CAPITOLO III
LA FORMAZIONE DELLE UNITA'
Come abbiano visto la gestazione delle divisioni è più laboriosa del previsto a causa del ritardo nella scelta e prepa-razione degli istruttori e per la carenza di apporto delle classi giovani chiamate alle armi.
Malgrado alcune fonti affermino il contrario è indubbio che la chiamata alle armi in Germania non sia visto di buon occhio dai giovani i quali diventano renitenti in misura maggiore di quanto previsto dagli ambienti militari della Repubblica Sociale.
Tutte le reclute provenienti dall'Italia partono dalle caserme di Pavia, Vercelli, Biella e Novara. Il trasporto verso la Germania avviene per ferrovia. A ogni militare vengono consegnati una coperta, razioni per quattro giorni e un sacco di paglia da servire come giaciglio.
I militari possono portare con loro solo 100 lire, come spese di viaggio. Il resto delle somme deve essere cambiato il buoni RKK. (9)
All'arrivo in Germania le reclute vengono accolti nei campi base di Heuberg, Senne, Grafenwöhr, Münsingen.
In seguito alcuni reparti speciali vengono addestrati in altri campi particolari. Si ha notizia di corrispondenze pro-venienti da: Ulm, Villingen, Karlsruhe, Boblingen (Monte Rosa); Ulm, (Italia), (Monte Rosa); Minden, Feldstennen (Littorio).
La partenza dalla Germania delle divisioni si effettua con la seguente cronologia:
Dal Marzo al Luglio 1944 la posta militare ha la seguente evoluzione:
-20.3.44. Vengono assegnati i numeri feldpost della serie 80.000 a tutti i reparti;
-maggio 44. (date variabili per le varie divisioni).Vengono forniti i bolli con la dicitura "Posta da Campo" a un solo cerchio e con lettere identificative per ciascuna divisione: A, B, C, D.
Le caratteristiche generali del servizio postale rimangono quelle descritte nel capitolo precedente.
a) lettere e cartoline.
Anche in questo periodo la norma sono le cartoline e i biglietti di feldpost tedeschi e le buste trovate in loco.
Si nota un piccolo uso di cartoline di franchigia della R.S.I. probabilmente fornite dai congiunti in Italia e l'uso di biglietti postali bilingui fornite dall'Amministrazione postale germanica. Addirittura un biglietto postale porta la dizione "Posta Militare N.ro" in luogo della corretta Posta da Campo.
Non frequenti le cartoline di feldpost illustrate.
b) "briefstempel"
grosso modo fino al Marzo 44 continuano a essere usati i bolli di franchigia dei campi di addestramento.
Dall'Aprile 1944 vengono adoperati dei "briefstempel" con l'indicazione del reparto e diciture in tedesco.
Dal 20 maggio in poi i "briefstempel" del primo e secondo tipo scompaiono del tutto.
L'ufficio postale formato da personale italiano o li omette oppure adopera, quando ne è fornito, di quelli del terzo tipo, cioè con diciture in italiano della serie 80.000.
possibili combinazioni
c) bolli.
La bollatura delle lettere e delle cartoline continua coi bolli civili e dei bolli muti dei campi di addestramento fino al maggio 44.
Dal 21 Maggio (prima data conosciuta) vengono adoperati i bolli con la dicitura "posta da campo A".
Questi bolli sono di due tipi: la lettera distintiva può essere piccola o grande.
La lettera piccola doveva essere adoperata solo per le raccomandate, mentre la lettera grande per le lettere semplici.
Poiché la feldpost tedesca, e anche la "Posta da Campo" non ammetteva l'inoltro di raccomandate da parte di militari, ne consegue che le sole lettere che potrebbero portare la lettera distintiva minuscola sono le raccomandate di servizio. Ma sono note alcune eccezioni a questa regola.
d) censure
Normalmente le lettere non mostrano segni di censura, sia chimica che ordinaria e quando lo sono portano la fa-scetta di censura italiana o tedesca.
Rarissime le corrispondenze con doppia censura italiana e tedesca.
Fino al 20 maggio 44 le lettere portano in genere il bollo rosso a rullo con linee continue dell'Ufficio censura postale di Monaco.
A partire dal funzionamento della posta da campo tale bollo non viene più apposto sulla quasi totalità delle lettere.
A) La Corrispondenza.
La corrispondenza dei militari in Germania è contingentata: due lettere o cartoline a settimana. I pacchi sono am-messi fino al limite di 2 Kg. ma devono portare un contrassegno speciale emesso dal Comando.
