Questi
nuovi bollettini erano realizzati con cartoncino dai
colori differenti secondo il tipo di spedizione che si
intendeva effettuare e rispecchiavano i precedenti usati:
pacco ordinario (colore bianco) , pacco ordinario con
assegno (colore arancione) , pacco valore (colore verde).
Il "pacco valore dichiarato" era praticamente una
assicurazione e come anche i cartellini con il numero
delle assicurate postali era di colore verde. La
dichiarazione del valore da segnare sul cartellino era
simile perciò all'assicurazione delle buste e
l'affrancatura da applicare era proporzionale al valore
"dichiarato" per ottenerne il rimborso in caso di perdita.
Fronte di invio con
valore dichiarato e assegno da rimborsare con vaglia
(notare che il valore dichiarato è inferiore all'assegno,
forse il venditore conscio che secondo la norma la cifra
assicurata non può essere superiore al valore di mercato,
ha assicurato il valore del suo acquisto) A sinistra
tracce della ricevuta del vaglia inviato al mittente che è
stata asportata.
Fronte e retro di
cartellino di servizio Mod. 251 con valore dichiarato di
lire 20.000 per una calcolatrice.
Della stesso tipo e
dimensione, ma con scritte diverse, furono creati anche
cartellini di servizio Mod. 251. ad uso dagli uffici
postali, portavano l'intestazione: "Pacco di servizio
bollettino di spedizione" con possibilità di scegliere il
tipo di spedizione (logicamente in franchigia) e soggetti
alle stesse regole degli utenti privati.
Era tollerato, sui pacchi di forma regolare (per esempio
l'invio di libri) e ben sigillati, di fissare i bollettini
all'involucro con nastro adesivo senza utilizzare corde
che chiudessero il pacco.
Fronte e retro di cartellino di fabbricazione privata con
stampato il nome del mittente, del contenuto,
dell'autorizzazione a godere di tariffa ridotta e delle
indicazioni di spedizione; anche la striscia di carta Mod.
253 con il numero del pacco é sostituita con uno spazio a
stampa. Notare l'affrancatura meccanica con doppia
impronta, la seconda è rimasta sulla ricevuta . Da notare
inoltre l'uso del nastro adesivo per l'applicazione del
cartellino, in questo caso usato come etichetta.
Come con i precedenti
documenti di spedizione, gli addetti postali controllavano
che i cartellini fossero completati in ogni parte, che il
peso corrispondesse all'affrancatura applicata, numeravano
la spedizione sia al retro del cartellino che sul registro
Mod. 260 (in caso di rispedizione l'ufficio dava un nuovo
numero al pacco). Per la numerazione dell'invio
incollavano sul fronte del cartellino una striscetta di
carta (Mod. 253) su cui era prestampato un doppio numero
del pacco, posizionandola a cavallo della linea di
separazione delle due parti del bollettino (il colore
della striscetta corrispondeva anch'essa al tipo di
spedizione: bianca per pacco ordinario e per il valore
dichiarato oppure arancione per il pacco in contrassegno).
Staccavano la parte destra del cartellino tagliandola con
le forbici seguendo la traccia prestampata (qualche volta
anche incisa) e la consegnavano al mittente come ricevuta.
fine
seconda parte
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