(TERZA PARTE)
MODELLO LOSANNA
Il congresso si tiene in Svizzera nel 1974. Il coupon ne esce
completamente rivisto. E’ distribuito
nel gennaio 1975. La tiratura doveva essere stata allestita per tempo se
in Italia non si conosce
l’utilizzo del precedente Vienna con l’aggiunta di francobolli per la
nuova tariffa di 160 lire. E’ da
precisare che l’Italia, come molti altri Paesi, aveva aderito alla
sollecitazione di ritirare tutti i
precedenti modelli lasciando in circolazione solo quello corrente. Nel
1975, infatti, vengono ritirati
ben 235.416 vecchi buoni, tra cui anche 7.320 esemplari “Londra” da £ 60
e 488 da £ 110 (ossia
esemplari con la soprastampa 110 in rosso).
Il modulo non prevede l’obbligo del bollo a data al rilascio, lasciando
intendere che gli uffici postali
debbano apporre una impronta di controllo. E’ facoltativa l’indicazione
del prezzo di vendita. Non
viene segnalata facoltativa l’impronta dell’ufficio postale che
“scambia” il coupon con i francobolli.
L’omissione dell’indicazione del Paese e del prezzo di vendita sembra
rendere monotono l’esemplare, ma non è così.
Tipi 22 e 23, Germania. Senza indicazione di Paese e
prezzo.
Il tipo 22 con filigrana orizzontale, il tipo 23 con filigrana
verticale.
Le combinazioni che possono essere individuate sono ben nove:
- senza indicazione del prezzo e del Paese
- a – senza l’indicazione del Paese ed il prezzo di vendita è stampato
dall’UPU;
- b – senza l’indicazione del Paese ed il prezzo di vendita stampato
localmente;
- c – l’indicazione del Paese è stampato dall’UPU ma manca il prezzo di
vendita;
- d – il prezzo di vendita ed indicazione del Paese stampati dall’UPU;
- e – l’indicazione del Paese è stampato dall’UPU ed il prezzo è
indicato localmente;
- f – senza indicazione del prezzo ed indicazione del Paese stampata
localmente;
- g – indicazione del Paese stampata localmente e prezzo stampato dall’UPU;
- h – indicazione del Pese e stampa del prezzo di vendita realizzati
localmente.
Non tutte le combinazioni possibili esistono effettivamente per ogni
tipo e potrebbero essere
aggiunte altre combinazioni, per esempio le modifiche del prezzo di
vendita stampato sia dall’UPU
sia localmente che si realizzano con stampigliature, a penna, con
soprastampe tipografiche sempre
locali o, infine, con l’aggiunta di francobolli.
La prima fornitura (tipo 22) presenta la filigrana orizzontale, la
seconda (tipo 23) la verticale.
Caratteristica di queste è la presenza del cerchio tratteggiato anche
nel primo dei tre riquadri in
basso. Alcuni Paesi hanno avuto entrambe le forniture.
L’Italia presenta quasi sempre una sola filigrana. Con la sola filigrana
orizzontale il £ 160 (la cui
rimanenza - 164.731 pezzi - fu ritirata con la distribuzione del 300
lire nel gennaio successivo). La
stampa del prezzo di vendita viene effettuata dall’UPU come per tutti i
successivi esemplari. Ne fu vietata l’integrazione con francobolli che
pure divenne normale con i tipi successivi. Nonostante ciò pure si
conosce qualche esemplare integrato quando ufficialmente era già fuori
corso. Con la sola filigrana orizzontale il £ 300, con la sola verticale
il £ 350. Il 400 ebbe cinque forniture con
entrambe le posizioni. Le due forniture del £ 500 hanno filigrana
orizzontale. Gli esemplari da 600 e 700 lire, entrambi con due
forniture, presentano solo la filigrana verticale.
Discorso a parte per l’esemplare da 800 lire: la prima fornitura di
50.000 esemplari presenta la
filigrana verticale.
Dal Congresso di Rio de Janeiro del 1979 viene eliminato il cerchio
tratteggiato nel primo riquadro
e la dicitura tra parentesi “date facultative”.
Tipi 24 e 25, Norvegia. Eliminato il cerchio tratteggiato
dal primo riquadro. Senza indicazione di Paese e prezzo.
Il tipo 24 con filigrana orizzontale, il tipo 25 con filigrana
verticale.
Abbiamo ancora la filigrana orizzontale (tipo 24) e verticale (tipo 25).
Per una fortuita circostanza, il nominale dell’ultimo “Losanna” italiano
da £ 800 è anche il primo “Rio” con una fornitura di 50.000 esemplari
con filigrana orizzontale. Con la stessa filigrana anche
il successivo da £ 900 (tiratura 150.000) pervenuta nell’aprile 1984 la
cui tariffa sarà valida fino alla fine di dicembre. Dal 1° gennaio 1985
la tariffa viene elevata a £ 1000. La fornitura avviene in due tranche
di 50.000 esemplari cadauna, la prima nel mese di marzo e la successiva
nel mese di luglio, entrambe con filigrana verticale. Dal successivo
mese di gennaio la tariffa viene elevata a £ 1500 e tale resterà fino
alla fine del 1991. Si hanno ben dieci forniture per una tiratura finale
di 435.000 esemplari, tutte con filigrana verticale.
Nessuna novità per i buoni risposta al Congresso di Amburgo del 1984.
Il Congresso di Washington si tiene nel 1989. Si modernizzano le
istruzioni d’uso: le ultime parole
diventano “... voie aérienne” decisamente più moderna della generica “...voie
de surface”. E’ classificato come tipo 26.