I biglietti e le cartoline di franchigia sono quelli in uso nell'Esercito tedesco. Le lettere sono di produzione locale.
B) I "Briefstempel" ovvero i Bolli di reparto.
Fino al Marzo 44 sono in uso i bolli di franchigia dei campi di addestramento. Dall'Aprile quelli con indicazione del reparto e diciture in tedesco. Dai primi giorni di Maggio questi bolli scompaiono e le lettere vengono inoltrate dall'Ufficio postale divisionale senza altro contrassegno.
DISLOCAZIONE E CRONOLOGIA NEL PERIODO DI ADDESTRAMENTO IN GERMANIA
A CAMPI PRINCIPALI E SUSSIDIARI
B FASI DELL'ADDESTRAMENTO
nella tabella, note (10) - (11) - (12) - (13)
CAPITOLO IV
L'IMPIEGO DELLE DIVISIONI IN ITALIA
Una volta terminato l'addestramento si poneva il problema del trasporto e dell'utilizzo di queste divisioni che al contrario delle altre formazioni nate nella R.S.I. erano nate, addestrate ed equipaggiate ex novo e che rimarranno le uniche Grandi Unità della neonata repubblica.
Malgrado la storiografia di parte indichi un rientro festoso tra folle di cittadini la realtà e ben diversa. Da un rappor-to tedesco del 7 luglio si comunicano le modalità di trasporto della San Marco e della Monte Rosa: "In merito al tra-sporto di due divisioni italiane in Italia verso la metà di Luglio, il Duce consiglia di tenere presente i seguenti tre punti, che vengono considerati importanti anche da parte tedesca.
1) La truppa va tenuta isolata dalla popolazione.
2) Licenze solo per quei soldati che non sono andati in licenza da più di due anni, altrimenti c'è il pericolo che non ritornino ai reparti....." (14)
Nel Luglio 44, al momento della entrata in linea della San Marco e della Monte Rosa, la situazione era la seguente:
Gli alleati erano giunti fin sotto Firenze e di li' a poco avrebbero occupato tale località', mentre i tedeschi si appre-stavano a difendersi sulla linea gotica, che correva dal Nord di Pesaro, Pistoia e Lucca per finire a Sud di La Spezia.
Gli anglo americani erano sbarcati a Maggio in Normandia aprendo quel terzo fronte che era stato richiesto insi-stentemente da Stalin.
Il fronte interno era in piena attività' e i partigiani creavano un clima di insicurezza che non permetteva di avere re-trovie sicure su cui fare affidamento.
Di fronte a questo panorama e' ovvia, perché' suffragata dai fatti, la constatazione che la maggiore minaccia per l'Italia della R.S.I. era rappresentata dagli alleati che premevano per scardinare l'ultimo fronte sulla linea gotica.
Il fronte, o la minaccia, che proveniva dalla Francia verso la Liguria era secondaria perché' era evidente l'obiettivo di questo sbarco: portare la minaccia nel cuore della Germania attraverso il Belgio.
Logica avrebbe voluto quindi che per riconquistare prestigio le quattro divisioni fossero impiegate nel fronte della linea Gotica.
Invece....."per quanto riguarda la dislocazione delle unità il Duce fa presente quanto segue: Le divisioni vanno di-slocate nel territorio Ferrara-Rovigo-Padova. Il motivo è politico, perché quelle zone sono prive di partigiani. Vi è poi un motivo militare, e cioè la eventualità di sbarchi nella zona di Rimini.
Una divisione potrebbe essere dislocata nella zona Bergamo-Cremona-Piacenza-Lodi (pure libera da partigiani)...." (15)
A addestramento ultimato le 4 divisioni vennero schierate in Liguria, Francia, Piemonte e Valle d'Aosta e solo una, a rotazione, e reparti isolati di un'altra vennero impiegati sulla linea Gotica.
L'impiego di altri grossi reparti nella lotta antipartigiana, e per brevi periodi di un'intera divisione, pone un serio dubbio sulle capacità dello staff militare della R.S.I.
Nel corso della trattazione delle singole divisioni viene spesso menzionata la località Garfagnana come base di operazione di alcune divisioni. La Garfagnana è una zona montuosa comprendente l'alto bacino del Serchio e con centri principali Barca e Castelnuovo di Garfagnana, entrambi in provincia di Lucca.
Da quì correva il fronte fino all'aprile 45 difeso da reparti italiani e tedeschi.
CRONOLOGIA E SPOSTAMENTI DELLE DIVISIONI IN ITALIA
(1) 2 battaglioni.
La posta militare per le quattro divisioni.
Le divisioni vengono trasferite in Italia con gli Uffici di posta militare che erano state approntate in Germania.
