cui lui deve solo consegnare al capolinea il materiale trasportato, che affiderà alla posta regolare. 9) Un altro documento disponibile dimostra che alcuni venivano sì trasportati con il tramway e consegnati al suo personale (manca il timbro dell’ufficio postale di partenza), ma veniva poi ricevuto all’arrivo dall’ufficio postale del destinatario che provvedeva alla distribuzione.
Il documento infatti è partito da Ottobiano ed affidato alla linea Ottobiano Vigevano il 25/4/1904 ed una volta giunto a Gambolò era stato ricevuto dall’ufficio postale locale che aveva provveduto a timbrarlo e a distribuirlo. 10) Un ulteriore documento disponibile è una cartolina imbucata a Novara il 13/6/1921 e lì timbrata dall’ufficio postale alle ore 21 (!!)
A quell’ora non c’erano più tramway per Trecate (linea Novara – Vigevano), per cui era affidata a tale mezzo il giorno seguente il 14 giugno e giungeva a destinazione. Questo documento dimostra che il mittente non doveva necessariamente imbucare o consegnare il suo messaggio al tramway se sapeva che il destinatario era su una linea tranviaria, ma poteva tranquillamente affidarlo alle poste che poi provvedevano all’inoltro con il mezzo opportuno. Gli “addetti alle poste” sulle nostre linee probabilmente non erano “messaggeri” ma solo “scortapieghi” visto che i documenti dimostrano che non facevano smistamenti e formazione dei dispacci diretti alle varie stazioni, ma solo apponevano un timbro indicante la linea sui documenti e li consegnavano a destino
Ambedue i documenti, a distanza di 12 giorni l’uno dall’altro, presentano l’anno capovolto! Un altro documento “con errore”, spedito dal piccolo comune di San Giorgio Lomellina e diretto a Pavia, si trovava avvantaggiato perché era sul percorso della tramvia Pieve del Cairo Mortara (con scambio a Ottobiano). Con tale mezzo è arrivato a Mortara, dove ha proseguito per il capoluogo via treno. La cosa è confermata dalla presenza al retro del timbro di Pavia.
Ma la cosa da segnalare è che questo documento del sindaco di San Giorgio è datato 11 aprile 1921, la posta pavese lo timbra 13-IV 1921 e la Prefettura lo archivia in data 14 apr. 1921. Ma tutte le lettere che si muovevano nella nostra zona usavano il tramway?
Visto che nel comune di partenza partiva proprio la linea Ottobiano Novara che transitava proprio a Gambolò, ci si sarebbe aspettato di trovare tale timbro, che invece è assente. Lo stesso è successo per quest’altro documento partito da Tromello il 10/11/1909 e arrivato a Gambolò lo stesso giorno, ambedue sulla stessa linea tramviaria. Che il documento possa essere stato affidato alla linea ferroviaria Pavia Mortara, con fermata a Tromello e scaricata alla stazione ferroviaria di Remondò (frazione di Gambolò ma distante 5 km)? La cosa più logica era il tram, diretto… Questo dovrebbe essere invece successo con il seguente documento partito da Mortara e arrivato a Gambolò, visto che la linea ferroviaria Mortara Pavia aveva proprio una fermata a Remondò che risultava essere la stazione di Gambolò, non servita da altra linea ferroviaria
Tutto quanto sopra dimostra che non è detto che un oggetto messo nella buca delle lettere dell’ufficio postale e destinato ad una località che era collegata con il tramway dovesse per forza avere anche il timbro di tale mezzo: le eccezioni ci sono. Ma non tutti usavano il tramway per far muovere la loro posta.
Ma a volte il percorso fatto da un documento è veramente senza senso
È una lettera partita da un piccolissimo comune della Lomellina, Villa Biscossi, che all’epoca (1884) aveva circa 370 abitanti (mentre ora ne ha ben 77!!), e diretta alla vicina Pieve del Cairo. Un documento che ha fatto un percorso discutibile è quello che alleghiamo.
Non sappiamo dove lo scrivente ha affidato allo scortapieghi la cartolina ma comunque alla linea Pieve del Cairo – Mortara che faceva il seguente percorso: Ma è evidente che non passava per Gambolò, luogo di destino della missiva, per cui il documento ha cambiato linea e ad Ottobiano, dove c’era uno scambio/incrocio, è stata affidato al tramway della Ottobiano – Novara che all’arrivo lo ha affidato al servizio postale tradizionale (quindi c’era un impiegato postale che attendeva l’arrivo della posta del tram) e la cosa è documentata dall’annullo poco leggibile di Gambolò. Ma del cambio linea non c’è documentazione
|