Tipo 26, Gran Bretagna. La quarta riga è modificata in
“par voie aérienne”. Senza indicazione di Paese e prezzo.
Filigrana solo verticale.
La filigrana è esclusivamente verticale.
Anche l’Italia si dota di questo modulo con il nominale elevato a £
1800. La tiratura complessiva fu
di 230.00 esemplari suddivisi in cinque forniture.
Su iniziativa del Comitato Esecutivo dell’UPU, sui moduli in vendita dal
1992 appare la data di
provvista “9. 1992” ed è classificato come tipo 27. E’ posizionata
verticalmente in basso a sinistra. Si tratta dell’ultima fornitura della
tipografia Benziger che cessa ogni attività. L’Italia richiede due
forniture per complessivi 80.000 esemplari.
Tipo 27, Francia. In basso a sinistra, fuori riquadro, appare la data di
allestimento 9. 1992.
Filigrana solo verticale.
Per la realizzazione di ulteriori forniture, il Bureau International si
rivolge alla tipografia svizzera
Kürzi di Einsiedeln. Identiche i testi ed i caratteri tipografici delle
precedenti tirature eseguite alla tipografia Benziger, ma nell’angolo
inferiore sinistro, fuori cornice, la nuova data “8. 1993”.
Tipo 28,
Finlandia. In basso a sinistra, fuori riquadro, appare la data di
allestimento 8.1993.
Filigrana solo verticale.
E’ il tipo 28. L’esemplare fornito all’Italia ha una tiratura
complessiva di 260.000 esemplari in quattro forniture.
Il Congresso di Seoul del 1994 approva la modifica del codice del modulo
da C22 in CN01. La prima provvista ad apparire porta la data “4.95”, la
filigrana è sempre verticale ed i testi sono immutati. E’ classificato
tipo 29. La stampa, da questo momento, è affidata ad una nuova
tipografia: Impressor S.A. di Syens.
Tipo 29, Danimarca. In basso a sinistra, fuori riquadro,
appare la data di allestimento 4.95.
Filigrana solo verticale.
Con la successiva distribuzione dell’edizione 10.98 il testo subisce una
modifica: la “lettera
ordinaria spedita all’estero per via aerea” diventa “lettera aerea
ordinaria spedita all’estero”
diventando tipo 30.
Tipo 30, Francia. In basso a sinistra, fuori riquadro,
appare la data di allestimento 10.98.
Filigrana solo verticale.
La stampa è effettuata esclusivamente con filigrana verticale. Tutte le
forniture successive all’aprile del 2000 recano l’indicazione del Paese.
In questo periodo la tariffa italiana non ha subito modifiche. Il “4.95”
ha avuto ben sei forniture per una tiratura complessiva di 650.000
esemplari. Il tipo “10.98”, invece, due forniture: la prima di 120.000
esemplari con la sola indicazione del nominale “1800 LIRE”, la seconda,
avvenuta
nell’ottobre 2000, presenta l’indicazione “ITALIE” ed una tiratura di
100.000 esemplari. La
distribuzione di questo esemplare è avvenuta nella metà di dicembre
2001. Complessivamente solo 700 esemplari in pacchetti da 100, alcuni
dei quali sono stati successivamente restituiti senza essere stati
aperti. Sebbene dal 1° gennaio 2002 il prezzo di vendita fosse stato
elevato a 2.500 lire, dunque € 1,29, i precedenti esemplari da 1.800
lire continuarono ad essere distribuiti ancora per circa due mesi.
MODELLO PECHINO
Il 1° gennaio 2002 non è stato solo il giorno di introduzione dell’euro.
Il Congresso UPU di Pechino
aveva fissato questo giorno per introdurre una nuova versione del
buono-risposta internazionale.
Rispetto al tipo precedente, cosiddetto “Losanna” introdotto nel 1975,
questo è completamente rivisto nella grafica, nel formato e nelle
dimensioni.
E’ su carta particolarmente consistente da 95 gr./mq, come quella degli
assegni bancari, le dimensioni di mm. 149x103; al recto due colori: il
giallo per il fondo e l’azzurro per il disegno, i testi in francese e la
validità fissata al 31 dicembre 2006.
Il modello Pechino. Caratteristica la versione canadese
con il codice a barre
del modulo sul fronte.
Al verso in rosso le traduzioni nelle sei lingue ed i termini di
validità in caratteri più piccoli.
La nuova filigrana, orizzontale, che alterna “UPU” a forma di croce ed
una stella a otto punte, disposta in corrispondenza della fascia al
recto riservata al bollo di rilascio, al nome dello Stato ed
al bollo di cambio.
Il nome dello Stato posizionato al recto, con il relativo codice in
lettere maiuscole nel riquadro riservato al bollo del rilascio, è in
nero.
Al verso, in basso, un codice a barre e l’indicazione in chiaro in sei
gruppi.
Il primo è riferito al Paese (IT per Italia, DE per la Germania, US per
gli Stati Uniti d’America), il
secondo la data di predisposizione con il sistema AAAAMMGG, il
progressivo numerico della serie, il prezzo in centesimi di DTS
(attualmente 074), due lettere per la serie. Quest’ultima inizia con 0000001 fino a 0010000 AA, poi 0010001 fino a 0020000 AB e così via,
secondo lo scheda nella tabella.
Nel caso che la tiratura dovesse essere inferiore a 10.000 esemplari
(per il modello Pechino il minimo richiedibile è stato di 250
esemplari), le lettere risultano incrementate ad ogni fornitura.
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