Le diverse caratteristiche del servizio postale tedesco sono state assimilate dai reparti. La differenza più vistosa tra il servizio postale militare italiano e quello tedesco stava nella franchigia totale sulla corrispondenza.
Nel sistema italiano avevano diritto alla franchigia solo le franchigie all'uopo allestite e che dovevano essere convalidate da un bollo di franchigia all'origine e bollate da un ufficio postale militare.
Il sistema tedesco estendeva la franchigia a tutti i tipi di corrispondenza col solo obbligo dell'apposizione del "briefstempel", ma questa ultima incombenza venne largamente disattesa in Italia.
Visto che tutte le corrispondenze viaggiavano in franchigia i militari non avevano nessun motivo di impostare le lo-ro lettere altrove. Nei pochi casi sporadici in cui le lettere venivano affidate alla posta civile o alla Feldpost tedesca si trattava di situazioni particolari come la lettera affidata a un commilitone oppure a un diverso Ufficio postale militare.
Nel primo caso il bollo della posta civile e nel secondo caso l'annullo di Feldpost sono interessanti e, spesso, di no-tevole interesse storico.
Vi è un caso particolare di utilizzo di un bollo speciale. Dal febbraio 1944 alcuni reparti della Littorio utilizzarono due bolli "muti" o non incisi in luogo del regolamentare bollo della Divisione. Non si conosce se tali bolli furono ado-perati assieme o per difetto dei nomali bolli.
Bolli di franchigia.
All'arrivo in Italia vennero approntati i bolli di franchigia con diciture in italiano e il fascio littorio al centro. Par-rebbe che un certo numero di reparti ne fosse provvisto, ma che non venissero utilizzati per contrassegnare la posta. Il loro uso è sporadico sulle corrispondenze.
Elenco dei bolli di franchigia noti:
27) Comando Posta da Campo No 83623
29) Posta da Campo 83063/D
32) Tribunale di guerra - P.M. 81800
36) Comando Posta da Campo 81083
Le lettere e gli altri oggetti postali esaminati non portano segni di censura tedesca, salvo casi occasionali. Più attiva la censura italiana che si riscontra nel 30% delle corrispondenze.
3^ - DIVISIONE SAN MARCO
POSTA DA CAMPO A
IMPIEGO GERMANIA (Dal Dicembre 43 al Luglio 44)
La Divisione venne inizialmente denominata "3^divisione di fanteria". Nel gennaio 1944 si trasforma in "3^ divi-sione granatieri" e infine nel marzo 1944 diventa la "3^ divisione di fanteria di marina "San Marco"".
Un primo nucleo di istruttori perviene a Grafenwöhr, sede del campo di addestramento nel dicembre 1943. I quadri vengono completati all'inizio di febbraio, con l'apporto dei "volontari" circa 1.800, provenienti da reparti della X Flot-tiglia MAS e dalla "1^ divisione italiana di marina" proveniente, in massima parte, da Bordeaux.
Il grosso della forza venne fornito dalla leva delle classi 1924 e 1925.
E' la prima unità a avere i ranghi al completo e la prima a iniziare l'addestramento.
Alcuni reparti vengono addestrati nel campo di Heuberg.
In Aprile la Divisione schierava 12.000 uomini, nelle seguenti formazioni:
5° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie;
6° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie;
3° Reggimento Artiglieria su 4 Gruppi e 12 Batterie;
3° Gruppo Esploratori su tre Squadroni Pesanti;
3^ Compagnia contro carri;
3° Battaglione Pionieri su tre Compagnie;
3° Battaglione Collegamenti su due Compagnie;
3° Battaglione complementi su 5 Compagnie.
Subito dopo l'arrivo dei primi reparti la posta in partenza dai campi di addestramento veniva contrassegnata con gli annulli di Grafenwòhr e i muti della stessa località. Il mittente indicava la dipendenza dal campo o in chiaro o con il numero di Feldpost del suo reparto. La lettera era munita anche di un bollo di servizio che sanciva il diritto alla franchigia.
Alla fine del Marzo 44 vennero assegnati alla divisione i numeri di Feldpost della serie 80.000 e man mano che i reparti venivano formati il mittente segnalava al retro della lettera il proprio numero di posta militare, mentre in par-tenza venivano utilizzati ancora i precedenti annulli.
Nella seconda decade del Maggio 1944 gli uffici postali divisionali vengono muniti di annullatori propri re¬canti la dizione "Posta da Campo A" e da questo momento si riscontrano questi annulli spesso usati assieme al "Briefstempel".
a) bolli di partenza
La bollatura delle lettere e cartoline viene effettuata con bolli civili di Grafenwòhr e di Heuberg e di (almeno) due tipi di bolli "muti" adoperati nei due campi sopra riportati.
