La nostra rivista, dallo scorso anno, dedica il suo omaggio alle PERSONE che, con fermezza e decisione, hanno affrontato ardue imprese, perché significanti sfide utili a sconfiggere particolari pregiudizi e stereotipi dominanti la nostra cultura sociale. Le opposizioni, blocchi ostativi, con le quali queste PERSONE VITTORIOSE si sono misurate, “custodiscono e perpetuano gelosamente concetti negativi”, avverso i quali quasi mai sono stati articolati argomenti per demolirli, avviando un contraddittorio con la dovuta energia e risolutezza; le radici di questa “resa”, nei fatti “rinuncia volontaria” han sempre trovato sostentamento in ragione della certezza di dover fronteggiare una titanica opposizione senza averne la giusta forza, quindi … battaglie inutili, perse già ai blocchi di partenza perchè ingaggiate per ideali ritenuti non raggiungibili nell’attuale contesto sociale.
Le conquiste ed i trionfi individuali di queste PERSONE, in un tempo successivo, riveleranno, nella realtà quotidiana collettiva, la loro forza dell’essere VALORI FONDAMENTALI e motiveranno la conquista di un progressivo miglioramento culturale della nostra Società.

Per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, vogliamo dedicare il nostro omaggio anno 2020 a:

Per essere riuscita ad aprire un varco nelle monumentali mura del prestigioso “Oxford English Dictionary” (colosso mondiale al quale si affidano le ricerche di Google e molti altri motori di ricerca), raggiungendo l’importante obiettivo di far rivedere ed aggiornare la definizione, che scolpiva la voce “donna” ed altri vocaboli con definizioni sessiste.

La sua petizione, attraverso Change.org, ha raccolto oltre 34.000 adesioni, permettendole di raggiungere il suo obiettivo.

Nella pagina online del vocabolario si leggevano, tra i sinonimi di donna, le parole "bitch, besom, piece, bit, mare, baggage, wench, petticoat, frail, dird, bint, biddy, filly". Traducendone alcuni in italiano: puttana, cavalla, puledra, cagna.

Maria Beatrice Giovanardi in una intervista ha dichiarato: Sono felicissima perché l'Oxford ha davvero rivoluzionato la sua definizione di 'donna' ed ha avuto la modestia di fare autocritica, pur essendo un'autorità mondiale del linguaggio e della lessicografia. Grazie alla campagna hanno eliminato quasi una decina di sinonimi dispregiativi (bagaglio, pezzo e molti altri) e decine di frasi orribilmente sessiste, rendendo la 'donna' finalmente un essere umano, a sé, e non un oggetto di proprietà dell' uomo. Hanno inoltre anche aggiunto che la donna (come anche l'uomo) può essere moglie/ marito di una persona e non solo, rispettivamente, di uomo (man's wife) o di donna, una grossissima vittoria per la comunità LGBTQIA+ e una dimostrazione di riconoscimento e rispetto per il loro amore... purtroppo pur avendo ricevuto tanti messaggi di supporto e stima ho anche subito delle offese in quanto italiana ma anche minacce di stupro e tantissime offese sessiste. Meglio passarci sopra e concentrarsi sul risultato.

Non descrivere uomini e donne in modo ugualmente rispettoso, svantaggia le donne perché perpetua gli stereotipi negativi che presentano le donne come esseri inferiori, il che a sua volta influenza il modo in cui le donne vengono discusse e trattate.

A Maria Beatrice, va la lode ed il plauso della nostra rivista, che con fermezza dichiara anche che la violenza/disumanità prodotta dalla ignoranza, la si sconfigge con la cultura e la forza dell’intelletto.

Bibliografia

https://d.repubblica.it/life/2020/11/09/

https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2020/11/10/

https://www.greenme.it/vivere/costume-e-societa/italiana-definizione-donna-oxford/

I francobolli:

Le cartoline maximum: