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PONTE A SIEVE, stazione di posta | ||||||||||||||||||||||||||||
di Roberto MONTICINI e Fabiana SUSINI | ||||||||||||||||||||||||||||
Il 20 gennaio 1825 il Soprintendente Generale delle Poste, pubblica la tabella, qui riprodotta, nella quale Pontassieve compare per la prima volta come Stazione di Posta cavalli. La Strada Regia, da ora in poi,non transiterà più per S. Donato. Il 20 dicembre 1852 vengono soppresse le stazioni di posta di Pontassieve, San Giovanni, Ponticino e Rigutino: per Pontassieve, si ripristina quindi, il vecchio tracciato che attraversa S. Donato.
Dopo aver rilevato dapprima l'inserimento, poi la soppressione, della Posta di Ponte a Sieve lungo il tracciato della Regia Strada Postale Aretina, che da Firenze conduceva allo Stato Pontificio, noi possiamo approfondirne la conoscenza grazie alla documentazione custodita presso l'Archivio di Stato di Firenze (1). - 24 agosto 1823 - Dalla I.R. Segreteria di Finanze al Direttore dello Scrittorio delle RR. Fabbriche Con questo primo documento possiamo rilevare che l'amministrazione granducale è interessata all'acquisto del "Casamento Poggiali" per costituirvi una Stazione di Posta con annessa Locanda; probabilmente l'iniziativa si è resa necessaria in quanto la Strada Regia avrebbe abbandonato il percorso, manifestamente irto di difficoltà, che transitava da S. Donato, a favore di quello in piano lungo il percorso del fiume Arno. La successiva sistemazione dei nuovi locali sembra avere il carattere di urgenza perchè, espletate tutte le formalità dell'acquisto e terminati i lavori di ristrutturazione, il Postiere Bellacci possa disdire ai Conti Bardi l'affitto della Casa ove attualmente esiste la Posta per lasciarla al Primo dell'indicato mese di Novembre. Affitto che, come d'uso contrattuale, risultava a carico dell'amministrazione granducale e non del postiere. Una Stazione di posta era quindi già esistente e gestita dal medesimo postiere, ma si era resa necessaria una sede più spaziosa e più consona, in grado di gestire il maggior movimento di Postiglioni, Corrieri e Staffette che il nuovo itinerario avrebbe prodotto. Il cambio dei cavalli per le nuove corse lungo il tragitto, avrebbe richiesto una maggior capienza di stallaggio, ma non solo questo,sarebbe risultata necessaria anche la disponibilità di una locanda più adeguata per il ristoro ed il pernottamento dei viaggiatori. - 30 settembre 1823 - Da Filippo Nini al Direttore delle II. RR. Fabbriche Filippo Nini è architetto nello Scrittoio delle II. RR. Fabbriche (2), ma non si qualifica nella firma apposta sui documenti da noi esaminati. La lettera è riferita alle spese ritenute necessarie per la ristrutturazione dell'edificio da destinare a stazione di posta e risultano ben distinte da quelle da sostenere per la ristrutturazione della Locanda. I postieri generalmente oltre alla stazione gestiscono la locanda ad uso dei viaggiatori ed è da quest'ultima che traggono un profitto, dopo aver dedotto le spese di affitto da pagare all'amministrazione granducale che ne ha sostenuto l'acquisto e la ristrutturazione. - 20 agosto 1824 - Da Filippo Nini al Direttore della II. RR. Fabbriche Dal documento si evince che i lavori di ristrutturazione della stazione di posta sono conclusi e quindi devono essere avviati quelli relativi alla Locanda. Filippo Nini suggerisce la maggior convenienza nell' affidarli a cottimo, perchè in tal modo il postiere Bellacci dovrà sovrintendere lui stesso ai lavori che risulteranno funzionali ai suoi propri interessi. - 3 maggio 1825 - Dall'I. e R. Seg.ria di Finanze al Direttore dello Scrittoio delle Regie Fabbriche Il documento fa riferimento alle spese di ristrutturazione della stazione di posta ed alla loro allocazione nel bilancio di previsione per l'anno 1825. - 5 maggio 1825 - Dalla I. e R. Segreteria di Finanze al Direttore dello Scrittorio delle RR. Fabbriche Il contenuto della lettera è in riferimento all'inserimento in bilancio della spesa per l'acquisto dello stabile da destinarsi a Stazione di posta cavalli. - 21 settembre 1825 - Da Luigi Bellacci al Direttore delle RR Fabbriche Il postiere chiede e propone al Direttore delle RR. Fabbriche migliorie all'edificio in riferimento ad un lastricato e ad una stanza per riporre la legna da ardere. - 9 febbraio 1826 - Da Filippo Nini al Conte Cav. Direttore delle II. RR. Fabbriche Filippo Nini riferisce che alcuni dei lavori previsti nei locali, non sono stati eseguiti per volontà dell'accollatario dei lavori il postiere Luigi Bellaci: la decisione ha determinato una minor spesa ed è giustificata da ragioni di sicurezza in caso di incendio. - 11 dicembre 1840 - Descrizione e Stima a Compra e Vendita del Regio Stabile già Postale situato al Ponte a Sieve, a cura dell'architetto Felice Bartolini Il documento descrive dettagliatamente l'interno dell'immobile adibito a Stazione di posta: riferisce il numero delle stalle presenti e quanti cavalli esse sono in grado di ospitare, localizza l'edifico lungo la Strada Regia che attraversa il paese, descrive tutte le stanze comprendendone anche quelle adibite a Locanda e Caffè. Il documento rivela anche il motivo della stima effettuata a distanza di soli pochi anni dall'avvenuto suo acquisto: se non sussistesse la circostanza che la Strada R.a Postale mediante la rettificazione sofferta col nuovo ramo di essa più pianeggiante e recentemente aperto, non passasse in qualche distanza dal Paese per cui la maggior parte del transito di Vetture p. è stato tolto al Paese stesso; veniamo così a conoscere che la Strada Regia corre ora su un nuovo tragitto che taglia fuori dal suo percorso la Stazione: e pertanto necessario il trasferimento della stessa e, consequenzialmente, la vendita dell'edificio; di interesse la pianta allegata alla stima di Ponte a Sieve, con le indicazioni del vecchio e del nuovo tratto della strada regia. - 27 agosto 1841 - Notificazione inerente la vendita per pubblico incanto dell'immobile adibito a Posta dei Cavalli e Locanda e di quello adibito a Dogana La stima dell'architetto Bartolini era funzionale al bando di vendita dell'immobile, così come contenuto nella Notificazione medesima. Ancora a firma dell'architetto Bartolini sono presenti nell'A.S.F. le Piante dimostrative dello Stabile Bruni situato sul nuovo Ramo di Strada R.a presso il Ponte a Sieve ed affittato per uso di Osteria e Locanda a certo Fabrini. Il documento porta la firma dell'architetto, ma non è datato, è comunque riconducibile ad una delle due ipotesi alternative menzionate nella pianta di Ponte a Sieve allegata al documento dell'11 dicembre 1840. Riferimenti: (1) - Scrittoio Fortezze e Fabbriche, Fabbriche Lorenesi: (2) - Almanacco Toscano, 1832 |