Dal 21 Maggio 1944 i reparti vengono dotati dei bolli con la dicitura "Posta da Campo A" e "Posta da Campo a", quest'ultimo bollo da adoperarsi solo per le lettere racco¬mandate.
b) "briefstempel" o bolli di reparto.
Nel primo periodo di addestramento e fino al Marzo 44 vennero usati i bolli di franchigia dei campi di addestra-mento. Dato che il grosso delle formazioni venne addestrato a Grafenwòhr quello di Heuberg è più interessante.
Dall'Aprile 44 la divisione viene fornito di un bollo col numero di feldpost 85150 che viene adoperato da diversi reparti di nuova formazione. Solo nel Luglio 44 si riscontra un diverso tipo di "briefstempel" con la dicitura in italiano "Comando posta da Campo n.o 83623.
Elenco dei "briefstempel" conosciuti:
Kommandantur Tr.Ub.Pl.Grafenwohr . Briefstempel .
Aufstellungstab XIII
Briefstempel Fp Nr.85150 der Einheit
IMPIEGO ITALIA (dall'agosto 1944 all'aprile 1945)
A cominciare dalla terza decade di Luglio 1944 l'unità viene trasferita in Italia. E' la seconda unità a rientrare in Italia.
Le viene assegnato il fronte della riviera di Ponente di circa 90 Km
Il 7 Agosto entra in linea tra Palazzo Fabiani, Arenzano, fino a S.Remo.
Dal 4 Agosto 44 al 30 Marzo 1945 impegnata in operazioni antipartigiane anche se il suo compito principale rima-se quello di "tutelare le posizioni nel litorale ligure per difenderlo da un possibile sbarco alleato". (16)
Nell'Ottobre 44 due battaglioni vengono inviati sulla linea gotica a rafforzare lo schieramento italo-germanico.
Si tratta del II Battaglione del 6° Reggimento e il III Battaglione del 5° Reggimento. Questa formazione, per il pe-riodo dal 16 ottobre 44 al 27 aprile 45, seguì le sorti dei reparti della Monterosa in Garfagnana.
Il mattino del 25 Aprile la Divisione ripiega verso il Ticino-Po. Il 30 Aprile 1945 si arrende nella zona Mortara-Vigevano-Pavia.
Durante l'impiego in Italia i reparti divisionali continuarono a utilizzare gli annulli con la dicitura "Posta da Campo A".
Talvolta si riscontrano lettere con annulli della Feldpost tedesca o con annulli della posta civile italiana.
b) "briefstempel" bolli di franchigia.
elenco dei briefstempel conosciuti.
Comando Posta da Campo No 83623 (provvisorio)
Comando Posta da Campo 81083
c) bolli.
Prosegue normalmente l'uso del bollo "Posta da Campo A".
L'uso in Italia non è stato ancora documentato per il bollo con la "a" piccola.
Pregevoli le lettere spedite con la posta civile e quelle trasmesse tramite la feldpost tedesca.
ANNULLI DELLA POSTA DA CAMPO
d) censure.
Le lettere dei militari normalmente non mostrano segni di censura palese. Sono rare le lettere censurate dalle autori-tà tedesche e buone quelle censurate dai comandi italiani.
e) localizzazioni.
DIVISIONE FANTERIA MARINA "SAN MARCO"
NUMERI FELDPOST IMPIEGATI
Nota 1: Questo battaglione venne inviato in Garfagnana a sostegno della linea Gotica dall'Ottobre 44 all'Aprile 45. Venne dislocato tra Pievepelago e S.Marcello Pistoiese, con epicentro al Passo dell'Abetone.
Nota 2: Questo battaglione, denominato "battaglione Uccelli", fu il primo reparto della S.MARCO a essere impiegato in Garfagnana sulla linea Gotica. Rimase in tale fronte operativo dal 16.10.44 al 27.4.45.
Nota 3: assegnato dal 18.4.44.
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(9) - Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R H 31 VI volume 6
(10) - forza presunta
(11) - forza presunta
(12) - fonte tedesca
(13) - fonte italiana
(14) - Ufficio Rahn - Fasano nr.1862 del 7.7. BUNDESARCHIV - Militärchiv Fondo R W 5 volume 425
(15) - idem
(16) - Giorgio Pisanò - Storia delle forze armate della Repubblica Sociale - edizioni Visto Milano 1982, pag. 481 |