|
|
|||||||||||||||||
I trasporti su rotaia e la posta tra il 1880 e il 1933 nella Lomellina, la parte settentrionale della provincia di Pavia | ||||||||||||||||||
di Eugenio Priola | ||||||||||||||||||
TERZA PARTE LE TRAMVIE E LA POSTA Oltre al trasporto di passeggeri e merci i tramway effettuavano anche il trasporto della posta per conto del servizio postale. Da tempo, nei grandi centri, sui tram vi erano apposite cassette postali in cui ogni utente poteva introdurre buste e cartoline che venivano scaricate in stazione per il successivo rapido inoltro ferroviario.
Nei servizi extraurbani i tram trasportavano dispacci postali e svolgevano servizio di messaggere per conto dell’amministrazione postale, arrivando al punto di lavorare a bordo la posta raccolta nelle varie stazioni. Una delle reti più importanti era quella che ricopriva la Lomellina in direzione Novara.- Vercelli Sono noti servizi di messaggere/scortapieghi su almeno 5 linee, con una ventina di bolli
La legge n. 561 del 27/12/1896 statuiva “I concessionari di ferrovie economiche e tramvie saranno obbligati al trasporto ed allo scambio gratuito delle corrispondenze postali, ed a far eseguire dai loro agenti, direttamente col personale dell’Amministrazione delle Poste, il ricevimento e la consegna di esse nelle singole stazioni. Lo stesso obbligo avranno per i pacchi, mediante corrispettivo.”
ANALISI DOCUMENTI POSTALI DI CORRISPONDENZA Tutti i documenti postali con francobolli, che attesta il pagamento della prestazione, sono caratterizzati da una obliterazione che deve impedirne il riutilizzo: è il timbro postale. Due sono a DOPPIO CERCHIO CON LUNETTE RIGATE o A SBARRE (la differenza è nelle dimensioni delle lunette), definite di tipo Guller (dall’ideatore svizzero), e con un diametro di circa 30 mm
Un’altra cosa che salta all’occhio è il fatto che i documenti disponibili non presentano quasi mai il timbro dell’ufficio postale del comune da cui è partito il documento. 1) Possiamo verificare la cosa ad esempio in un documento disponibile, in cui lo scrivente data lo scritto a San Giorgio Lomellina con destinazione Novara, ed il documento risulta bollato con il timbro del “Pieve del Cairo - Mortara”, linea che aveva una fermata proprio in questo piccolo paese che, a quella data (1919), contava circa 3000 abitanti (dal censimento: 1911: 3262 residenti; 1921: 2948 residenti).
Proviamo a ricostruire il percorso fatto dalla missiva Ma molto più credibilmente il documento ha fatto la tratta San Giorgio - Ottobiano ed in questa fermata c’era un incrocio con la Pieve del Cairo Vigevano Novara. 2) Analizziamo un altro documento che però dimostra che lo scrivente lo ha imbucato in una cassetta postale regolare - nel nostro caso a Novara - ed infatti questa veniva timbrata ripetutamente nel luogo di origine dalle poste.
Poi veniva instradata a destino (nel nostro caso a Trecate) usando la tramvia Novara -Vigevano -Pieve del Cairo 3) Altro documento significativo che presentiamo è una cartolina illustrata che ha usato il Vigevano - Ottobiano nel 1910.
Risaliamo da dove è partito grazie al fatto che, malgrado lo scrivente nel testo non dica niente da dove scriva, l’immagine fotografica (vedi sotto) della cartolina riproduce parte del castello di Gambolò e ragionevolmente da tale centro è partita, grazie alla fermata ivi esistente.
La destinazione finale era Bussoleno, in provincia di Torino, e centro molto vicino a Susa. 4) Un’altra informazione che possiamo conoscere con il documento che si presenta ora è che il personale postale esistente a bordo del tramway aveva a disposizione probabilmente due timbri per l’obliterazione: uno per l’andata ed uno per il ritorno.
Osserviamo una serie di timbri applicati su un documento diretto a Salsomaggiore: Se si tenta di stabilire la sequenza dei vari passaggi diventa problematico capirli. Il giorno 4 giugno 1910 la cartolina, scritta dal figlio della destinataria probabilmente ad Ottobiano o dintorni, viene affidata al tramway Ottobiano - Vigevano. Il giorno 6 giugno la cartolina arrivò (primo timbro Salsomaggiore) ma nel frattempo la donna era ripartita per tornare a casa per cui il gestore della pensione barrò “Salsomaggiore” e respinse al punto di partenza il documento. Ma al di la di aver dovuto fare il detective per capire cosa era successo, quello che ci preme mostrare è l’annullo Ottobiano –Vigevano e l’annullo Vigevano Ottobiano, ambedue del 1910
che dimostrano che l’annullo veniva cambiato con il cambio della direzione di marcia. Vero è che sono di due tipologie diverse (uno doppio cerchio con lunette grandi a sbarre e l’altro un doppio cerchio con lunette piccole a sbarre). 5) Un altro documento che svela la presenza di un ufficio postale poco conosciuto in una frazione di Vigevano è il seguente, ed anche lui per spostarsi ha usato il tramway.
Fatte le dovute ricerche il sacerdote di Ottobiano riempiva la cartolina di risposta (riconoscibile dal fatto che in alto presenta una evidente seghettatura da preincisione) e la affidava al tramway Pieve del Cairo - Mortara. Comunque i timbri dimostrano che il documento è finito in tale linea per cui è arrivato a Mortara dove l’unica possibilità per farlo arrivare a Vigevano era caricarlo sul primo treno per la città ducale. Ivi, una volta giunto, è stato fatto arrivare all’ufficio postale della frazione Piccolini, come scritto nell’indirizzo. Sull’esistenza di tale ufficio ne abbiamo la certezza perchè disponiamo di almeno due obliterazioni che presentiamo.
|