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Guerra civile spagnola | ||||||||||||||||
La corrispondenza del S.Tenente Antonio Cristinziani | ||||||||||||||||
di Berardo Mastrogiuseppe | ||||||||||||||||
Il modello di posta seguito fu simile a quello della Posta Militare in A.O. ed entrò in funzione il 1° febbraio 1937. Gli uffici di P.M. si sarebbero chiamati "uffici speciali di posta 500" ed erano da considerarsi "alla stregua di quelli dell'interno del Regno". Per il carattere dell'intervento in Spagna non si sarebbe dovuto neppure parlare ufficialmente di franchigia postale, ed in effetti non era contemplata per la posta diretta ai militari. Le prime corrispondenze dei "volontari" con le famiglie pagarono le normali tasse postali interne, successivamente l'Intendenza italiana in Spagna fece stampare una prima Cartolina Postale "in franchigia" ed una seconda "Corpo Truppe volontarie - Cartolina Postale in franchigia". In Italia si stampò una cartolina postale con risposta quasi completamente anonima: nella prima parte, solo un cerchio per ricomprendere il bollo, nella seconda la scritta: RISPOSTA, un rettangolino con: "Francobollo da L. 0,30", le righe per l'indirizzo e prestampato "Posta Speciale 500 NAPOLI Concentramento".
Bibliografia: Cadioli Beniamino, Cecchi Aldo, L'intervento italiano nella guerra civil spagnola (1936-1939). Le comunicazioni e il servizio postale dei legionari, Quaderni di Storia Postale n. 18, Istituto di Studi Storici Postali, Prato, 1994; Filanci Franco, Il Novellario, Un ventennio in Posta 1921-1943, Volume 3°, C.I.F. Srl editore, Milano, 2016.
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