Questa ricevuta risultava affrancata al retro con la metà di destra dei francobolli doppi che erano stati incollati a cavallo delle due parti ed annullati con il bollo a data , ed al recto aveva la metà destra della nominata striscetta di carta numerata Mod. 253 .
Esempio di pagamento con francobolli per corrispondenza con applicazione del timbro "TASSA PAGATA" sulla ricevuta consegnata al mittente. La cifra relativa é manoscritta e autenticata dal bollo a data dell'ufficio postale. Notare che sul cartellino è riportata la partita IVA del venditore, quindi, come da norma, all'interno era posto il documento fiscale.
(le due parti non appartengono ovviamente alla stessa spedizione)
Era naturalmente possibile effettuare anche l'affrancatura a macchina (vista nella pagina precedente); per questa operazione erano state realizzate macchine affrancatrici con impronta rossa doppia, che marcavano sul cartellino e sulla ricevuta. Inoltre negli ultimi tempi dell'uso di questi cartellini di spedizione (poco prima e poco dopo il 1980), l'affrancatura venne eseguita anche con francobolli normali da applicare solamente sulla parte di cartellino legato al pacco, mentre a giustificazione dell'affrancatura effettuata, era previsto che sulla ricevuta staccata e consegnata al mittente fosse applicato un timbro "porto pagato o tassa pagata" e la cifra relativa manoscritta autenticata dal bollo a data dell'ufficio.
Ricevuta consegnata al mittente di pacco urgente |
Parte di cartellino di pacco Espresso con etichetta di segnalazione |
Le spedizioni, ebbero anche le tariffe per pacchi "ingombrante", "fragile" ed "urgente".
I pacchi ebbero anche alcuni servizi propri della corrispondenza: come l'espresso, la via aerea e l'assicurata convenzionale (quest'ultimo servizio con bollettini di colore verde per valore dichiarato fisso di lire cinquantamila ) e la ricevuta di ritorno. Tutti questi servizi aggiuntivi erano segnalati sul modulo da apposite etichette (dai colori vivaci per una facile visibilità), completando tutte le possibilità.
Bisogna precisare a questo proposito che il servizio "espresso" dei pacchi era simile al servizio della corrispondenza cioè trasporto normale con la sola consegna accelerata, mentre il servizio "urgente" (segnalato con etichetta azzurra) nei pacchi postali aveva un tipo di trasporto speciale accelerato e una consegna immediata.
Il servizio urgente aveva una tariffa molto più elevata e calcolata su tutto il peso, applicabile ad un massimo di 5 Kg., mentre il servizio "espresso", come per la corrispondenza, aveva una tariffa specifica fissa da applicare al costo di un trasporto normale per avere una consegna immediata a destino (con un limite di peso di 10 Kg.).
Per il servizio aereo (anch'esso con limiti di peso e segnalato da etichetta blu) era addebitata la tariffa del trasporto normale ed in aggiunta anche la tariffa del servizio aereo in base al peso applicato secondo scaglioni, inoltre era previsto anche l'obbligo del pagamento del servizio consegna espresso.
Fronte e retro di spedizione aerea di pacco ordinario (con pagamento obbligatorio del servizio Espresso del 4.12.73,
il costo del cartellino nel periodo è di 10 lire.
Affrancatura £ 3870 così composta: 700 X 5 +300+50+20
PACCO ORDINARIO
fino a Kg. 2 ........................................... ....520
fino a Kg. 12,500........................................420
TRASPORTO AEREO
fino a Kg. 1 ................................................220
fino a Kg. 12,500.......................................2530
ESPRESSO (obbligatorio.)............................180
TOTALE.....................................................3870
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Il servizio con assegno (o controassegno) prevedeva la consegna del pacco contro pagamento della somma segnata sull'involucro e sul cartellino, tale somma, defalcata delle spese dell'operazione, veniva trasmessa a cura delle poste al mittente per mezzo di vaglia o con accredito in C/C postale se il mittente ne aveva disponibilità. I detentori di C/C postale dovevano segnare il numero del conto sul fronte ed allegare al cartellino un modulo Mod.ch 8 precompilato. Chi non aveva il C/C riceveva al domicilio un vaglia di servizio che gli accreditava la somma incassata con detratto il costo dell'operazione di invio del vaglia, l'agente postale che aveva inviato il vaglia incollava la ricevuta sulla parte del cartellino che era archiviata dall'ufficio postale che aveva effettuato la consegna. Sono i moduli che sono arrivati a noi, anche se ne era prevista la distruzione. Per facilità di archiviazione l'ufficio postale spesso tagliava la parte con gli occhielli e la cordicella dai cartellini. Il servizio postale si atteneva alle disposizioni del mittente sul destino del pacco (in caso di mancata consegna, era previsto anche l'abbandono del pacco da parte del mittente ed in tal caso diventava proprietà dell'amministrazione postale), solitamente però la formula era la seguente " restituire al mittente trascorsa la giacenza gratuita"
Fronte e retro di cartellino di spedizione contrassegno del 1975 (il prezzo del cartellino é realizzato integrando a 20 Lire
con un francobollo pacchi da 10 Lire sul fronte) . La ricevuta del vaglia inviato al mittente é incollata sul fronte ed archiviata,
il costo dell'invio vaglia £ 350 è stato detratto dal contrassegno.
Al servizio con valore dichiarato (assicurazione) era possibile ovviamente abbinare anche il servizio contrassegno. In questo caso le cifre potevano anche non corrispondere (cioè, per risparmiare sul costo totale della spedizione, il valore dichiarato, cioè la cifra assicurata, poteva essere inferiore alla cifra di contrassegno) oppure far applicare l'assicurazione convenzionale del valore di lire cinquantamila, sistema entrato in uso in epoca tarda.
fine terza parte
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